Ovodonazione scelta difficile

Salve,
ho 39 anni e dopo un anno di tentativi per ottenere una gravidanza (con, nel frattempo,un aborto interno), attraverso alcuni esami, mi dicono che ho scarsissime possibilità se non rivolgermi all'estero (anche se rimanessi incinta cmq la scarsa qualità inciderebbe). Dopo una visita in Spagna, capisco che l'unica possibilità che ho per diventare mamma è la donazione di un ovulo. Sono confusa: non so piu' se voglio un figlio (anche quando ero rimasta incinta..non so..a volte ero triste..altre volte no..all'inizio ero confusa poi cominciavo ad essere felice); poi quando ho abortito sono sprofondata e anche adesso con questi risultati sono crollata fisicamente..non capisco piu' quello che voglio e non so se sapro' accettare quell'unica possibilità di diventare mamma (il mio compagno e' dolcissimo, non mi fa pressioni, lui accetterà qualsiasi mia decisione). Non so se sapro' affrontare il "pregiudizio" di chi si rivolge alla donazione di ovuli per diventare mamma..mi scuso e ringrazio per l'aiuto.
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
" Non so se sapro' affrontare il "pregiudizio" di chi si rivolge alla donazione di ovuli per diventare mamma..mi scuso e ringrazio per l'aiuto"
Cara signora,
Non ho ben inteso cosa intende ma, forse intende dire che avrà timore di ciò che penseranno gli altri della vostra scelta?allora mi chiedo perchè non farla rimanere una cosa tra lei e suo marito?
Detto questo ,la questione dell'ovodonazione è un tema molto intimo che viene influenzato,sulla possibilità o meno di ricorrerci, da tanti fattori: religiosi, morali, intenti comuni col partner , i timori su cosa si "sentirà" per il feto e tantissimi altri che è normale mettano in crisi una donna che, tra l'altro ancora non ha avuto modo di sperimentare interamente la propria gamma di sentimenti ed emozioni rispetto alla maternità. Credo che un confronto con altre signore che abbiano affrontato lo stesso percorso la potrebbe aiutare prima di tutto a scegliere sul si o no e, in secondo luogo, una volta capito che ci vuole provare, magari a rendersi conto che per poter affrontare il percorso ha bisogno di un sostegno, che io consiglio sempre nei PMA, da parte di un collega della sua città.
Le faccio tantissimi auguri.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Alle indicazioni della dottoressa Spezio, che condivido, la invito a leggere questi scritti.
L' eterologa non evoca soltanto pregiudizi,ma una sorta di " fantasma del terzo'
È come se fosse una sorta di " tradimento codificato e medicalizzato..." da analizzare a fondo un sede di sostegno alla coppia.

Le allego qualche spezzone di un mio scritto sull' eterologa"

" Cosa succede nell’immaginario e nel patrimonio emozionale, oltre che genetico, di questa coppia? La paternità, così come la maternità, non è solo un fatto biologico ma un percorso emotivo, sociale e soprattutto intrapsichico del singolo e della coppia.
La strada verso l’eterologa è molto complessa sul piano emotivo, spesso funge da attentato alla determinazione della coppia, alla solidità della sua unione ed alla fermezza delle sue intenzioni. I partners devono obbligatoriamente essere sostenuti e supportati psichicamente ben oltre il momento topico del concepimento.
Un percorso psicoterapico pre-fecondazione, diventa indispensabile per sgombrare il campo da possibili nubi e fantasmi, oltre che da probabili grovigli psichici che ostacolerebbero la risposta positiva della donna che si sottopone alla fecondazione.
Quali sono i bisogni emotivi dei partners che affrontano questo percorso irto di difficoltà, strade in salita sul piano psichico e, momenti di estrema sofferenza sia emotiva che relazionale di coppia? Non esiste un’equazione univoca, uguale per tutte le coppie, ma esiste un solco invisibile di infelicità e disagio psichico, che si interseca al vuoto ed al desiderio-bisogno di un ”utero pieno”, vibrante, abitato dalla vita e non dal nulla! Che cosa succede nella mente e nell’immaginario delle coppie che decidono di includere nella loro unione, un donatore-donatrice?
Prontamente si struttura la “fantasia di un tradimento autorizzato e medicalmente legalizzato”, che se non reso cosciente in terapia, agisce con modalità disfunzionali, minando la stabilità ed unione della coppia di oggi, e famiglia di domani."



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1839-infertilita-coppia-psiche-e-sessualita.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4963-scambio-di-embrioni-i-figli-sono-dei-genitori-genetici-o-di-chi-li-partorisce.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/570-utero-vuoto-mente-piena-aspetti-psico-sessuologici-della-coppia-infertile.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio (anche se con notevole ritardo) entrambe le risposte degli specialisti. Sono ancora in una fase decisionale in quanto ho i dosaggi ormonali un po' variabili e dobbiamo ancora prendere una decisione. Tuttavia ho deciso, già da un mese, di affidarmi ad una vostra collega psicoterapeuta della mia città che mi sta seguendo in questo momento e spero, il prima possibile, di portare con me anche il mio compagno per una "chiacchierata". Credo che, in ogni caso, non mi faro' mancare (anzi non ci faremo mancare) la possibilità di diventare genitori...ringrazio nel frattempo e saluto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Liete di averla aiutata a decidere.
Un caro augurio per tutto.