Forti attacchi di panico

Salve a tutti mi chiamo Marcello ho 20 anni e vengo da Reggio Emilia...da un anno a questa parte soffro di forti attacchi di panico con conseguenti:mancanza d'aria,respiri molto limitati,fitte al petto durante la notte,areofagia(da un mese a questa parte),vertigini e via dicendo...gli esami fatti a settembre erano nella norma...ho consultato uno psicologo ma senza sortire alcun effetto...non uscivo più di casa...ho smesso di prendere la patente...sto veramente male...è ho bisogno di buoni consigli e magari qualche rimedio per combatterlo!grazie in anticipo Marcello!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Marcello,

puoi dirci di preciso in che senso hai "consultato" uno psicologo?

Se soffri di forti attacchi di panico e somatizzazioni hai bisogno di un percorso di terapia e di essere quindi seguito continuativamente per un certo periodo.
Quante sedute hai fatto?
Perché hai interrotto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie dottoressa per il suo interesse...allora io ho consultato questo psicologo dove all'inizio sembra una specie di amico ma poi ho capito che non lo era e a fine delle sue sedute dopo aver pagato la bellezza di 600 euro(10 sedute una a sett.)mi ha lasciato dicendo:lei soffre di attacchi di panico iper convulsivi...da li più nessuna seduta...ora sto aspettando il 23 luglio per andare da un altro psicologo ma sono quelli che si prenotano al cup quindi non so se faccio bene...devo partire per il mare e ho paura!e come un grosso tunnel da più di un anno!dove sto vivendo una relazione solo ed esclusivamente con questi attacchi!premesso che da solo ho ripreso a uscire e fare qualche lavoro!per non stare in casa...ma per il resto ho imparato o conviverci ma non superarlo!prendevo due farmaci:loreans in gocce e paroxtina ma a parte ingrassare nessun effetto!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mi ha lasciato dicendo:lei soffre di attacchi di panico iper convulsivi...da li più nessuna seduta..."

Puoi spiegarci meglio com'è andata?
Non ti è stata proposta una psicoterapia?
Come si svolgevano le sedute?

Hai fatto bene a prendere appuntamento con un altro psicologo: la strada per uscirne è questa, indipendentemente dal fatto che il primo tentativo sia finito male.

Chi ti ha prescritto i farmaci che prendi?
Da quanto li prendi?
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Utente
Utente
Non li prendo più dottoressa e me li ha prescritti il medico di base...non sapevo come stare calmo e mi sono affidato a lui!niente le sue sedute erano su due sedie e dove lui non faceva domande scriveva e dove solo ed esclusivamente parlargli della mia vita!nessuna proposta di continuare...nessuna...se sto andando avanti lo sto facendo da solo e non grazie a qualcuno!ma non sto facendo niente per superare...io ho bisogno di consigli per quando possono capitare questi attacchi e se appunto c'è un farmaco che non dia effetti collaterali...premetto che l'areofagia la sto curando con dei farmaci apposta per il problema!(Simeticone per essere precisi)il mio problema e quando sono da solo come ora...come faccio!visto che vivo con il magone 24h su 24!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
non si dovrebbe sospendere la cura farmacologica di propria iniziativa senza riferirsi al medico prescrivente. Come mai l' ha interrotta? Dovrebbe dunque rivolgersi al suo medico o meglio ancora, allo specialista deputato, lo psichiatra.

Per quanto riguarda il percorso terapeutico, dal mio punto di vista sarebbe utile un approccio focalizzato sulla sintomatologia emergente e su come gestirla, affrontarla e risolverla (come ad esempio quello cognitivo-comportamentale o breve strategico), previa valutazione diretta.

Intanto le segnalo alcuni articoli informativi in merito alla psicoterapia e ai suoi approcci
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Ci faccia sapere se crede.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non mi è chiaro come mai dopo averti comunicato una diagnosi non ti ha anche proposto un lavoro per risolvere il problema.
Ad ogni modo l'importante è che tu abbia un altro appuntamento, anche se dovrai aspettare un po'.

Nel frattempo varrebbe la pena che accedessi ad un consulto psichiatrico, possibilmente con la richiesta del tuo medico: vista la severità della sintomatologia un farmaco appropriato può consentirti di stare meglio in tempi rapidi migliorando la tua quotidianità mentre lavorerai con lo psicologo sulle cause del problema.
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Utente
Utente
È così grave come dice?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il medico psichiatra è lo specialista da interpellare quando si intende impostare una terapia farmacologica per l'ansia: il mio suggerimento parte da questo e non dipende da quanto la tua situazione possa essere o non essere grave - cosa che da qui non è valutabile, ma ci dici che ti senti molto male e quindi ricorrere ai farmaci (presumibilmente dello stesso tipo che hai già provato) può essere in questo momento la strategia giusta per attenuare i sintomi il prima possibile.
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Utente
Utente
Però assumendo farmaci per la digestione mi è stato detto di non assumere ansiolitici o cose del genere!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Lo psichiatra in quanto medico valuterà anche questo e saprà indicarti una soluzione.
Oltretutto se i tuoi sintomi gastrici (reflusso, aerofagia ecc.) dipendono dall'ansia, e finora non sono migliorati con un farmaco antireflusso, miglioreranno molto probabilmente propria con una terapia per l'ansia.

