Rapporto con lo psicologo

Buongiorno, dal 4 dicembre ho iniziato una terapia con orientamento psicodinamico.
Con lo psicologo mi trovo bene, parlo tranquillamente... ma dopo l'ultima seduta mi sono resa conto che gli parlo solo di alcuni aspetti di me e rispondo a tutte le sue domande ma fermandomi solo al livello superficiale e non andando a scavare a fondo.
Il motivo è che finora tutti coloro che si sono interessati a me lo hanno fatto con secondi fini e pur puro tornaconto personale. .. ogni volta sono stata ferita profondamente... Razionalmente so che da lui non ho nulla da temere, che non ha nessun secondo fine se non quello di aiutarmi, ma quando provo ad aprirmi più profondamente avverto un blocco e non riesco a superarlo... Ho paura che finché non lo supero non non riuscirò a trarre il massimo beneficio dalla terapia... vorrei parlarne con lui martedì prossimo ma ho paura di deluderti, che pensi che non mi fido di lui... ma non è così. Ma perché dopo tutte le volte che mi sono fatta raggirare vaso ad alzare difese proprio con l'unica persona con cui non dovrei farlo? Spero possiate darmi qualche consiglio su come affrontare questa situazione. Grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

La psicoterapia altro non è che la riproposizione, in un ambiente e setting protetto e gestito da regole di tempo, della nostra vita quotidiana. Ciò detto, si capisce bene come se si ha una tendenza motivata da qualcosa a comportarsi in un determinato modo, questa tendenza viene riproposta in terapia ed è quella tendenza (nel suo caso specifico: le barriere difensive che alza) uno degli aspetti su cui lavorare in terapia.

Tenga conto anche che avendo iniziato il 4 dicembre, il suo cammino è ancora agli inizi ed è assolutamente comprensibile che non si sia ancora scavato a fondo nei suoi dolori dell'anima.

Ciò detto, se ne avverte il bisogno, riferisca esattamente quello che ha scritto qui al collega che la segue. Senza timori. Anzi probabilmente sarà una cosa positiva tanto da rafforzare la relazione terapeutica. Le dica anche proprio ciò che teme come ha fatto qui (cioè che ha paura di deluderlo). Le tornerà estremamente utile!

Serenità
Un saluto e in bocca al lupo!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66


Gentile utente,

Ci scrive:
<< Ma perché dopo tutte le volte che mi sono fatta raggirare vaso ad alzare difese proprio con l'unica persona con cui non dovrei farlo? <<

La soluzione è provare a farlo, non solo ragionarci su e chiedersi il perchè.

Se il passo più prossimo riguarda il parlargli di ciò, lo FACCIA.

A cambiare si impara ... cambiando.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per aver risposto. Volevo chiedervi se a questo punto può essere utile portare alla prossima seduta il diario su cui ho scritto queste riflessioni qualora non riuscissi ad esprimermi a parole.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Certo!
Può anche usare questa strategia
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Certamente, per certi versi è come parlare..