Bisogno disperato di un consiglio professionale

Gentili dottori,
comincio col dire che il titolo forse è poco pertinente, ma non sapevo davvero da dove cominciare, figurarsi dare un titolo al mio consulto.
In breve: sto male. Avverto un profondo malessere da un anno a questa parte. Ho 23 anni e sembro avere tutto: un fidanzato, brillante negli studi e una famiglia unita, ma qualcosa non va. Covo dentro una rabbia violenta che talvolta esce a sproposito, per episodi non eccessivamente gravi. La sfogo sulle persone a me più vicine: i miei genitori, il mio fidanzato etc..
Il problema è che non riesco ad affrontare le situazioni che mi creano malessere: un incomprensione con un'amica diventa "tagliare i rapporti" perché pur di non affrontarla scappo e non chiarisco, e così molte altre situazioni Da un po' di tempo, capendo questa situazione, sto provando a risolvere ciò che mi crea problemi, sforzandomi e con un certo successo devo dire. L'unica cosa che mi fa stare ancora, incredibilmente male è il rapporto con i miei. Persone da saldissimi principi tali da essere delle vere e proprie fissazioni mi hanno reso impossibile il dialogo con loro. Sono una ragazza cresciuta stra-viziata essendo la più piccola e quindi sono effettivamente, a volte, infantile e poco collaborativa, ma questo mio essere tale mi viene fatto pesare tanto e talmente tanto da farmi sentire in un constante senso di colpa. Non volendolo i miei mi dicono cose abbastanza pesanti e quando provo a spiegare loro che certi atteggiamenti mi fanno soffrire mi rispondono che la loro unica colpa è avermi dato tutto in termini materiali. Gli episodi più lampanti si verificano quando mia sorella, poche volte l'anno, viene da noi e, essendo una persona molto schietta, fredda e anche autoritaria, a volte "spara sentenze" pesanti e offensive sul mio conto. Io esplodo nelle mie reazioni di rabbia, i miei non considerano minimamente quanto io mi senta profondamente ferita ed ecco allora ore di tragedie interminabili su io che sono irriconoscente e che il mio unico problema è il mio carattere. Questa serie di episodi,accumulati negli anni, mi provoca ansia continua, crisi di pianto, apatia e costante senso di inadeguatezza e di bisogno di approvazione da tutti. Mi sento "quella sbagliata", mi sento una bomba ad orologeria che sta per esplodere. Soprattutto questo rapporto con i miei mi dà la sensazione di credere che chiarire i problemi, parlarne, anche con gli altri, non risolve nulla perché quella sbagliata sono io. Mi sento bloccata e molto depressa. Il solo che mi sta vicino è il mio ragazzo su cui, poverino, non vorrei pesare. L'unico riconoscimento che ho del mio malessere è mia madre che mi dice, dopo episodi come quello sopracitato, "tu sei solo una povera pazza". Mi sento mentalmente sempre più debole e disorientata, ma ho terrore di affrontare (anche stavolta) uno psicologo anche perché vivo tra due città per motivi di studio e non ho neanche una stabilità domestica tale da cominciare stabilmente una terapia.
Grazie per l'attenzione!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ma ho terrore di affrontare (anche stavolta) uno psicologo..<<
come mai?

>>Mi sento "quella sbagliata", mi sento una bomba ad orologeria che sta per esplodere<<
La difficoltà nella gestione delle emozioni, soprattutto negative, tollerare le frustrazioni ecc., è qualcosa che può essere appreso lavorando su di se, sul proprio modo di sentire e comprendere la realtà che la circonda. Tutto questo chiaramente dovrebbe essere fatto all'interno di un percorso specifico, di psicoterapia.

Non è lei ad essere "sbagliata", ma il suo modo di approcciarsi all'altro da se, perché dall'altra parte ci sono le persone che non sono dei "muri impenetrabili". Capire ciò che si prova è la chiave di lettura per comprendere anche quelli che la circondano.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, "chiarire i problemi, parlarne, anche con gli altri, non risolve nulla perchè quella sbagliata sono io ".. " tu sei solo una povera pazza", se questo è il clima affettivo in cui lei è immersa, pur con tutti i positivi aspetti concreti della sua vita, non mi meraviglia per niente che lei sia frustrata. e turbata.
I suoi genitori penso , le vogliono bene e le hanno dato molto sul piano concreto , ma mi pare che a livello di affettività, rassicurazione, conferme, veramente ci siano modalità relazionali negative e frustranti.

In buona fede, certo, però questi autoritari , duri modi di .. educarla.. minano l'autostima, la sicurezza ed anche la gioia..
Dato che , a quanto capisco ,per motivi di studio si reca anche in un'altra città, sarebbe opportuno che lei contattasse lo Spazio Giovani dell' Università, per poter chiarirsi, raccontarsi ed essere e sentirsi accolta, empaticamente, senza giudizi. E' semplice ,anche gratuito e le farebbe benissimo , mi creda..
La continua disconferma a cui è sottoposta ,pur in buona fede, la fa sentire " sbagliata" e sbagliati sono invece questi antiquati severi metodi educativi.., come sbagliato è , a mio parere, permettere a sua sorella di piombare e criticare tutto quello che lei fa..
Terrore di affrontare lo psicologo..! vedrà che si ricrederà e si sentirà invece valorizzata e compresa..
Si faccia un regalo di Natale e ascolti il mio consiglio, dalla ragazza intelligente che è..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,

il suo clima familiare non le ha permesso di "essere se stessa", di esprimersi attraverso bisogni ed emozioni a cui, continuamente, sono state tarpate le ali!!

Rapporti difficili ed incompresi, che le hanno impedito una crescita in autostima e fiducia in se'... caposaldo delle nostra fondamenta di vita!


Adesso la sua necessità è quella di iniziare ad uscire da questo " guscio " e farsi strada attraverso piccoli passi, che le permetteranno di essere vista e riconosciuta nel suo "modo di essere"!


Un professionista potrà " accompagnarla " in questo viaggio di crescita e di responsabilità, affinché si possano dipanare i suoi sensi di colpa e iniziare una nuova vita!


Un caro saluto,

si fidi e si affidi...


Di cuore.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
non so come ringraziarvi. Non sapevo dello sportello giovano all'università rispetto al quale mi sono subito informata.
Finora non avevo voluto intraprendere una terapia. Questo perché le frast che mi sono sentita spesso dire sono "si ma che problema hai". E le mie spiegazioni erano sempre quelle di una irriconoscente.
Siete stati di una sensibilità incredibile nel vostro esprimervi e farmi capire cose forse chiare ma non per me.
Grazie ancora
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

presso l'Universita ci sono, solitamente, sportelli ascolto, che erogano alcuni colloqui di orientamento... Intanto può iniziare da li...

Per un percorso di Psicoterapia, eventualmente, rivolgersi ad un Consultorio della sua città (nel caso in cui lo Spazio Giovani, altro consultorio totalmente gratuito per gli adolescenti, che trova in ASL, non fosse di facile accesso per lei, se ha superato l'età!).


Un caro saluto

Di cuore