Problema volo, forse ansia?

Gentilissimi dottori,

Sono un ragazzo di 23 anni e nella mia vita premetto che ho volato moltissimo. Per niente nell'ultimo anno e mezzo per motivi di natura lavorativa e in parte personale, ma mi appresto a compiere diversi viaggi tra settembre e dicembre.
Premetto che fin da piccolo ricordo, all'età di 9 anni, quando avevo già consumato almeno una 50ina di voli, una forte ansia nelle ore che precedevano il volo. Sudorazione alle mani, senso di debolezza, speranza nascosta di uno sciopero improvviso o di un problema tale da non far partire l'aereo. Il problema, che raggiungeva l'apice durante il decollo e gli attimi a seguire, spariva del tutto e diventava un lontano ricordo nel momento in cui veniva servito il cibo che consumavo vicino al finestrino cercando di scorgere montagne e grattacieli.
Ricordo che i miei ebbero una forte discussione con mia nonna, rea di avermi messo tale paura mostrandomi immagini di un incidente aereo dicendomi di quanto fosse pericoloso volare, quelle immagini le ho ancora impresse nella mente, si trattava dell'aereo Brigenair, boeing caduto dopo il decollo nel centroamerica.
Comunque sia, queste immagini, lasciarono spazio ad una sempre più grande tranquillità man mano che volavo, fino a quando il mio problema di volo si limitò, intorno ai 18 anni, ad un semplice solletico nella pancia fino al momento della partenza.
La svolta negativa però ricordo che non la ebbi neanche sul volo Roma NY a 19 anni quando fummo investiti da 5 ore di turbolenza. Le prime avvisaglie di panico e di ansia onnipresente (dal giorno prima della partenza, fino all'atterraggio), incominciai ad averla su un volo Monaco-Roma. Volai poi più volte solo, con un po' di ansie ma non così marcate, anche se ricordo un volo da Venezia fu terribile, e tutto il tempo ebbi un'ansia incredibile. Il problema tornò prepotentemente su tre voli, diretti tutti per o dalla Germania. Mani sudate, senso di debolezza, nausea, tremori, agitazione dal giorno prima. Picchi insopportabili durante le fasi di decollo in cui non riuscivo a parlare con nessuno dal nervoso. Tensione alta durante tutto il volo, insopportabile la manovra di atterraggio. In tutti ciò non riesco più a sedermi vicino al finestrino, non riesco a lanciare neanche un'occhiata di fuori. Sedendomi al centro mi sento oppresso e legato, l'unico posto buono è quello laterale sul corridoio possibilmente vicino al bagno e alla postazione Steward/hostess. I momenti in cui l'aeroplano "gira" inclinandosi verso destra/sinistra, devo chiudere gli occhi irrigidirmi e guardare avanti a me, pregando che la manovra finisca presto, stessa sensazione l'ho sentita sulle montagne russe, sulle quali non metto piede neanche sotto tortura.

Ora sono due anni quasi che non volo. In parte per impossibilità, in parte ho trovato tutte le scuse possibili prendendo treni anche per viaggi di 12 ore. Ora ho prenotato vari voli, e la mia paura è che le mie ansie degenerino, magari impossibilitandomi a volare.

Carissimi Saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ora sono due anni quasi che non volo...in parte ho trovato tutte le scuse possibili prendendo treni anche per viaggi di 12 ore.>

Gentile Utente,
evitare di affrontare non fa altro che alimentare le paure, sebbene crei un sollievo temporaneo per lo scampato pericolo.

<mia nonna, rea di avermi messo tale paura mostrandomi immagini di un incidente aereo dicendomi di quanto fosse pericoloso volare, quelle immagini le ho ancora impresse nella mente> Certamente questo ha contribuito a creare in lei la paura di volare e di conseguenza una certa quota di ansia sperimentata durante i voli che però, a quanto sembra, con il passare del tempo e man mano che affrontava ha lasciato spazio a una certa tranquillità.

<Il problema tornò prepotentemente su tre voli, diretti tutti per o dalla Germania> Non ci dice nulla su quel periodo, probabilmente qualcosa (stress, criticità o altro) ha contribuito a slatentizzare l'ansia e il problema evidentemente non risolto, né ci dice nulla sul momento attuale su eventuali fattori critici.

Il suggerimento è quello di rivolgersi a un nostro Collega di persona che la possa accompagnare alla luce di ogni elemento utile a far fronte in modo efficace ai suoi disagi e a superare il suo problema.

Dai disagi di natura ansiosa si può uscire anche in tempi non necessariamente lunghi, con i trattamenti adeguati come ad esempio psicoterapie attive e focalizzate.

Quando dovrà partire?

Restiamo in ascolto



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta gentile Dr.ssa Rinella.

Mio padre, ormai quindici anni fa, inizio a soffrire di cervicale in maniera molto dolorosa. Ricordo bene quel periodo e soprattutto ricordo che una volta riuscito a trovare la terapia giusta per il dolore, il problema persiste, anche lui ebbe improvvisamente paura di prendere l'aereo, dopo aver viaggiato per più di 40 anni ed essere sopravvissuto alla strage, di matrice terrorista, a Fiumicino del 1985.
Io devo dire che nei mesi in cui ho viaggiato spesso per la Germania stavo cambiando radicalmente il mio stile di vita, in peggio. Avevo smesso di fare sport e avevo iniziato a mangiare troppo e a bere sregolatamente. Sono ingrassato tra il 2010 e il 2013 quasi 32 kg, e quello è stato uno dei periodi in cui iniziai una vita sedentaria che mi ha portato ad avere molte contratture al collo, dovute ad una piccola scoliosi mai curata. Forse, come in mio padre, i problemi di schiena (anche se in me sono lievi e dovuti dalla scoliosi e dalla postura sbagliata) influiscono sul mio rapporto con l'aereo. Partirò a fine settembre e poi ancora a novembre. Da 4-5 mesi ho cambiato però registro, ho iniziato a dimagrirmi e a fare una vita regolare ricominciando a fare sport, forse mi aiuterà.
Anche io ho pensato di rivolgermi ad un Collega, per raccontare questi episodi e soprattutto per non far peggiorare la situazione, visto che ho deciso di affrontare la mia paura non esitando a prenotare i miei due voli.

Ancora grazie
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Da 4-5 mesi ho cambiato però registro, ho iniziato a dimagrirmi e a fare una vita regolare ricominciando a fare sport, forse mi aiuterà.>

Molto bene una vita sana e regolare, praticare sport sono senza alcun dubbio di aiuto. Credo comunque che gli eventi citati abbiano un ruolo nei suoi sintomi così come la vita sregolata di quel periodo (e qui bisognerebbe approfondire come mai sia accaduto).

Benissimo se ha pensato di rivolgersi a un nostro collega, non esiti a farlo. Dato quanto ci ha riferito, credo sia davvero opportuno.

Cordialità
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Miller per il consulto Dottoressa Rinella.
Mi rivolgerò ad un specialista per poter risalire alla fonte del mio problema, cercando di limitare i miei voli alle "mani sudate"!

Le auguro buona settimana e cercherò di aggiornare la discussione quando ci saranno i primi risultati
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Buona settimana anche a lei, un nostro collega la potrà accompagnare a gestire e superare il problema, al di là delle fonti la cui conoscenza non corrisponde di per sé alla soluzione.

La riascolteremo volentieri.

Molti auguri
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