Cosa fare con un compagno confuso

Salve,
da quattro anni convivo con un uomo e devo dire che per i primi due le cose sono andate bene, eravamo contenti di stare insieme e sul fatto che fossimo innamorati non c'erano dubbi.
Durante il terzo anno abbiamo provato ad avere un bambino, da entrambi molto desiderato, abbiamo provato naturalmente e poi anche con due tentativi di inseminazione falliti entrambi
Questo ha prodotto in me una depressione successivamente superata, che sicuramente lo ha un pò turbato. La relazione è comunque continuata anche se l'errore è stato quello di no parlare a fondo di quello che era successo
Voglio chiarire che in questi tre anni pur volendoci molto bene, le cose sono un pò cambiate, io avevo meno voglia di uscire, invitare gente a casa , ecc.
comunque decidiamo di riprovare andiamo al centro e mi dicono che devo fare una piccola operazione per togliere un paio di polipi ad agosto, nel frattempo partiamo per le vacanze che sono un disastro, devo dire soprattutto per colpa mia,sono molto nervosa, mi hanno detto di prendere la pillola per prepararmi all'intervento, e questo mi provoca crisi di pianto e di nervosismo. Tornati dalle vacanze lui è diverso, non è più convinto di fare l'intervento, mi dice farfugliando che si è spaventato del mio atteggiamentoe ha paura di non riuscire a gestire una eventuale gravidanza ,lui sembra cambiato, diverso, ma non parla, ha da sempre difficotà ad esprimere quello che sente quello che prova. io minaccio di andarmene non sopporto quel silenzio, l'aver rinunciato al nostro progetto,lui cerca di fermarmi in tutti i modi dice che mi ama, mi rincorre fino alla macchina e io torno a casa, ma le cose non cambiano,alla fine dopo aver insistito mi dice che la confusione non è solo per il bambino, si sente confuso per tutto, non sa più quello che vuole, mi dice che si rammarica di non avermi detto che non uscire con gli amici, spesso lui andava da solo e ci rimaneva male, non parlare di quello che stava succedendo ci ha allontanati.
io sono distrutta mi crolla il mondo addosso passo delle serate a piangere lui mi stringe forte mi dice che mi vuole bene da morire "tu non sai quanto", ma a questo punto deve andare via e vuole consultare uno psicologo per capire quello che gli sta succedendo, mi dice che non è un addio ma una cosa che deve fare per noi e per lui, premetto che lui ha sempre avuto un'avversione per gli psicologi e questo mi fa pensare che sia veramente in crisi.
E' andato via da 5 giorni e ci siamo visti domenica, lui mi abbraccia mi dice che l'ultima cosa che vuole è lasciarmi ma deve capire cosa è meglio per noi.Mi dice che in questi anni si è sentito molte volte solo e il suo rammarico è quello di non avermene parlato.Io sto malissimo mi sento sospesa nel nulla qui ad aspettare e soprattutto non so come comportarmi.lo devo chiamare, per fargli capire che ci sono, lasciarlo stare tranquillo? e poi non mi chiama, neanche per un saluto come fa a non sentire la mia mancanza se dice che mi vuole ancora bene? grazie
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Deve essere contenta che il suo compagno abbia deciso di consultare un nostro collega, superando la sua avversione.
La confusione, se di questo si tratta, va affrontata e capita,soltanto da qua si potrà ripartire con enfasi e coerenza.
A mio avviso, superata la mareggiata, una consulenza di coppia andrebbe fatta, anche perché i tentativi reiterati di concepimento destabilizzano la coppia, non poco

Legga questa lettura

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1839-infertilita-coppia-psiche-e-sessualita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Randone,
la ringrazio per la sua tempestiva risposta, e sono molto contenta che il mio compagno abbia deciso di consultare un suo collega.
Il mio problema, al di la del dolore che sto passando in questi giorni, è capire come mi devo comportare con lui, lo devo chiamare anche solo per chiedere come sta o lasciarlo stare e aspettare che si faccia vivo lui? Vorrei aiutarlo nel miglior modo possibile.

La ringrazio anticipatamente