Hai deciso di smettere di fumare come ti è stato consigliato nel precedente consulto?
Il fumo provoca molti effetti negativi in chi soffre d'ansia:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3266-fumare-aumenta-o-riduce-l-ansia.html
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Utente
Utente
Si dottoressa...ho troncato del tutto le sigarette...anche perché con la terapia che devo affrontare sono obbligato a smettere...io sono consapevole del mio problema...forse so da cosa e dovuto...è da circa due anni che sono uscito da una storia lunga e parecchio importante...è da due anni che rincorro un'amore che non è più arrivato da quella storia...fino all'anno scorso dove una storia così detta(tira e molla)mi ha ammazzato mentalmente...aggiungendosi poi il lavoro che mancava i miei che non mi lasciano respirare nel vero senso della parola e soprattutto non capiscono cosa abbia non mi ha facilitato la cosa!ah ricordo che i farmaci per l'ansia che prendevo gli ho troncati da mesi dopo che il medico mi ha dato l'ok!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"io sono consapevole del mio problema...forse so da cosa e dovuto...è da circa due anni che sono uscito da una storia lunga e parecchio importante...è da due anni che rincorro un'amore che non è più arrivato da quella storia..."

Hai iniziato a stare male in quel periodo?

La delusione, il successivo logoramento e poi gli altri problemi che si sono aggiunti mi sembrano più che sufficienti per farti stare male.
Sono tutte cose delle quali parlerai con lo psicologo quando vi vedrete.
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Utente
Utente
Si a inizio estate!ne ho parlato con il curante del tempo e lui mi dice che questi attacchi sono dovuti a questo!io non ho fiducia nel domani...perché so già che quello che cerco non arriverà...perché guardo questi ultimi due anni di solitudine affettiva io la chiamo così e trovo sconforto e sfiducia!questa e la mia diagnosi fatta da solo tra me e me!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' comprensibile che dopo due anni passati in questo stato tu sia sfiduciato sul futuro, ma questo non significa che tutto sia perduto: un lavoro psicologico ben condotto ti restituirà la capacità di reagire diversamente a quanto hai vissuto e di ricominciare a investire sul futuro e su altre possibilità.
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Utente
Utente
Dottoressa so che non mi ha visitato...ma secondo lei il mio caso e curabile?e superabile?io conduco una vita sedentaria dovuta anche alla mancanza di lavoro...a parte lavoretti giornalieri sto sempre in casa...quindi la mia domanda e?questo momento...questa malattia si supera?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Soprattutto se si tratta di un disturbo d'ansia (come fa pensare la diagnosi che hai ricevuto) è un malessere curabile: la tua età agevolerà il percorso perché sei giovane (quindi più flessibile rispetto a soggetti più maturi) ed è importante che non si tratti di intervenire su un problema ormai cronico.
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Utente
Utente
Cronico???
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il tuo non è certo un problema cronico, ma alcune persone (soprattutto ad altre età) decidono purtroppo di rivolgersi ad uno psicologo quando vivono certe situazioni ormai da molti anni, e a quel punto intervenire è meno semplice.
Questo però non è il tuo caso.
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Utente
Utente
No io ne accuso da un anno circa!ma ora la cosa più fastidiosa che sto vivendo e l'areofagia venuta molto probabilmente per questa mia ansia continua e questi miei attacchi!io dottoressa penso che a parte gli episodi che gli ho detto penso sia dovuta alla mia vita sedentaria e poco movimentata...ma se è così...come fare?se lavoro non c'è e stimoli per vivere la giornata non ci sono?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Purtroppo alcuni problemi sono oggettivi, ma un lavoro psicologico può modificare il modo in cui il paziente vive quello che non si può cambiare e aiutarlo a vedere nuove possibilità.
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Utente
Utente
Dottoressa la volevo ringraziare per le sue...è ci tenevo a sciogliere un nodo che per chi ha questo problema penso sia importante...vedo che ci sono parecchi scontri tra psicologi e neurologi per l'assegnazione di farmaci...la mia domanda e...per curare il nostro problema a parte la terapia ma lei includerebbe anche un farmaco?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Questa valutazione deve essere fatta di persona dal medico.
Più che il neurologo ti consiglio lo psichiatra, che si occupa proprio di questi problemi.

