Ansia, attacchi di panico

salve sono una ragazza di 26 anni laureata in farmacia.Lavoro nella farmacia del mio paese l'unico problema è che non sono soddisfatta di questo lavoro, passo le giornate senza fare nulla perchè non c'è gente, i giovani nel mio paese sono tutti andati via e io li guardo con ammirazione un pò di sana invidia. Come dicevo sono insoddisfatta del mio lavoro perchè non ho la possibilità di imparare nulla di nuovo e in più so che la titolare mi ha presa per avere una spalla visto che è una persona sola e chiusa mentalmente.Da quando sono stata assunta penso al modo per dirle come andare via ma il fatto che abbia aspettative su di me mi fa venire sensi di colpa. In più la situazione economica al momento non è delle migliori. Io però scapperei domani da questo lavoro. Il problema si è manifestato in maniera più evidente quando con il mio ragazzo abbiamo deciso di sposarci.Sono entrata nel pallone perchè penso alla vita che mi si prospetta e penso che mi starebbe davvero stretta sia per l'ambiente che per il mio lavoro soprattutto. Quindi ho iniziato a chiedermi se è questo quello che voglio e se il mio ragazzo fosse quello giusto (premetto che sto insieme a lui da 9 anni e sono stati meravigliosi) E' possibile che avere una vita lavorativa insoddisfacente possa portare a mettere in discussione tutto e a vedere tutto nero? Le mie sensazioni iniziali sono state quelle di sentirmi prigioniera, di dover per forza a quel punto dover tenere quel lavoro senza possibilità di uscita. Il risultato è che vado a lavoro ancora più controvoglia e ho sempre ansia che a volte arriva ad attacchi di panico, mi sento svogliata e senza alcun entusiasmo nemmeno per il matrimonio che sognavo tanto anzi mi fa quasi terrore. Cosa mi sta succedendo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

più che essere influnzata dalll'insoddisfazione che prova sul lavoro è possibile che, giunto il momento delle scelte "definitive", lei abbia iniziato a percepire chiaramente aspetti che prima non percepiva riguardanti la sua vita e i suoi desideri.

Finchè l'idea di sposarsi era solo un'idea non ha potuto metterla a fuoco concretamente, ma adesso che tutto quello che aveva in mente per il suo futuro (lavoro e famiglia) sta diventando realtà si accorge forse che non è quello che voleva - o almeno che non è ciò che vuole nel modo esatto in cui le si prospetta.

La situazione che descrive è sicuramente claustrofobica ed è comprensibile che stai scatenando in lei ansia e panico, ma provando ad affrontarla con ordine potrà venirne a capo.

Per quanto riguarda il lavoro, ha già provato a cercare delle alternative o il senso di colpa l'ha trattenuta perfino dal compiere questo passo?

Ha riflettutto seriamente sul suo rapporto con il suo fidanzato per capire se ci sono aspetti che non la soddisfano e che magari ha tralasciato fino ad ora di affrontare perchè non era ancora il momento di concretizzare un futuro assieme?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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