Che succede nella mia mente?

Gentili dottori,vorrei chiedere un vostro parere sulla mia situazione.Sto tanto male da molto,troppo tempo,e non posso piu' andare avanti cosi'....La mia situazione e' questa:vivo con i miei genitori e con i miei fratellini piccoli(la piu' grande ha 9 anni).Quella in cui mi trovo e' la quinta casa che abbiamo dovuto cambiare,per motivi di sfratto,e probabilmente tra poco ci sfratteranno di nuovo.Non vado d'accordo con mia madre,con lei sono sempre in conflitto,ma abbastanza pesantemente...e' raro che non litighiamo...di solito succede anche per le cose piu' futili...provo verso di lei una grande rabbia...Quando litighiamo passano molti giorni prima che ci rivolgiamo nuovamente la parola(il nostro record di silenzio e' stato un mese intero,pur vivendo sempre a contatto).Molto spesso provo odio nei suoi confronti,una rabbia che sento che mi brucia il petto.
Con il resto della mia famiglia vado d'accordo,soprattutto con mio padre....Di carattere sono chiusa,non lego facilmente,ho solo un'amica(la stessa dalle elementari)con cui esco il sabato,per il resto sto sempre a casa,non ho interessi fuori....Non ho una personalita' sviluppata,non ho convinzioni certe a cui appellarmi.La famiglia e' il mio mondo.A scuola ho subito per 5 anni atti di bullismo,sono stata bocciata 3 volte,all'ultimo anno ho smesso di andarci e per questo non mi sono potuta diplomare....Quest'anno ritentero',cambiando scuola.
Ora vorrei esporvi il mio problema,la mia preoccupazione:ho paura di star diventando pericolosa per chi mi sta intorno.Dall'eta' di 9 anni circa ho continui pensieri,impulsi di fare del male,uccidere le persone intorno a me....ultimamente(circa un mese)ho pure pensieri cannibali....mi sembra di vedere le persone come commestibili,e ho l'impulso di fare le cose piu' sbagliate,piu' orrende...Lo so,vi sembrera' assurdo,ma devo dirlo,se voglio risolvere,non mi importa di quello che penserete leggendo questa cosa....mi immagino la vostra reazione....Sono gia' andata da uno psichiatra,con lui non ho risolto nulla dopo 5 mesi che ci andavo,ha inizialmente pensato che la mia fosse schizofrenia(con conseguente somministrazione di risperdal),poi si e' reso conto di essersi sbagliato,mi ha tolto quel farmaco e ha cambiato diagnosi:disturbo dissociativo.Ora prendo il Delorazepam(o l'EN)al bisogno.Ho deciso di andare da una psicologa,comincero' in questi giorni....
Ma mi chiedo:perche',se so che le cose che penso di fare sono sbagliate,continuo a pensare di farle,anche se non voglio?O lo voglio?Non lo so,non so piu' niente...Si insinuano nella mia mente e distorcono la realta'....non ce la faccio piu'....ho un grande dolore dentro di me,che non si puo' esprimere a parole...mi sento un mostro..a volte mi trovo a desiderare di essere rinchiusa in un ospedale psichiatrico....Nessuno si rende conto del malessere,del dolore che provo..sto diventando pazza....io lo so che ci sto diventando...Quello che mi preoccupa di piu' e' il vedere le persone come se fosse lecito mangiarle...oddio,sono un mostro,un mostro!Eppure fuori sono tutt'altra persona,non ho il coraggio di ammazzare nessuno,nemmeno gli insetti!
Cosa mi spinge a continuare a vivere,vi hiederete voi?La flebile speranza di risolvere tutto cio'....anche se la mia vita finora e' stata un fallimento....
Non sono mai riuscita ad avere risposte chiare dal mio psihiatra(soprattutto per questo ho decso di cambiarlo),quindi mi appello a voi:
Se la mia non e' schizofrenia(il mio psichiatra questo lo ha dato per certo),che cosa ho?I miei sintomi non sono stazionari,vanno e vengono,ci sono periodi(come questo)in cui sono piu' forti e in cui lo sono meno,ma ci sono,ci sono sempre.E non mi danno tregua.Magari si evolvono.Non sono mai uguali.Ho avuto molti sintomi diversi,tra cui anche derealizzazione e depersonalizzazione.Questa cosa del cannibalismo mi e' venuta da poco,prima pensavo di uccidere,ma non di mangiare anche!E' come se non riuscissi a "digerire" questi pensieri che ho,girano nella mia mente in continuazione,senza essere assimilati.
Io so che non sto bene con la testa,dicono che l'insight e' importante per guarire....ma per risolvere cosa devo fare?E soprattutto:CHE COSA HO?HO LA POSSIBILITA' DI GUARIRE?
I miei si potrebbero definire deliri,ma una persona puo' essere consapevole dei suoi deliri?Io ho sempre sentito che i deliri sono convinzioni errate di una persona...la persona e' totalmente convinta che cio' che pensa sia giusto...io invece lo so che non e' giusto....eppure...Vi giuro,non capisco piu' niente...mi sento instupidita...come se non fossi piu' in possesso delle mie facolta' mentali,non riesco a ragionare bene,non riesco a fare chiarezza nella mia mente...ho solo un vortice confuso....e ho paura che tutto questo mi porti a compiere cio' che penso...che scatti in me la molla che mi permetta di farlo..E' questa la mia paura,la paura che non mi permette piu' di vivere...

