Disagio e disturbo ossessivo

Salve,premetto che sono da sempre un ragazzo ansioso e timido ( ora mi relaziono decisamente meglio agli altri) ...La questione che mi affligge è questa.

Circa due mesi fa ho iniziato ad avere una paura innaturale di essere un pedofilo o provare attrazione verso bambini...sottolineo innaturale perchè è il modo migliore che ho per definirla: immagini o pensieri che quasi venivano da sole in mente attraverso associazioni mentali veramente assurde: ad esempio non riuscivo ad abbracciare la mia ragazza perchè mi veniva in mente,all'improvviso, lei da bambina e quindi mi sentivo assolutamente a disagio anche per un abbraccio, figurarsi per un bacio o altro. Cerco di non dar conto a tali pensieri dicendomi che è solo una fase data la mia età di transizione dall'adolescenza alla vita adulta (ho 20 anni e non 21 come scritto sul profilo, ho commesso un errore nel registrarmi) e questi pensieri calano...Poi torna un altro pensiero ricorrente, ovvero una sensazione di non amare la mia ragazza, di doverla lasciare ma non volerlo fare, e da qui la condizione di dubbio dilaniante...Lasciarla perchè poi? Non saprei nemmeno dirlo, per dire una sciocchezza mi focalizzavo molto su suoi comportamenti quasi senza volerlo (ad esempio per un paio di giorni non mi piaceva il modo in cui metteva le labbra quando rideva) e mi dicevo nel contempo "ma no, guarda quanto è bella" e così via con un elenco di pregi...Una volta mi "fissai" sul fatto che forse non eravamo insieme perchè secondo l'oroscopo i nostri segni zodiacali non andavano bene insieme, per dire quanto cretini sono tali pretesti...Il tutto accompagnato da una sgradevole sensazione alla pancia, come di una "contorsione", forse una somatizzazione dell'ansia...

Mi informo un po' e scopro questo disturbo ossessivo compulsivo, tale doc, e vedo che potrebbe colpire riguardo proprio quelle due cose di cui ho parlato prima...mi informo e mi dico "vabè, se faccio gli stessi identici pensieri...forse è quello". Così cerco di combattere questa cosa dicendo ad ogni pensiero "no caro mio doc, questo pensiero non è vero...torna da dove sei venuto" o cose del genere e mi sono sentito molto meglio.

Lunedì scorso ho avuto una ricaduta a livello di disagio psicologico. Dopo aver giocato per circa 3-4 ore ad un gioco molto coinvolgente (non di fila, ma spalmate lungo l'arco della giornata) mi sono sentito un po' strano...allora ho iniziato a dire "ma forse sono diventato pazzo giocandoci?", il tutto accompagnato da "flash" riguardanti quel gioco prima di dormire dopo aver chiuso gli occhi. Inizio a sudare e sento il cuore accelerare...Così preso da questa paura di essere ossessionato da videogiochi e affini (a cui gioco da più di 10 anni) non tocco qualcosa del genere da allora. Ora mi sento a disagio riguardo qualsiasi cosa di "finto", "non reale"..

Di cosa potrebbe trattarsi? Preciso che contatterò quanto prima uno psicologo...
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Attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente

Sì, sembra proprio che il problema di cui soffre sia il DOC di cui ha trovato informazioni su internet. Probabilmente il dirsi "no caro mio doc, questo pensiero non è vero...torna da dove sei venuto" l'ha aiutata per un po', ma il problema è molto più articolato di quello che potrebbe sembrare (e infatti vede che, pur avendolo "sconfitto" per quanto riguarda i pensieri pedofili o riguardanti la sua ragazza, è "risbucato" sottoforma di pensieri con contenuto diverso), e di conseguenza anche la terapia.
Le consiglio una psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale per affrontare in maniera efficace e duratura il suo problema.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Anch'Io le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione diretta e un eventuale trattamento terapeutico atto ad affrontare in modo efficace i suoi disagi e a restituirle migliore benessere.

Può leggere anche questo articolo che la aiuta ad orientarsi per la scelta dello specialista a cui rivolgersi, al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto Vi ringrazio per l'attenzione dedicatami e per i consigli. Contatterò uno specialista quanto prima.

In secundis vorrei far presente la mia attuale condizione, magari per dare un quadro più chiaro della situazione...Praticamente al momento ho "paura" (o meglio, sento una condizione di disagio e di interrogativi) riguardo tutto ciò che riguarda una realtà fittizia: videogiochi, libri, film, fumetti, etc... Che sia forse la paura di essermi staccato dalla realtà di cui sopra?

Poi ora ho notato che ho sempre bisogno di giustificare le mie scelte, come se ci fosse sempre qualcuno a dirmi "cretino" per un qualcosa che faccio o non faccio. Quando compro qualcosa mi informo sempre su internet riguardo le opinioni altrui sul prodotto quasi come per "giustificare" la mia scelta, e lo faccio anche prima dell'acquisto: ad esempio per videogiochi, un mio hobby, sono capace di comprare un titolo che magari non rispecchia a pieno i miei gusti ma che piace alla maggioranza degli appassionati o di cui magari ho letto opinioni positive su siti di recensioni, forum e così via.

