Mancanza di fiducia e crisi di coppia

Cari Dottori, prima di rivolgermi ad uno psicoterapeuta della mia zona vorrei capire se questo problema è risolvibile autonomamente oppure ho davvero bisogno di un aiuto. Mi sono sposata a maggio di quest'anno dopo che mio padre è morto ad ottobre 2011 e mio marito ha perso il lavoro a novembre 2011. Il problema è proprio per quest'ultimo fatto... Per me non è mai stato un problema essere l'unica a lavorare dopo il nostro matrimonio. Solo che lui logicamente, nonostante fosse impegnato con l'attività sindacale, non si sentiva "utile" al mantenimento della famiglia. Adesso, pur di lavorare, ha accettato di entrare in società con degli amici (da poco conosciuti) per mettere in piedi un negozio di scarpe a 50 km dalla nostra città. In pratica non ci vediamo dalla mattina alle 7 sino alla sera alle 10. Io questa cosa non l'ho assolutamente accettata, ho crisi di nervi in continuazione, soprattutto quando il pomeriggio torno a casa e mi trovo completamente sola. Io gli ho chiesto di venirmi incontro, andando esclusivamente la mattina così magari il pomeriggio stiamo insieme. Cosa che lui ha nettamente rifiutato. Ora non so che fare... oramai parliamo sempre della stessa cosa ogni giorno. Io prometto di sopportare ma poi neanche dopo un giorno ricado nello stesso errore. Stiamo in crisi. Lui pensa che io sia egoista, pensa che io non voglia che lui debba lavorare, che io voglia comandare. Non è così. Io voglio solo che ci veniamo incontro a vicenda così da sopportare questa situazione. Io non so più che fare, lui è ostinato, non vuole lasciarmi ma dice che devo cambiare perchè altrimenti non duriamo a lungo. Il problema è che io credo che ci sia un pò troppa confidenza tra lui e la moglie del suo socio. E quindi lo telefono in continuazione, quando mi racconta la giornata io penso sempre che mi stia nascondendo qualcosa. Cosa devo fare?? Non voglio rovinare il nostro rapporto... ho davvero bisogno di un aiuto?
In attesa di una risposta, Vi ringrazio in anticipo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
al di là della gelosia suscitata dalle possibili attenzioni particolari di suo marito per la moglie del suo socio, mi pare di cogliere una sensazione più profonda di "tradimento" riguardo alle aspettative sulla vita matrimoniale che aveva fino a poco tempo fa: è come se accordi più o meno espliciti tra di voi siano stati violati con la decisione che suo marito ha preso di andare a lavorare lontano da casa e, soprattutto, di assentarsi per tante ore al giorno.
Se la cosa non può essere superata cercando di venirvi reciprocamente incontro, forse è davvero meglio valutare l'opportunità di effettuare alcune sedute di consulenza. Di coppia se suo marito acconsente a partecipare, oppure da sola (ovviamente con possibili differenti esiti) se lui non è d'accordo.


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
mancano probabilmente degli elementi per valutare meglio la situazione: il numero dei soci, gli orari del negozio, il motivo per cui non possono alternarsi ecc..
Certamente gli orari che ci ha indicato lasciano troppo poco margine per una vita in comune e quindi la sua irritazione ha una giustificazione.
Inolte suo marito non è disposto a una mediazione e sembra scaricare solo su di lei la responsabilità di una rottura. Questo non mi sembra corretto: in una coppia molto spesso se non sempre è difficile scindere del tutto le responsabilità e addossarle a un solo membro.
Nel caso volesse rivolgersi ad uno psicologo tenga presente perciò che può iniziare lei un percorso di chiarificazione e risoluzione, ma molto spesso è necessario coinvolgere anche il partner.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente,mi rendo conto che lei , giovane sposa innamorata, possa desiderare la presenza del marito quando torna nel pomeriggio.. con i limiti dati dalle modalità di risposta, le chiedo di interrogarsi sul perchè vive così male la solitudine, di qualche ora alla fine.. perchè potrebbe fare tante cose in quelle ore, uscire con un'amica o da sola , andare in palestra, ascoltare musica, cucinare, telefonare.
Lavorare è importante e indispensabile, di questi tempi poi.. la invito a pensare che tutto questo non è drammatico, Quanto alla gelosia per la collega di suo marito, bisogna anche aver fiducia in noi stesse e nei nostri uomini, che poi non è questione di controllarli, ma di fare in modo che ci sia comprensione reciproca, flessibilità e amore.
Con le colleghe le consiglio di prendere contatto con uno psicoterapeuta che vi aiuti a chiarirvi le reciproche aspettative..
La vita è lunga, cara signora, a volte ci sono le burrasche , ma mollare subito il timone non sempre è una buona, saggia cosa..
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
si comprende il suo bisogno di sentire suo marito più vicino, di condividere più tempo con lui...forse la grave perdita che ha subito, la scomparsa di suo padre, non è estranea a tutto questo... non so quali aspettative aveva riguardo al suo matrimonio, quanto le ha condivise con suo marito, cosa vi siete detti anche riguardo la soluzione pratica delle questioni lavorative ed economiche.

Tuttavia suo marito si è dato una nuova possibilità dopo la perdita del lavoro, un'attività in proprio può essere più impegnativa a livello di orari e responsabilità.
Ma da quanto dice lei pensa che uno dei motivi del lungo orario possa nascondere l'interesse di suo marito per un'altra donna e < E quindi lo telefono in continuazione, quando mi racconta la giornata io penso sempre che mi stia nascondendo qualcosa.>

Si renderà conto anche lei che questa e le altre modalità riferite di affrontare la situazione non fanno altro che alimentare le vostre incomprensioni e riverberarsi negativamente sulla vostra vita di coppia e sul vostro benessere personale.

Anch'io come le Colleghe le suggerisco di consultare un terapeuta di coppia che vi permetterebbe di affrontare in modo efficace le difficoltà che state sperimentando, in un contesto protetto e non giudicante.

Ne parli con suo marito e se non fosse d'accordo, può rivolgersi lei in prima persona allo specialista.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

Il fatto che suo marito lavori lontano e che abbia sospetti circa la natura di un rapporto instaurato con una nuova donna la mettono in crisi.

Lei si trova sola, e vorrebbe il marito accanto a lei nel pomeriggio, ma per ragioni lavorative non si può;

Non deve macerarsi, ma affrontare serena la situazione;
Non continui a controllarlo potrebbe peggiorare il vostro rapporto, ma pensi ad un dialogo più aperto con lui magari alla sera al suo rientro.

Valuti magari di impegnarsi anche lei in qualcosa che la distragga e che la faccia sentire bene, (un piccolo lavoretto, un hobby, un corso...), giusto per riempire il vuoti dei pomeriggi in cui è sola e non fa altro che alimentare la sua ansia mista a gelosia.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it