Mi distruggo le mani, e non riesco più a smettere

Buongiorno.

Sono un ragazzo di 28 anni.

Ho un problema non so neanche da quanto tempo... Anni, sicuramente da anni, e manco pochi.

In molti hanno il viziaccio di mangiarsi le unghie.

Io inverce le unghie non le tocco, ma mi mangio/strappo le famose "pellicine" intorno alle unghie...è una cosa ossessiva e compulsiva...e il fatto di farlo fino a farmi sanguinare, a qualsiasi ora del giorno e spesso senza memmeno rendermene conto, mi sta facendo capire che veramente non riesco a uscirne.

Ho delle unghie normalissime perchè le curo col tagliaunghie e relativa limetta, ma ho delle mani orrende epr questo discorso delle pellicine.

Ormai le mie unghie non crescono più in maniera 'piatta' , ma con gli anni si sono 'adattate' a crescere in maniera arrotondata....per il fatto che ai lati delle unghie non riesco più a tenere la pelle in uno stato normale

mentre lavoro, mentre guardo la tv, mentre faccio la spesa, e non me ne rendo neanche conto.

Quando se ne accorge mia moglie mi bacchetta lei, altrimenti io riesco a smettere solo quando ormai sanguinano e mi fanno un male cane

Non so per quale motivo, ma non lo faccio con tutte le dita.....pollici e indici sono in assoluto i più martoriati, e un pochettino i mignoli.
Anulare e medio, mai...

Non ho problemi, non ho ansie ne fobìe, non ho paure ne stress particolari.
Non riesco ad avere figli....e questo problema persiste anche dopo aver fatto un varicocele e un idrocele. Ora dovrò rifare le analisi del liquido seminale per capire per quale motivo ancora non riesco ad avere figli.
Mia moglie è 11 anni più grande di me, stiamo insieme da più di 7 anni, per cui è normale avere una certa fretta nel volere questo bimbo.

Stop, questa è l'unica 'ansia' nella mia vita.

Ma penso che questo non c entra niente, perchè questo problema del varicocele ce l ho da due anni.

E il vizio irrefrenabile di distruggermi le mani, va avanti da molto più tempo....

Non so davvero più cosa fare
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

il gesto che lei riferisce di compiere senza nemmeno rendersene conto può rappresentare un modalità di scarico delle tensioni che si è instaurata anni fa e che è rimasta attiva fino ad ora per "abitudine", ma può anche essere che lei non si renda ben conto delle tensioni che vive e che continuano ad alimentarla.

Mangiarsi le unghie e/o strapparsi le pellicine sono gesti autoaggressivi che rivelano una certa quota di rabbia verso sè stessi e/o di aggressività che diviene autodiretta, non potendo rivolgerla ai destinatari originari.

E' sicuro di non ricordare in quale periodo ha iniziato a strapparsi le pellicine?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dott.ssa e garazie per la risposta

Sinceramente no, non me lo ricordo.

Ma ricordo che da piccolo mangiavo le unghie, ma poi mio padre a suion di 'scappellotti' e di strofinate di peperoncino sulle punte delle dita, mi ha fatto perdere quel vizio.

Poi ho trascorso diversi anni di normalità (che non saprei minimamente quantificare) e poi ho iniziato con ste pellicine.


In quarta e quinta liceo (quindi 17/18 anni) frequentavo una ragazza che era letteralmente pazza delle mie mani, le piacevano da matti, quindi ricordo che in quel periodo ancora non ero entrato nel vortice perchè effettivamente avevo delle mani che erano almeno normali...

Quello che ricordo con certezza, è che è stata una cosa lenta e graduale e non improvvisa.
E' nata in maniera molto lenta e progressiva, ma solo negli ultimi 4/5 anni è diventata una cosa veramente maniacale e completamente fuori controllo

Il vero problema è che il più delle volte lo faccio in maniera automatica e senza rendermene conto...e in quei momenti è praticamente impossibile ogni forma di autocontrollo. A volte mi ritrovo con le dita che bruciano senza neanche riuscire a ricordare l esatto momento in cui me le sono 'mangiate'....

Ho provato a incerottarmi tutte le dita, ma poi ti lavi le mani, prendi una cosa in tasca, ti gratti, e vengono via....


Non ci sono stati nella mia vita eventi o situazioni particolarmente problematici che mi hanno causato grossi incrementi di stress.

Solamente due cose mi hanno segnato tra i 18/19 e i 22/23 anni :
- una storia d amore finita male, alla quale tenevo e credevo veramente molto
- essere stato respinto alla visita del militare per qualche problema di sottopeso. Io il militare volevo farlo, e come volontario (non di leva) perchè lo aveva fatto mio fratello più grande negli alpini, ed era rimasto contentissimo e mi aveva trasmesso questa passione.

Ma sinceramente non ricordo se una di queste o entrambe siano collegabili a questo fenomeno (anche perchè in generale ho una memoria pessima)

L unica cosa di cui sono certo, è appunto il fatto che la cosa si è evoluta in maniera molto lenta e graduale.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Incerottarsi le mani o utilizzare rimedi simili significa solo ripercorrere la strada di suo padre, che le strofinava il peperoncino invece di cercare di capire quale tipo di tensione stesse vivendo da bambino.

