Padre pressante

Buonasera a tutti,
sono una studentessa universitaria e mi trovo in una situazione scolastica difficile.
Mi ero iscritta ad una facoltà quinquiennale, ma poi ho deciso di passare ad una triennale dello stesso ramo per conseguire la laurea breve e poi non continuare. Purtroppo quando ho effettuato il trasferimento non avevo abbastanza crediti e sono stata rimessa allo stesso anno; in parole povere, ho fatto due volte il secondo anno. In più, le sessioni sia invernali che estive sono state disastrose, dato che non ho superato più di 2 esami per ognuna di esse. E quella che sta per concludersi è andata anche male.
Ho pensato di dare ancora due esami a settembre e poi tirare le somme e decidere: continuare o ritirarmi. Ma la voglia di avere la laurea è tanta e probabilmente continuerò anche se questo vorrà dire andare fuori corso per un anno.
Fatta questa premessa, il problema è mio padre; lui non era contento che lasciassi la magistrale per fare la triennale (che a suo dire non servirà per quando cercherò un lavoro) e vorrebbe che comunque dopo la triennale continuassi; giusto ieri mi ha detto che dopo aver preso la triennale devo trovarmi un lavoro e fare gli ultimi 2 anni di specialistica. Io però non voglio, non ho già più tutta questa voglia adesso di studiare, figurarsi tra due anni!! La sua pressione continua mi mette ansia, mi fa sentire in colpa perchè andrò fuori corso, mi rinfaccia i miei fallimenti agli esami (un giorno c'erano dei lavori in casa e avendo bisogno di silenzio sono andata a studiare da mia nonna; la reazione di mio padre? "tanto per poi non passare gli esami..")E' difficile per me perchè mio padre non ho mai sopportato tanto e ora questa situazione non aiuta; quando poi gli dico che allora mi ritiro e me ne vado a lavorare apriti cielo!! "per fare la commessa hai tempo dopo la laurea!" mi dice...
Non so più che fare, so solo che meno lo vedo meglio sto, e sono combattuta tra due scelte: la parte bambina di me vorrebe lasciare l'università per fare un dispetto a mio padre, la parte razionale invece mi dice di continuare per dimostrargli che,anche mettendoci un anno in più, posso farcela!!
Vorrei un vostro consiglio per gestire questa situazione, perchè il nervoso che ho dentro sta diventando insostenebile!
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<non ho già più tutta questa voglia adesso di studiare, figurarsi tra due anni!! ..

Gentile Ragazza,
credo che per prima cosa dovrebbe considerare se davvero è motivata a proseguire gli studi o lasciarli, ma non per quanto dice qui <e sono combattuta tra due scelte: la parte bambina di me vorrebe lasciare l'università per fare un dispetto a mio padre, la parte razionale invece mi dice di continuare per dimostrargli che,anche mettendoci un anno in più, posso farcela!!> ma per ciò che lei veramente per se stessa desidererebbe fare, per come intende costruire il suo futuro.

Immagino che le pressioni di suo padre possano essere per lei ansiogene, tuttavia dal mio punto di vista sarebbe bene che riusciste magari a parlare serenamente di quanto sta accadendo e a chiarire,ma prima dovrebbe fare chiarezza in se stessa.

In che modo ha scelto la facoltà che sta frequentando?
In modo autonomo o assecondando aspettative altrui?
Quanto è in linea con i suoi interessi, abilità, competenze, motivazioni, bisogni il suo corso di studi?
Quali sono i motivi per i quali è in ritardo?
Ha un buon metodo di studio?
Come si approccia allo studio?

Credo le sarebbe utile riferirsi allo sportello di ascolto della sua facoltà, se presente, per fare maggiore chiarezza in lei, sulla situazione in atto e ricevere un parere competente.
Che ne pensa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazza,

pur comprendendo che il sostegno dei genitori sia molto importante, vorrei chiederti che cosa dice e che cosa fa tua mamma quando tu e tuo papà discutete per queste cose.

