Fine storia e difficoltà a riprendersi

Salve, ho 20 anni e dopo 2 anni e mezzo di fidanzamento la mia lei mi ha lasciato: tutto si è risolto in modo veloce e inaspettato per me, perché mi ha chiesto una pausa e per 4 giorni non ci siamo sentiti ( benché inizialmente abbia provato a dirle che stavo malissimo, di tornare sui suoi passi, che potevo cambiare ), dopodiché lunedì 3 novembre mi ha scritto che voleva chiudere perché aveva mandato giù molte cose che non le andavano e l'aveva fatto per me, cose che accumulandosi l'hanno fatta soffrire molto; mi ha scritto con molto rancore e rabbia, e in particolare ha fatto riferimento al fatto che il suo ex, sessualmente, l'aveva portata a fare cose di cui si è pentita e che l'hanno traumatizzata. Tale fatto doloroso lei ha detto si è ripresentato quando con me lei si sentiva sicura, aperta ad avere rapporti e io però non mi sentivo pronto, prendendolo come un grave rifiuto da parte mia. ( Sebbene poi abbiamo cominciato ad avere rapporti )
Nei giorni precedenti la chiusura si era lamentata con me del fatto che avessi perso iniziativa con lei, che l'avrei trascurata facendole mancare piccole attenzioni che però lei avrebbe voluto da me.
Ora sta passando qualche giorno, ma io sono mentalmente a terra, a volte credo di poter riuscire a passarci su ma dopo un paio d'ore sono a lottare con l'impulso di contattarla o andare da lei a chiederle di tornare perché sono ancora molto innamorato di lei.
Sto pensando di provare a riconquistarla in qualche modo, facendo passare prima del tempo, ma intanto il mio morale e la mia testa sono a picco, piango, guardo e controllo irrefrenabilmente il cellulare e faccio a pugni col desiderio di contattarla; come affrontare meglio la situazione? È possibile ricostruire un rapporto con lei? O devo togliermi questa speranza?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

se la sua ex ha accumulato una serie di emozioni negative - delusione, rabbia, insoddisfazione - è comprensibile che sia "esplosa" nel momento in cui si è decisa a parlarle.
Immagino che questo discorso sia avvenuto dopo un periodo più o meno lungo in cui ha meditato se e quando parlarle e le possibilità di un riavvicinamento dipendono anche da questo, perchè se era scontenta da molto tempo può essersi convinta del fatto che non ci sia modo di cambiare le cose.

Quanto la ragazza le ha rinfacciato:

"Nei giorni precedenti la chiusura si era lamentata con me del fatto che avessi perso iniziativa con lei, che l'avrei trascurata facendole mancare piccole attenzioni che però lei avrebbe voluto da me"

corrisponde al vero?
Se sì, si chiesto come mai l'ha trascurata?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Sì corrisponde al vero, ed è proprio quello il punto: io fin quando lei non ha voluto la pausa ho sempre pensato di essermi preso cura di lei, mai mi aveva dato alcun segno di delusione in questo senso, né mi ha parlato di queste mie mancanze per poterle trattarle insieme e venirci incontro.
In particolare la mia ragazza si è lamentata del fatto che mancassi di gesti sporadici e che lei definiva spontanei quali una piccola sorpresa, farsi trovare senza preavviso da lei, regalarle qualcosa inaspettatamente; cose che lei in quanto innamorata sentiva di farle e faceva a me. Oltre al fatto che sempre prima della pausa mi diceva che non avevo inventiva per noi, facevamo le stesse cose, non uscivamo dagli schemi e cose del genere.
Per quanto mi riguarda, ripeto che in coscienza sentivo di prendermi cura di lei non di trascurarla, perché nell'ultimo anno ha attraversato un periodo di paure, ansie, fobie che hanno messo a dura prova il rapporto e non l'ho mai abbandonata, anzi sempre supportata e aiutata; ma pensandoci ora se ho mancato l'ho fatto per leggerezza non perché non mi sentivo coinvolto da lei o dal rapporto, probabilmente perché mi sono cullato nel rapporto ormai instauratosi.
Mi scusi dottoressa, ma vorrei provare a riavvicinarmi a lei, penso lascerò passare alcuni giorni, anche se è difficile, e poi vedrò di instaurare per lo meno un dialogo pacifico... Sarebbe una idea cattiva?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se ha capito di aver sbagliato è importante che glielo ribadisca e che chiarisca che non vuole che quello che è successo nell'ultimo anno e cioè il malessere della ragazza - sicuramente difficile da comprendere per chi non ne ha esperienza diretta - rovini il vostro rapporto in maniera definitiva.

Al di là del Suo essersi cullato nella sicurezza di un rapporto che considerava ormai avviato, se la ragazza è stata male è possibile che sia stata anche più sensibile del solito ai gesti che Lei ha fatto o non fatto nei suoi confronti e che abbia quindi vissuto particolarmente male le Sue mancanze.