In generale i farmaci per l'ansia sono consigliabili quando il paziente che vuole intraprendere una psicoterapia sta molto male e ha la necessità di intervenire rapidamente sui sintomi (che non costituiscono il problema, ma solo la sua espressione) perché lo stanno intralciando seriamente nel suo vivere quotidiano.
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Utente
Utente
Mmmh si diciamo che nel mio piccolo ho imparato che il cervello e talmente potente a volte che riesce ad eliminare l'effetto del farmaco!io farmaci come paroxtina e loreans non hanno sortito grossi effetti!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Dipende dal farmaco: mentre un ansiolitico come il Lorans è un sintomatico che ha effetti tranquillanti che possono essere sufficienti o meno, soprattutto se la persona è molto agitata, altri farmaci, come la paroxetina, agiscono ad un livello differente.
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Utente
Utente
Gli effetti dell'ultimo farmaco sono stati dannosi...sono ingrassato 20kg in 2 mesi!mangiavo in continuazione...e anche il problema Dell areofagia pare sia dovuto al mio stato ansioso!poi la fobia per ogni singolo dolore!ma sa cosa le dico dottoressa?che se esco dal questo periodo posso dire di aver sperimentato la paura della morte e cosa vuol dire il dolore...infondo parlo per sono sicuro che mi farà crescere!
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Utente
Utente
Può anche consigliare un buon libro che spiega meglio questi attacchi di panico e come affrontarli?grazie ancora per avermi sopportato!:)
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Probabilmente non era un farmaco adatto a te, ma questo non significa che nel caso in cui deciderai di curarti anche assumendo delle medicine l'effetto sarà lo stesso.

Riguardo al libro, ne puoi trovare tanti ma non ti aiuteranno perché la soluzione non può arrivare da "consigli" o da generici esercizi da fare da soli, quanto da un lavoro personalizzato sul tuo caso specifico condotto da un esperto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

in psicoterapia e soprattutto per gli attacchi di panico e disturbi d'ansia non esiste una causalità lineare che prevede che gli attacchi di panico si verifichino in seguito ad uno o più eventi stressanti o disturbanti nella vita del pz.

Ecco perchè non è necessario andare alla ricerca di cause: è probabilissimo non riuscire a trovarle mai e difatti mi pare che con lo psicologo con cui avevi già fatto diverse sedute tu non sia riuscito a stare meglio proprio perchè un lavoro psicoterapico non viene fatto parlando in generale della propria vita, ma si tratta di un lavoro mirato sul problema portato dal pz e sulle sue soluzioni.

Per questa ragione le forme di psicoterapia più adatte per disturbi di questo tipo, come ti è già stato detto, sono quelle attive e focalizzate, come quella ad es. cognitivo-comportamentale, che prevedano chiare indicazioni e prescrizioni su COME gestire le crisi d'ansia.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Salve dottoressa e grazie per la sua risposta...si concordo con lei ma tengo a precisare che il mio psicologo abbiamo fatto sedute ma mai entrati in terapia!quello che mi chiedo è...ci sono particolari motivi perché ti vengono in quel preciso momento e perché ti portano ad avere paura per ogni singola fitta o dolore?!cordiali saluti...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ti garantisco che quando un pz sta bene, nel senso che non ha più gli attacchi d'ansia, ma sa riconoscere l'ansia e gestirla, NON ha alcun interesse a capire PERCHE'.
Domandarsi il perchè potrebbe essere ancora un momento per rimuginare e cercare di controllare l'ansia, ovvero un sintomo...

Quanto alla paura per ogni singola fitta o dolore: è possibile che durante il primo attacco d'ansia tu abbia memorizzato quella paura molto intensa legata alla mancanza di controllo e alla forte attivazione fisica che accompagna spesso lo stato ansioso e quindi la paura che l'evento possa verificarsi è comprensibile. La paura della paura è spesso descritta dai pz.

Per i disturbi d'ansia e di panico è possibile una valutazione e cominciare con la terapia già dal primo colloquio.

Saluti,
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ci sono particolari motivi perché ti vengono in quel preciso momento e perché ti portano ad avere paura per ogni singola fitta o dolore?!"

Non necessariamente.
A volte i sintomi fisici sono la diretta rappresentazione di uno stato di disagio emotivo (come per es. il mal di stomaco che deriva da situazioni che non si riesce a "digerire") , altre no.

In ogni caso ora l'unica cosa che ha importanza è che tu possa curarti adeguatamente.
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Utente
Utente
Esatto io penso che il mio mal di stomaco e quindi la mia areofagia sia legata a questo mio disturbo...ma non capisco se a questo punto gli va associato un farmaco specifico del problema o un ansiolitico!quindi devo studiare il modo per mettermi tranquillo anche quando mi arrivano questi problemi secondo voi?chiedo ancora un consiglio su un libro che aiuta a spiegare meglio un attacco di panico e capirlo!grazie per i vostri interventi e scusate la mia ansia!:)
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dopo
Utente
Utente
Esatto io penso che il mio mal di stomaco e quindi la mia areofagia sia legata a questo mio disturbo...ma non capisco se a questo punto gli va associato un farmaco specifico del problema o un ansiolitico!quindi devo studiare il modo per mettermi tranquillo anche quando mi arrivano questi problemi secondo voi?chiedo ancora un consiglio su un libro che aiuta a spiegare meglio un attacco di panico e capirlo!grazie per i vostri interventi e scusate la mia ansia!:)
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