Gravidanza con persona non affidabile

gentili medici, da circa un mese ho interrotto una relazione con un uomo perchè diagnosticato psicotico. Si riproponevano varie situazioni in cui lui letteralmente delirava, stalking, mitomania, infedeltà mascherata da una fedeltà assoluta con gelosia ossessiva.
La nostra relazione è stata breve, nemmeno un anno. Ci siamo lasciati da poco meno di un mese, e scopro di essere incinta. Sicuramente chiederò consiglio a vari specialisti della mia zona, ma davvero non so quale sia la miglior cosa da fare, come affrontare questa persona ed eventualmente capire se sia meglio non parlargliene o eventualmente come e quando. E' una persona che non ascolta, che non ha intenzione di curarsi, forse non vede la malattia, che entra ed esce dall'ospedale solo per attirare la mia attenzione. Io ho 42 anni, non ho mai avuto figli, e non me la sento proprio di interrompere la gravidanza. Insomma, la situazione mi spaventa, soprattutto per come gestire il futuro. Spero poter ricevere qualche indicazioni. Grazie anticipatamente
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
il suo ex compagno è il padre. Prima o poi dovrà sapere o verrà a sapere della gravidanza. Da come lo descrive sembra in seria difficoltà. Questo mi fa pensare, cinicamente, a quali possono essere stati i motivi che la hanno fatta decidere o "rischiare" per una gravidanza con un uomo che, appunto, considera inaffidabile. Non credo che le gravidanze capitino, si può dire che è "capitata" a Maria Vergine, visto che glielo ha comunicato lo Spirito Santo, ma nel 2013 è un po' difficile sostenere una cosa del genere....
Ci rifletta. A 42 anni forse per lei è stato l'ultimo treno.
Si rivolga ad un consultorio della zona, così che possa seguirla anche l'equipe di ginecologia, oltre che usufruire di una consultazione psicologica.
Credo che la principale tutela sia nei confronti del minore.
Tenga bene a mente questo qualsiasi cosa scelga di fare.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Genitle dottore, si in parte è vero quello che dice. Dall'altra l'ingenuità nel pensare che il suo fosse un problema dovuto ad una serie di traumi, che in realtà potessero essere risolvibili. Confondevo le sue attenzioni ossessive con l'amore, e il suo desiderio di fare figli era tanto quanto il mio. Non nascondo la parte della mia colpa, tra l'altro anche io ora sono in cura presso una psicologa per risolvere i miei problemi legati al fatto di non essere riuscita a cogliere fino in fondo il problema di questa relazione.
E infatti provo una profonda vergogna a parlarne con la mia psicologa (ora sto scrivendo a voi perchè purtroppo sarà assente per due settimane).
La persona in questione è si in seria difficoltà, ma nel tempo mi sono resa conto che io non potevo assolutamente aiutarlo in quanto mentiva e non accettava le diagnosi. Per tutto questo periodo diceva e dimostrava di essere completamente innamorato di me, ma nascondeva il fatto di non aver chiuso la relazione precedente durata 12 anni. Ma questo è sicuramente solo il sintomo del suo problema. In ogni caso la ringrazio, cercherò di pensarci molto a lungo prima di agire. La mi paura è proprio quella di ricaderci, come è successo durante tutto questo tempo, e di combinare guai non risolvibili
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
la gravidanza non è necessariamente un guaio....
Il fatto che lei sia "corsa ai ripari", divenendo consapevole della componente che ha giocato è importante proprio per la "salute" del nascituro e la sua.
Come sa bene è una fase delicata in cui il benessere del bambino si intreccia in modo inscindibile con il suo. Abbia cura di "voi".
In bocca al lupo.
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Utente
Utente
Grazie dottore. Grazie mille, Un caro saluto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Dall'altra l'ingenuità nel pensare che il suo fosse un problema dovuto ad una serie di traumi, che in realtà potessero essere risolvibili. Confondevo le sue attenzioni ossessive con l'amore, e il suo desiderio di fare figli era tanto quanto il mio. "

Gentile signora,

ha fatto bene a rivolgersi ad una psicologa perchè questa dinamica che Lei ha ben descritto sopra e che L'ha legata ad un uomo problematico sembra una dinamica di dipendenza che spesso è presente in donne con bassa autostima e che hanno la "sindrome della crocerossina":
In altre parole, laddove chiunque si allontanerebbe dal pericolo, per Lei diventa una sfida e una mission, il cui sottofondo è l'illusione di poter cambiare l'altro e quasi guarirlo.

Da quello che scrive, poichè il consulto on line ha molti limiti, non è possibile ovviamente coprendere pienamente la situazione, però il mio suggerimento è quello di chiedere, oltre all'aiuto psicologico che ha già richiesto, anche una consulenza legale per essere maggiormente tutelata come genitore e di rivolgersi anche al consultorio della Sua zona per ricevere l'assistenza del caso.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Dottoressa, la ringrazio per la risposta. In effetti stavo pensando di sentire un legale, soprattutto perchè il posto in cui vivo è molto piccolo e devo capire al più presto come comportarmi. Non nego che tutto ciò mi stia preoccupando, soprattutto per la debolezza che ho nei confronti di questa persona, in poche parole, non riesco ad immaginare la mia reazione se lo dovessi incontrare. A volte nella mia testa prevale l'illusione che questa persona decida di curarsi, ma so comunque che il percorso sarebbe talmente lungo da essere impensabile.. e peraltro nulla mi ha dato la speranza che fosse davvero intenzionato a farlo.
Perchè, nonostante non lo veda da circa un mese, i suoi tentativi di riavvicinamento con gesti plateali (mi sono dovuta rivolgere alla polizia per i suoi atti persecutori) hanno smesso solo 5 o 6 giorni fa, ed io ho saputo della gravidanza ieri. So che la persona in questione è ora ricoverata, probabilmente per attirare la mia attenzione, ma so anche che tra due giorni, quando non mi vedrà, uscirà. La domanda che mi faccio continuamente è se sia meglio (una volta prese le dovute cautele) comunicare la gravidanza al mio ex fidanzato ora o al termine della gravidanza per evitare situazioni di pericolo emotivo che non potrebbero essere evitate.
Grazie mille. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Comprendo le Sue perplessità e preoccupazioni, ma proprio per questa ragione è opportuno tutelarsi il più possibile.
Per arrivare a maturare le decisioni da prendere, si faccia aiutare dalla psicologa che La segue e che La conosce.

Cordiali saluti,
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