A mio avviso sarebbe una buona idea che le scrivesse queste cose e lasciasse scegliere a lei quando vorrà che vi risentiate: potrebbe quindi dirle quello che prova lasciandole il tempo per riflettere e decidere se le interessa riprendere il rapporto con Lei.

Se fra voi c'erano dei problemi, ma non mancava l'amore, penso che abbia delle chance di ottenere una seconda possibilità, cosa che Le auguro sicuramente.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio, ciò che mi fa più paura è che la sua scelta di interrompere la relazione sia stata incentivata dai genitori, dalla sorella e dal medico di famglia che le ha detto "di buttarsi tutto alle spalle, e non pensare al passato", persone di cui lei si fida.
Detto ciò sono 2 giorni che non ci sentiamo dopo avermi lasciato e che io per risposta chiesto di darmi una seconda possibilità, di aver detto che ero disponibile a cambiare, a venirle incontro; al momento non ha voluto sentire ragioni e siamo in silenzio ad oggi...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Pensa che la famiglia della ragazza ritenga per qualche motivo che la vostra storia non fosse una relazione per lei positiva?
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dopo
Utente
Utente
Lei soffriva già da sè e da prima di stare insieme di insicurezze varie; nell'ultimo anno del nostro rapporto, come già scritto sopra, lei ha detto di aver mandato giù diverse cose che non le andavano bene, sebbene da fuori facesse trasparire il contrario, sia per come si comportava con me sia per ciò che mi diceva.
Tuttavia al momento della pausa è stata supportata nella decisione dai genitori; inoltre quando mi lasciato lo ha fatto anche sulla scorta di una visita dal suo medico ( non psicologo, né psichiatra ) che le ha detto di lasciarsi tutto questo che l'ha fatta soffrire alle spalle.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non è stata seguita da uno psicologo?
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dopo
Utente
Utente
No, nemmeno prima; ora non so, lei ha detto però che ora, dopo esserci lasciati, avrebbe valutato se andare o meno da uno psichiatra.
Ah, specifico che negli ultimi giorni mi diceva che in me vedeva la "causa delle sue ansie", sempre per i motivi suddetti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che le sarebbe piuttosto utile andare da uno psicologo per parlare di come si sente e anche del fatto che le sembra che tutti i suoi problemi dipendessero dal vostro rapporto: se così fosse adesso dovrebbe stare bene, cosa che non penso molto probabile...
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dopo
Utente
Utente
Dottoressa lei crede che potrebbe tornare sui suoi passi col passare dei giorni? Perché per quanto mi riguarda l'impulso di contattarla è molto forte e costante; ma se lei vuole questa interruzione potrebbe essere controproducente contattarla?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Potrebbe essere controproducente essere insistente.
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dopo
Utente
Utente
Chiaro, infatti da lunedì, quando mi ha lasciato, non l'ho mai cercata. Ciò che in questi giorni mi fa stare in ansia costantemente e che a volte mi conduce ad un vicolo cieco mentale è il pensiero che lei non stia soffrendo, o abbia già superato in parte il nostro distacco, che possa non pensarci già più; questo pensiero mi crea grande disagio e ingenera il desiderio di contattarla...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Essendo passati alcuni giorni penso che possa contattarla dicendole quello che prova e chiedendole di farsi viva quando se la sentirà.
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dopo
Utente
Utente
Sinceramente ho paura di sembrare ai suoi occhi "appiccicoso" e poco rispettoso della sua decisione, inoltre quando mi ha lasciato le ho fatto presente tutti i miei sentimenti verso di lei e non ha voluto saperne; se dovesse capitare di nuovo penso che la storia affonderebbe del tutto, e dall'altro lato c'è il dubbio che potrebbe affondare tutto lasciando passare troppo tempo.
Potrei contattarla semplicemente chiedendole di farsi viva quando se la sentirà senza dirle null'altro? O dovrei considerarmi, dato che ci siamo lasciati, ormai fuori dal cerchio di persone che possono chiederle come sta, come si sente, ecc?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' difficile darle una risposta, non conoscendo nessuno dei due: deve valutare lei qual è la distanza giusta (temporalmente e fisicamente) per non risultare insistente o appiccicoso.
Penso comunque che scrivendole - quando lo riterrà opportuno - non risulterà invadente, mentre magari telefonarle sarebbe diverso...
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la Sua disponibilità dottoressa, valuterò la situazione e cercherò di scriverle ponderatamente; penso aspetterò la fine di questa settimana. In caso abbia dubbi o problemi potrei contattarla alla sua mail o scriverle sempre qui?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può scrivermi sempre qui, all'interno di questo consulto.
In bocca al lupo!