Per piacere,attendo al piu' presto e fiduciosamente una vostra risposta.

Alice
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Cara Alice
Se hai già deciso di recarti da una psicologa, credo che le risposte alle tue domande potranno venir fuori in modo più preciso e soddisfacente affidandoti a lei, piano piano. Da parte mia vorrei complimentarmi con te per la tua determinazione nel chiedere aiuto.

Come vedi non sei del tutto priva di risorse: sei andata da uno psichiatra, hai prenotato da un'altra specialista, stai ponendo domande qui.

Credo che tutto ciò significhi che l'enorme rabbia che hai in corpo sia pronta a trasformarsi in un motore, in una forza che ti spingerà a progredire e a superare i tuoi problemi. Le persone che riescono a provare molta rabbia sono anche quelle potenzialmente in grado di raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, se riescono a utilizzarla nel modo giusto.

Certo, se la tua situazione familiare è quella che descrivi, potrà essere un cammino un po' impegnativo. Ma non è niente che non si possa fare. Anche perché la psicologa potrà intervenire, direttamente o indirettamente, anche sul rapporto che hai con la tua famiglia, per aiutarvi a stare tutti meglio.

Non è detto che ciò che ti sta facendo stare male ora sia per forza schizofrenia. I tuoi pensieri ossessivi di morte e cannibalismo potrebbero avere anche un'altra origine. Non hai mai sentito nessuno, in certi momenti, usare l'espressione: "Sono così arrabbiato che lo ammazzerei?" Nel tuo caso la differenza è che sei arrabbiata sempre.

Ma tu per ora non provare a disfarti della tua rabbia e tieni presente ciò che ti dicevo prima. Concediti una pausa e aspetta che inizi il tuo nuovo percorso di cura, e poi se crederai potrai tornare ad aggiornarci.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie mille Dr Santonocito per la sua risposta.

Scusi,le vorrei porre qualche altra domanda,se ha tempo,perche' ho un grande bisogno di certezze e di chiarezza al momento.
Se il mio psichiara ha escluso nettamente che il mio problema sia la schizofrenia,dopo 5 mesi che sono andata da lui,posso stare "tranquilla"?I sintomi che ho possono rientrare nel disturbo dissociativo che mi e' stato diagnosticato?
Piu' che altro vorrei essere sicura che quella che ho sia una cosa risolvibile,non importa in quanto tempo,sono giovane.L'importante e' sapere che non sia per sempre.Perche' la schizofrenia so che non e' risolvibile,mentre il disturbo dissociativo,in quanto e' disturbo e non malattia,magari lascia piu' speranza.

Comunque sono una persona molto molto ansiosa,come mia madre.Io credo che mia madre me l'abbia molto trasmessa,questa sua ansia...E' possibile?L'ansia si puo' trasmettere da una persona all'altra?

Ora comunque prendo l'EN o il delorazepam,sono arrivata a 25(anche 30)gocce tutte insieme nei momenti critici..ma nemmeo quelle ormai mi calmano in modo significativo...

So benissimo che non e' il semplice ansiolitico la cura al mio problema....

Puo' essere che tutti i miei problemi siano di origine ansiosa?

Quello che mi fa' piu' paura e' l'essere un potenziale pericolo per gli altri...perche' sento dentro di me qualcosa che mi spinge a diventarlo,anche se non voglio...

La cosa strana e' che in realta' non sono capace di far del male agli altri,come ho gia' detto,mi sento in colpa anche se ammazzo un insetto.Non perdo praticamente mai il controllo in modo significativo,magari a volte eccedo con le parole durante una litigata...ma finisce li'..magari poi serbo raconcore,quello si'...

Da fuori sembro una persona normale...Nessuno direbbe che ho dei problemi..i miei gentìtori,finche' non glielo ho detto io,non se ne erano mai accorti...Mi giudicavano magari troppo chiusa,asociale,ma non con questo tipo di problemi proprio perche' per anni ho cercato di non far trapelare nulla....

Quanto rimpiango di non averglielo detto prima,alla loro comparsa....il fatto e' che con i miei genitori non c'e' mai stata molta comunicazione...mi faccio problemi a dirgli le cose...anche la faccenda del bullismo a scuola me la sono tenuta dnetro per 5 anni,loro non ne sapevano nulla...

Alla fine ho dovuto farlo,tutto e' venuto fuori come una fiume che da troppo tempo intrappolato premeva per uscire...prima il fatto dei problemi mentali,poi il fatto della scuola...