Sei figlia unica?
Hai amici/relazioni con cui studiare e con cui trascorrere il tuo tempo libero?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,
vi ringrazio per le cortesi risposte.
La scelta della facoltà universitaria è stata autonoma e supportata dai miei genitori.
Io ho già provato ad avere un confronto con mio padre, ma quando esprimo la mia difficoltà nello studiare mi sento dire:"Quello è il tuo lavoro, tanto non ti credere che le difficoltà che ci sono nello studiare non ci saranno nel lavoro...Per fare la commessa hai sempre tempo!!"
Come si fa a parlare con una persona così, a ragionarci?? Mi passa la voglia!
Avevo anche accennato alla possibilità dello sportello d'ascolto, ma secondo i miei non mi serve, devo solo impegnarmi e non demoralizzarmi subito; ma come faccio se un esame da 12 crediti l'ho già dato 6 volte senza mai passarlo??
So che è il mio metodo di studio ad essere sbagliato, ma anche cambiarlo non è servito; anche esami più "semplici" devo ripeterli 2/3 volte prima di superarli!!
Io però anche a loro insaputa andrò allo sportello d'ascolto, so che mi servirebbe; in realtà, volevo già andatci prima della sessione estiva, ma poi sono stata soffocata dagli esami e tutto ciò che non era studiare mi sembrava una perdita di tempo.
Mia mamma, quando discuto con mio padre, mi dice di lasciarlo perdere e non starci male per ciò che dice, mi sprona a fare il possibile, a non abbattermi, a provarci; se poi non va pazienza, ci sarà un altro appello.
Ho un fratello più piccolo, che l'hanno scorso è stato rimandato e poi bocciato; però i miei non ne hanno fatto una tragedia greca, si sono un po' arrabbiati, ma poi basta.
Ho delle amiche che vedo un po' poco ultimamente e un fidanzato, con cui sto da 6 anni e mezzo e con cui passo la maggior parte del mio tempo; e anche loro fanno come mia mamma, mi sotengono e mi dicono di non buttarmi giù, si dispiacciono se l'esame va male; insomma, mi sono molto vicini e mi dicono di fare ciò che mi sento di fare. Il mio fidanzato mi consiglia di non lasciare perchè dice che le capacità per farcela ce le ho.
Studiare con dei compagni non l'ho mai fatto perchè non riesco, ho bisogno di silenzio e so che con loro mi perderei in chiacchiere; però ho proposto a una mia compagna di fare poi un ripasso insieme per questo esame che ho già dato 6 volte.
So però perfettamente che la mia voglia di vivere e crearmi una mia famiglia con il mio fidanzato è molto forte ed è anche uno dei motivi per cui sono dubbiosa; ma lui dice di non aver fretta, che siamo giovani e abbiamo tutto il tempo che vogliamo per far tutto.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazza,

l'idea di rivolgersi allo sportello psicologico della facoltà mi sembra ottima, anche per mettere a fuoco meglio il problema relativo al metodo di studio.
Tu hai capito che cosa non va nel tuo metodo adesso?
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
dalla sua richiesta di consulto emergono due livelli di difficoltà:
Il primo il rapporto con lo studio ed il secondo con suo padre.

La scelta del percorso di studi è soggettiva e può capitare di essere rivista in corso d'opera, denota maturità e capacità di leggersi dentro.

Suo padre, "pressante" come lo chiama lei e chiaramente ansiogeno...ed il suo bisogno di essere approvata ed appoggiata da lui.....sembrano essere due elementi, che potrebbero compromettere la sua serenità nello studio.

Lei scrive:

"sono combattuta tra due scelte: la parte bambina di me vorrebbe lasciare l'università per fare un dispetto a mio padre, la parte razionale invece mi dice di continuare per dimostrargli che, anche mettendoci un anno in più, posso farcela!!

A mio avviso sono entrambe due facce della stessa medaglia: il rapporto con suo padre.

Lei dovrebbe scegliere, solo in funzione del suo reale sentire e secondo il suo rapporto con lo studio.....da grande, quando trasformerà lo studio in lavoro, non ci sarà suo padre accanto a lei.
Auguri....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Io però anche a loro insaputa andrò allo sportello d'ascolto>

Bene, vada allo sportello d'ascolto e poi se crede ci può dare notizie.

Un caro saluto
[#7]
dopo
Utente
Utente
Il mio metodo di studio è sbagliato perchè non ho l'abitudine di farmi schemi o riassunti, perchè ho sempre paura mi manchi tempo e se ho i giorni un po' contati preferisco leggere, leggere e rileggere ancora... Ora però per l'esame che ho già sostenuto molte volte ho chiesto al docente un incontro per capire dove e cosa sbaglio nel compito scritto che facciamo che permette o meno di accedere all'orale; e pensavo quasi poi di non darlo più a settembre, ma di prepararlo da ottobre a gennaio dedicandomi solo a quello. Mio papà però mi chiede se poi non resto indietro (ma tanto ormai dire indietro è un eufemismo), mentre una mia amica dice che devo provare lo stesso, perchè l'ho già preparato, non posso perdermi così gli appelli... Mi danno consigli, per carità, però io personalmente non ci trovo nulla di male a dare altri 2 esami piuttosto che quello... Sbaglio forse?
Studiare non mi fa impazzire, d'accordo, però sono ancora convinta della facoltà che ho scelto, anche per lo sbocco professionale che dà, è proprio quello ce voglio fare io!! E nonostante i momenti di sconforto dettati dai fallimenti, dall'ansia e dallo stress alla laurea ci tengo, la voglio!!
[#8]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Legga questo
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf
ma si rechi comunque allo sportello d'ascolto oltre che sentire il docente, le può essere davvero utile.

Cordialità

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazza,

è anche probabile che tu sia un po' troppo ansiosa nell'affrontare lo studio e questo, chiaramente, non ti aiuta.

Prova anche a prenotare un colloquio psicologico presso una struttura pubblica della tua città per avere una prima valutazione in merito.

Saluti,