Divario incolmabile con "gli altri"

Buonasera.
Mi sento diversissimo dagli altri, sento che tutto ciò che vale per gli altri non vale per per me, come essere umano.
Sto male, non riesco a stare con la gente, non riesco a dire neanche una parola,nelle rarissime uscite passo l'intera serata senza dire neanche una parola, sento che c'è qualcosa che non va, mi manca qualcosa che gli altri hanno e che gli consente di essere persone normali, capaci di chiacchierare, parlare, confrontarsi,discutere, farsi degli amici, trovare una ragazza, ecc.
Tutta la mia realtà è ormai indirizzata affinché tutto ciò abbia luogo senza fine, ho voglia di una svolta e voglio sentire questa svolta sulla mia pelle. C'è una barriera tra me e gli altri, sopratutto con le ragazze, la gente mi fa paura, mi mette ansia, non li capisco, mi sembrato individui di una specie diversa, in età adulta, diciamo dai 14 fino ad ora 22, non ho mai avuto amici, ho sempre percepito tutti molto lontani, non mi sentivo capace di essere l'amico di qualcuno, non ho mai avuto una vita sociale, non ho mai avuto nessun piacere da questo punto di vista, uscite, amici, ragazze, sesso, niente di niente.. come posso essere felice, allegro, sorridente e normale, oggi, se le cose stanno così ? se mi è mancato tutto quello che vi ho appena detto ? Ovvero ciò che rende felice un ragazzo: uscite con amici e ragazze, io sono fermo a questo punto, a questo desiderio, e non riesco ad andare avanti, perchè non ho avuto quello che desideravo e che giorno dopo giorno desidero sempre più ardentemente.
Soprattutto il sesso, ci penso in continuazione, vedo in giro tantissime belle ragazze, e sto malissimo perchè so che ci sarà qualcun'altro che avrà il piacere di farci sesso..
io non me la sento neanche di provare, perchè sono bloccato, perchè non ho amici, non esco mai,sto malissimo all'idea che tutti gli altri ragazzi sono normali e se non altro hanno la capacità di farsi avanti con tutte le ragazze che desiderano, a prescindere da ciò che ci sarà dopo, io non me la sento di farmi avanti, perchè sono troppo timido e impacciato perchè non l'ho mai fatto e fare esperienza ora a 22 anni mi sembra ridicolo.
Cmq che si tratti di conoscere una ragazza o farsi degli amici o semplicemente salutare un conoscente o dire buongiorno a qualcuno per me è tutto difficile, è come se ci fosse qualcosa dentro di me che mi obbliga a non fare tutte queste cose.
Non c'è la faccio più a sopportare tutte queste difficoltà, vorrei che fosse tutto più facile dal punto di vista sociale.
Non riesco a dare valore a me stesso, se dovessi conoscere una ragazza vorrei dirle: " ehi, guarda che io sono una sfigato senza amici che non esce mai"non voglio che quella ragazza perda tempo con uno come me. Non so dove guardare dentro me stesso per cercare di darmi un po di valore. Desidero tantissimo una ragazza e queste difficoltà mi stanno portando alla disperazione. Sono gia con uno psicologo, ma volevo sfogarmi e sentire diversi pareri, grazie.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Sono gia con uno psicologo, ma volevo sfogarmi e sentire diversi pareri, grazie.<<
non è funzionale nel suo caso ricercare pareri diversi, perché ha già uno psicologo di riferimento, quindi dovrebbe girare la sua richiesta al Collega e partire proprio da li.

E' vero il suo sembra uno sfogo, ma non lo faccia diventare una lamentala, perché rischia di mettersi in una posizione passiva, continuando quindi a perpetrare i comportamenti disfunzionali di sempre.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
se è già seguito da un nostro collega come mai sente il bisogno di chiedere pareri diversi?
Da quanto tempo ha iniziato il percorso?
Si tratta di una psicoterapia e se si di quale approccio orientamento?
Quali benefici ha ottenuto finora?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, parli in modo più esplicito col suo terapeuta , in modo che si crei .. l'alleanza terapeutica , indispensabile per aiutarla a chiarire i suoi problemi ed anche i suoi ricordi..Perchè penso che questo disagio, questa chiusura venga da lontano , dalla sua storia, non ci dice niente di lei ,del suo passato, della sua famiglia della sua educazione.. Cosa fa della sua vita , studia, lavora, sta chiuso in casa ? Spero di no..perchè , mio caro, perchè la gente ti aiuti bisogna osare di chiedere , raccontarsi .. volersi aiutare..
Coraggio, chiudersi , disperarsi e tacere non porta da nessuna parte, mi creda e pensi anche che moltissimi giovani si sentono come lei , incatenati, ma ne escono con uno scatto di coraggio e fiducia..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
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Dr. Rinella: Non lo so, avevo queste idee in mente e volevo buttarle fuori, è uno sfogo più che altro, però rispecchia perfettamente la realtà, con il terapeuta mi trovo bene, sono con lei da 6 mesi, benefici non c'è ne sono ancora stati, l'approccio è emdr.

Dr. Fregonese: Si, viene tutto da lontano, questo è sicuro, è tutto molto chiaro per me, intendo le cause, e sto condividendo tutto questo con il terapeuta, però il problema oggi è la lontananza che percepisco con tutti, soprattutto con i miei coetanei, in particolare con le ragazze, non parlo mai con nessuno e sono completamente isolato, nel senso che non ho confidenza con nessuno, neanche con i miei parenti/familiari.
Quando guardo la gente in faccia, soprattutto le ragazze, mi blocco, mi fa un effetto strano, come per dire: ma da quale pianeta vieni ?
Non ho idea di come possa avere una vita normale dal punto di vista sociale, mi manca tutto quello che dovrei avere per essere normale, non ho voglia di parlare, non riesco a mettere entusiasmo in nulla perchè non ne ho, non ho valore.
Ripeto.. io vedo negli altri quella soddisfazione, quella gioia, quella spinta, che sono conseguenza di una vita normale vissuta senza blocchi psicologici.
Tutto vissuto in modo naturale, fluido, giusto e piacevole dal punto di vista sociale, diversamente da me, e so che sarebbe così ovunque vada qualunque cosa faccia, è sempre stato così: a scuola, all'università ( non conclusa perché non ho legato con nessuno e non resistevo più), e oggi al lavoro, quindi si, ho un lavoro, e sono felicissimo, però dal punto di vista sociale è sempre la stessa storia, non parlo mai perchè non sto bene, sono infelice, è sarà così fin quando non ci sarà una svolta concreta, che io voglio sentire sulla mia pelle come un brivido, e dire: finalmente ci siamo, adesso si comincia a vivere...
Grazie mille per le vostre risposte.