Io vorrei solo essere serena e riuscire finalmente a godermi un po' la vita,che e' troppo breve per essere sprecata cosi'...

Finora ogni aspetto e' stato un fallimento...mai avuto nemmeno un contatto con un ragazzo,amicizie praticamente zero,situazione difficile in famiglia...

Sono un caso perso?

Per favore,sincerita'....dal mio psichiatra ho avuto fin troppi giri di parole inutili che non mi hanno aiutata...Sono venuta qui perche' davvero sono disperata.

Ringrazio in anticipo per le vostre risposte,arrivederci.


[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Cara Alice
Il tuo bisogno di rassicurazioni è del tutto comprensibile, specialmente se affermi di essere una persona ansiosa. Le persone ansiose spesso sentono il bisogno di richiederne continuamente, è un modo per tentare di risolvere il problema. Purtroppo, però, più si cercano rassicurazioni e più confermiamo indirettamente la nostra incapacità di farne a meno.

Quindi, quando qualcuno ti rassicura, lì per lì magari ti senti meglio, ma poi il circolo vizioso ricomincia, perché con l'ultima rassicurazione non hai ricevuto altro che un'altra conferma sulla tua incapacità.

A parte questo, vorrei che tu capissi che senza averti di fronte e senza aver avuto uno o più colloqui con te è impossibile dirti qualcosa di preciso. Questo servizio può dare delle indicazioni generali ma non può in alcun modo sostituirsi al rapporto specialista-paziente di persona.

Quindi, se hai già prenotato un appuntamento con una psicologa, pensi che sia meglio richiedere altre rassicurazioni, qui o altrove, specialmente tenendo presente quanto ti ho appena detto, oppure non pensi che sia meglio avere un po' di pazienza e poter riferire tutto di persona?

Da ciò che dici e da come lo dici le ipotesi di schizofrenia o disturbo dissociativo mi sembrebrebbero piuttosto remote. Sarei più propenso a pensare che nel tuo caso si tratti di un disturbo d'ansia con pensieri ossessivi. Ma è solo un'ipotesi senza alcun potere diagnostico, perché da qui non si possono fare diagnosi.

Poi ci sono anche le tue difficoltà relazionali, anche con l'altro sesso. E il rapporto che hai con la tua famiglia.

Come vedi il quadro comprende vari aspetti, che devono essere opportunamente trattati. Quindi, il suggerimento migliore che puoi ricevere qui è di trovare un bravo specialista in grado di aiutarti. Il fatto che sinora non ci sia ancora riuscita, non significa che non ci sia. Molto dipenderà anche da quanto riuscirai a seguire le cose che ti verranno dette di fare, in terapia.

Se le cose stanno davvero come te le ho descritte, credo che tu abbia ottime probabilità di venirne a capo. Anche perché sei molto giovane. Ma anche tu devi metterci un po' del tuo.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio moltissimo per la sua disponibilita',faro' come lei mi ha detto e ne parlero' con la psicologa...dovrei iniziare i colloqui a breve,ma non so di preciso quando...

Le vorrei chiedere un'ultimissima cosa(poi prometto che la lascero' in pace,perche' capisco che non ci sono solo io ad avere bisogno di aiuto)che avevo tralasciato nei messaggi precedenti,ma che fa' parte del quadro generale della mia situazione:mi rendo conto di avere anche una certa difficolta' a capire.Le spiego....mi capita da qualche mese e abbastanza spesso,che quando ad esempio guardo la tv,fatico a comprendere i dialoghi...cioe',sento dentro di me che non riesco ad assimilarli,a "digerirli"...e allora comincio a ripetermeli nella mia mente piu' e piu' volte finche' mi sembra di averli capiti.Non mi accade con un certo tipo di dialoghi o di frasi,e' una cosa generale....
Non riesco molto ad afferrare l'humor,o comunque i concetti astratti...come se il mio cervello avesse una certa lentezza
nel lavorare,come se si inceppasse...insomma,una scarsa lucidita' mentale....non so se sono riuscita a rendere il concetto....Queste difficolta' di comprensione non compromettono la mia vita,pero' ammetto che ci sto molto male,mi sembra di essermi instupidita...questo mi causa problemi quando per esempio sto seguendo un film e ad un certo punto mi perdo perche' non afferro quello che dicono...
Secondo lei perche' mi accade questo?Ho un po' di paura,mi sembra di star diventando una demente...

Grazie in anticipo,mi scuso per il disturbo.

Saluti,

Alice
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Cara Alice
È bello vedere una persona che chiede aiuto e che allo stesso tempo si rende conto di non esser la sola ad averne bisogno, e che si preoccupa di lasciar spazio anche a loro.

Gli effetti che descrivi potrebbero essere legati al farmaco che stai assumendo. Ma per esserne più sicura ti suggerisco di chiedere conferma a un medico o a uno psichiatra. Puoi anche inserire la tua domanda qui, in area Psichiatria.

Cordiali saluti e molti auguri
Bullismo

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

Leggi tutto