Immagino che il ritorno a questo tipo di modalità di scarico della tensione abbia avuto una causa, anche se al momento lei non riesce a riconoscerla o a ricordarla.

C'è stato un peggioramento a seguito dello stress che sta vivendo nella ricerca di un figlio?

Ha provato ad utilizzare altri mezzi, come ad es. il chewing-gum?
Se sì, si è ritrovato comunque a mordersi le dita?
Soffre anche di bruxismo e/o di qualche disturbo fisico che può dipendere dalla tensione (mal di testa, gastrite, reflusso, mal di schiena, dermatite, ...)?
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Non ci avevo pensato...

bruxismo si...e (forse) anche dermatite

Bruxismo a volte capita, non spesso o sempre...ma a volte si.

Dermatite....mah....dipende dai punti di vista. Non ne ho mai parlato con uno specialista x ovvi motivi di imbarazzo.
Sarà un annetto o poco più che va avanti.
Forti pruriti alla zona superiore dell' ano, lungo quella striscia sottile di pelle che conduce ai testicoli.
E anche in entrambe le zone inguinali, destra e sinistra.
Per la parte superiore dell ano è un prurito assolutamente normale, ovvero una grattatina e passa tutto (anche se rimane comunque una cosa sistematica)

Nelle zone inguinali invece è assurdo : più mi gratto, più aumenta il prurito...

Sia con gli slip che con i boxer (di questi ultimi ne ho dovuti buttare due perchè li avevo BUCATI nelle zone inguinali, a furia di grattarmi).

L'igiene intima la curo in maniera molto scrupolosa, e ormai da una vita uso solo il "Saugella Uomo".

E nel cassetto dell'ufficio non mancano mai salviettine intime, perchè la carta igienica dei bagni è peggio di quella usata dalle ferrovie dello stato.

Ho provato 3/4 creme/oli lenitivi , ma l'unica che effettivamente mi sta dando buoni risultati è la "Physiogel A.I. Crema 50ml"

Per le zone inguinali va avanti da un annetto...è iniziato dopo l'intervento di varicocele (febbr 2012), perchè la ricrescita dei peli mi provocava prurito

Per quella che io ho chiamato 'la zona superiore dell ano' invece va avanti da un po più di tempo, anche se è un prurito più lieve.


mal di testa, gastrite, reflusso, mal di schiena assolutamente no.
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Per quanto riguarda i sintomi dermatologici è importante che ne parli con un medico, perchè anche se la causa è presumibilmente psicosomatica il rimedio (quanto meno sintomatico) è farmacologico.

E' possibile che il prurito che sente all'inguine e al perineo sia legato in maniera simbolica alle sue difficoltà riproduttive.
Chiaramente è un discorso complesso e in ogni caso deve essere affrontato di persona, ma lo tenga presente.

Come le mani sono lo strumento del "fare" e del contatto con gli altri, la zona inguinale è quella deputata al contatto intimo con sua moglie che le sta chiedendo un figlio che non arriva per "colpa" sua, e che le sta mettendo pure fretta (comprensibilmente) per motivi di età.

Darei a tutto questo una lettura di tipo relazionale (fastidio nel contatto con gli altri? desiderio di tenerli alla larga?) e la invito ad approfondire il discorso con uno psicologo che si occupi di psicosomatica.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Tutto ciò che mi ha scritto direi che fila liscio come l olio

Voglio solo precisare che la comprensibile fretta di mia moglie, è assolutamente ricambiata appieno da me.
O meglio, quello che mi pesa di più a livello psicologico, non è tanto la fretta, quanto invece il discorso della 'colpa' a mio carico...

Per il resto, particolari difficoltà relazionali non mi pare di sentirle (anche se potrei benissimo non esserne consapevole).
Ma in effetti, mentre in passato per vari motivi ho sofferto tanto alcune situazioni di solitudine, nell'ultimo decennio invece mi trovo ad apprezzare e valorizzare quei momenti in cui sono completamente solo, e mi ritrovo a fare cose che normalmente o non posso fare, o semplicemente non ci penso:

- passeggiare in un bosco o in campagna (perchè a mia moglie non piace camminare, e perchè normalmente sono chiuso in un ufficio e in generale faccio una vita "da città")

- pensare che ho voglia di ricominciare a pescare

- passare ore in garage a fare lavori sulla macchina


Le cose potrebbero essere collegate...
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Le cose potrebbero essere collegate..."

In che senso?
Si spieghi meglio.
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
no intendevo solo dire che forse questo fatto di aver cambiato il modo di valutare i momenti di solitudine può essere collegato con quello che mi ha scritto prima
[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sì, può essere.
Forse ha il bisogno di allontanare gli altri per ottenere qualche momento di quiete e sottrarsi alle varie richieste del suo ambiente.
Spellarsi le punte delle dita e bruxare (= "piallare" i denti) hanno il significato di spuntare le proprie armi per timore di essere aggressivi e di poter fare del male agli altri.

Come le dicevo si tratta di temi che deve approfondire di persona perchè per quanto possa darle un'interpretazione generale questa non le è sufficiente a comprendere del tutto il suo quadro sintomatologico, nè a modificarlo.
Dermatite

La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.

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