Ogni volta che vengo a sapere di un modo diverso di fare o vivere qualcosa rispetto a come lo faccio io mi sento "strano"...

Ieri sera poi stavo ascoltando un po' di musica per rilassarmi e mi è venuto questo pensiero: "ti piace davvero questa canzone e questo genere di musica oppure te lo fai piacere per dire che ti piace questo genere?"

Credo che ci sia un'insicurezza di fondo che abbia fatto da fondamenta per costruzioni mentali sbagliate o qualcosa del genere...non ho la pretesa di farmi un'autodiagnosi, ci mancherebbe, ma quasi per conseguenza logica mi verrebbe da dire che sia così. È qualcosa di associabile al doc (magari una delle cause scatenanti)?
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Attivo dal 2012 al 2014
Psicologo, Psicoterapeuta
Carissimo, in effetti i sintomi che lamenta sono quelli del doc, che come già citato dalla collega risponde bene alla terapia cognitivo-comportamentale.
Le suggerisco di documentarsi sul disturbo tramite il sito dell'associazione italiana (http://www.aidoc.it) e di parlarne eventualmente con un bravo psicoterapeuta o psichiatra che possa effettuare una diagnosi e pianificare un intervento mirato.
saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, quindi anche quei pensieri che ho riportato nel mio secondo messaggio sono correlati al doc?

Perchè tali pensieri da che ricordi sono iniziati quando ho iniziato ad informarmi su internet, giornali di recensioni, ecc. (nel caso specifico dei videogiochi, ma pensieri simili li faccio anche in altri ambiti) però non ricorrono "ossessivamente", nel senso, non arrivano all'improvviso ma iniziano a farsi "pesanti", come un continuo rimuginare, solo quando effettivamente ci penso o altro...anche se ultimamente, proprio da quando ho pensato ad una possibile correlazione col doc, ammetto che forse arrivano "da soli"...non saprei ben dire.
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Attivo dal 2012 al 2014
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro utente,
direi di no, ma non posso affermarlo con certezza. In ogni caso le ultime cose che scrive non sono tipici sintomi del DOC e sembrano dei più vaghi dubbi identitari, probabilmente associati come lei stesso osserva a una forte insicurezza di base e a una tendenza al rimuginio. In ogni caso deve parlarne con un esperto e farsi valutare attentamente.
saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Capisco, grazie per le risposte in merito... Di certo provvederò quanto prima all'incontro con uno psicoterapeuta.

Un'ultima cosa, da stamattina mi stanno venendo pensieri ricorrenti riguardo il sesso in generale...Sesso, attività sessuale ed affini. Proprio in questi ultimi giorni diciamo che ho avuto un po' di tempo con la mia ragazza per darci in tali attività e mi sono venuti pensieri (questa volta come altre volte) del tipo "forse stiamo insieme solo per questo", oppure "per la maggior parte del tempo facciamo solo questo, siamo una buona coppia?" quindi forse è dovuto a queste domande.

Tra l'altro il sesso è sempre stato un argomento un po' tabù per me, che ho sdoganato solo in tempi recenti (circa 7-8 mesi fa). Inoltre ho sempre avuto un po' di "repulsione" verso tutti coloro che reputavo pensavano solo a queste cose in una storia d'amore e pensavo di non voler mai diventare così...invece ora mi sembra di esserlo diventato. Preciso che non è che se vedo una qualche ragazza mi viene un impulso di darmi a certe attività, solo che mi vengono all'improvviso pensieri e immagini riguardo certe cose con conseguente disagio da parte mia.

Inoltre...non mi pare sia più presente la paura tipica delle ossessioni dei primi tempi, forse perchè ora so che si tratta di un problema che ha un nome e non è una mia stranezza o altro...al posto del terrore ora c'è disagio e rimuginio, quasi un "logorio" continuo. Insomma per chiudere questi pensieri hanno la forma di ossessioni o quasi...potrebbero essere correlati? Anzi, più di correlazione si può parlare di un disturbo ossessivo che sta cercando in tutti i modi di "farsi spazio"?

Mi scuso se mi sono dilungato troppo approfittando della Vostra pazienza e disponibilità. Colgo l'occasione per augurarVi buone feste!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il suo sembra essere un DOC in piena regola, ma deve fare colloqui di persona per poterlo affermare con certezza.

Il disturbo ossessivo è caratterizzato da dubbi o preoccupazioni insistenti della forma: "E se poi...?" Il contenuto non ha importanza, che si tratti di sesso, paura delle contaminazioni, della pedofilia, di perdere il contatto con la realtà o d'impazzire, sempre di ansia si tratta.

Una cosa importante che deve capire, però, è che in questi casi più si chiedono conferme e rassicurazioni come sta facendo lei, credendo di placare l'ansia, e più invece l'ansia rischia di aumentare. Perciò spenga il computer e si faccia vedere da uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia e che impieghi un approccio attivo e focalizzato, ad es. comportamentale o strategico breve.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com