Confusione e sensazioni anomale

Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni ed è da un paio di mesi che ogni giorno provo sensazioni strane, di confusione, come se non mi sentissi nella realtà e non riuscissi a razionalizzare ciò che mi circonda, come se fossi in una bolla e vedessi tutto per la prima volta.. è una sensazione strana, non percepisco la realtà come facevo prima, quando parlo con una persona è come se mi sembrasse strano fare quello che sto facendo e sembra strano anche il fatto che quella persona sia viva e in contatto con me.
Tutto è cominciato ad Aprile, prima di quel giorno facevo uso di marijuana, non giornalmente, giusto ogni tanto. Una sera assunsi quella sostanza e, una volta andata a letto, prima di addormentarmi, cominciai a formulare pensieri stranissimi che mi incutevano timore, pensavo di essere una persona esterna che guardava la mia vita dall'alto, come se io non esistessi, pensieri del genere. Il giorno dopo pensavo che fosse passato tutto, invece per i tre giorni seguenti piangevo, avevo attacchi d'ansia e tremavo solo al pensiero che quella sensazione sarebbe rimasta per sempre. Ho consultato uno psicologo, ma di soluzioni concrete non ne ha date. Ho davvero paura di tutto ciò, mi sento in una bolla, estraniata dalla realtà, sempre con questi mal di testa e sensazioni di svenimenti, ho paura di diventare pazza, ho paura che la mia vita e il mio modo di vedere le cose rimanga sempre così, con questa sonnolenza che mi ritrovo sempre e questi brutti pensieri.
Da quel giorno la mia vita non è cambiata, nel senso che sono la stessa persona di prima, con la mia vita sociale, la scuola, i rapporti con la famiglia, uno sport ecc, però ho sempre questa sensazione di ansia che mi porto appresso e la mia paura più grande è che sarà così per sempre e ciò mi spaventa.
Vi sarei molto grata se mi aiutaste, grazie in anticipo.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
quando ha consultato uno psicologo?
In ambito privato o pubblico?
Quanti incontri ha fatto?
Cosa le ha detto di preciso?
Prima di questi episodi le era mai capitato di soffrire d'ansia?

I suoi disagi sembrerebbero legati all'ansia, probabilmente slatentizzati o amplificati dall'uso della sostanza, occorrerebbe una valutazione specialistica per poi rilfettere su un eventuale percorso che la aiuti ad affrontarli, gestirli, risolverli.

Se vuole aggiungere altro o desidera informazioni restiamo in ascolto.

Cari saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Ho consultato lo psicologo circa una settimana dopo l'avvenimento, in ambito privato per circa due volte, siccome la mia situazione era migliorata in quanto mi aveva messa al corrente del fatto che entro un mese il THC non sarebbe più stato presente nel mio sangue e di conseguenza il mio stato sarebbe migliorato, ed effettivamente è migliorato, in quanto da quel giorno non ho più assunto sostanze, ma è migliorato nel senso che non ho più avuto attacchi d'ansia, però ogni giorno noto che ho un "calo", cioè che mi sento debole e ho quelle sensazioni che le ho elencato prima.
Prima di questo episodio non mi era mai successo di soffrire d'ansia, in compenso.
Grazie mille per i consigli, ma ho una domanda..concretamente,cosa posso fare? Perchè ho sempre avuto questa "fissa" di sentirmi più tranquilla prendendo medicine, è come se sentissi che sono sotto controllo e che la mia situazione è risolvibile, perchè essendo una cosa psicologica mi sembra come se non ci fosse una soluzione e fossi costretta ad essere così per sempre e di cedere psicologicamente da un giorno all'altro a causa di questo fatto.
Grazie mille per la risposta, attendo notizie.

Cari saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

è anche possibile che quello che hai sperimentato in occasione del primo attacco d'ansia abbia creato in te delle memorie di un evento molto spiacevole che ora tu temi possa ripresentarsi.
Quindi è probabile che ciò che amplifica tutto è la paura e quindi il rimuginio su tali eventi.
Secondo me vale la pena continuare con lo psicologo psicoterapeuta, facendoti spiegare bene però il senso del lavoro che si andrà a fare insieme, in maniera tale da corrggere anche certe aspettive troppo elevate come ad esempio attendersi che con soli due colloqui tutto possa sparire.
E' vero che si comincia a lavorare subito, ma due colloqui sono davvero pochi...

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno (o forse Buonasera?),

Ha totalmente ragione, ma il mio dubbio è proprio cosa potrei trarre dagli appuntamenti con lo psicologo, perché è come se sentissi la necessità di trovare una soluzione concreta e intanto ho la paura che lo psicologo non sia "in grado" di riuscire ad aiutarmi.

Scusi il disturbo,

Saluti