Da parte mia soprattutto per non ferirlo

Ho 38 anni e sono sposata da pochi mesi. Non ho alcun desiderio sessuale nei confronti di mio marito, da quando siamo sposati abbiamo fatto l'amore pochissime volte, da parte mia soprattutto per non ferirlo. Non riesco a sentirmi fisicamente ed emotivamente coinvolta, non provo eccitazione nè riesco a raggiungere l'orgasmo. Durante l'atto spero solo che la cosa finisca nel più breve tempo possibile e provo un grande senso di fastidio, anche nell'essere toccata nelle zone erogene. Provo un grande senso di rabbia in quei momenti e vorrei urlare e liberarmi da quella che sento come una morsa sgradevole.
Premetto che non ho mai avuto neanche in passato grandi slanci sessuali ma la situazione è decisamente peggiorata nel tempo e adesso mi ritrovo a non avere alcun rapporto con il mio corpo, provo fastidio anche all'idea della masturbazione che invece per un periodo della mia vita risucivo a praticare.
Sono disperata, lo vivo come un problema enorme a cui non so dare una spiegazione nè una soluzione. Ho parlato di questo problema l'anno scorso con la mia ginecologa la quale mi ha detto che il calo di desiderio (che adesso ahimè è ASSENZA TOTALE di desiderio) si vince facendo di più l'amore... ma è un circolo vizioso! Come faccio a desiderare di fare l'amore facendo l'amore se la sola idea mi risulta insopportabile?
Aiutatemi, vi prego!!
Amo il mio compagno e vorrei essere sessualmente felice con lui e anche con me stessa. Come posso uscire da questo tunnel?
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora,
lei ha ben descritto la situazione definendola come un "circolo vizioso"; questo è sicuramente brutto ma almeno ci dice che se si riesce (anche se con fatica) ad interromperlo allora si arriva alla soluzione.
Io le consiglio di rivolgersi ad un sessuologo o ad uno psicoterapeuta esperto in questo genere di problemi, provi a farsi consigliare dalla sua ginecologa.
Un percorso di questo tipo potrebbe aiutarla a comprendere e a trovare la soluzione che cerca.
Lei dice di amare suo marito dunque conviene con me che aspettare non avrebbe senso.
Ci pensi
Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua sollecita risposta che solo parzialmente mi conforta perchè mi fa tornare in mente quella sensazione di vagare nel vuoto tra tentativi vari di consulti o grida di aiuto e che a un certo punto mi ha spinto ad accettare questa situazione quasi fosse la normalità.
Colgo l'occasione per dirle che ho già parlato di questo problema con una psicologa (mia amica, però) che mi ha consigliato varie letture specifiche sul tema. L'ho fatto e ne ho parlato anche con il mio compagno. Ma la risposta è sempre la stessa da parte di tutti "vedrai che passerà, stai ingigantendo il problema e così via..."
Io non voglio aspettare perchè sono profondamente frustrata e infelice e una parte di me incolpa me stessa, un'altra incolpa inconsciamente il mio compagno.
A chi mi rivolgo? Tento un consulto da uno psicologo da sola o è una cosa da affrontare in coppia?
Grazie infinite per l'ascolto, soprattutto perchè per la prima volta avverto dall'altra parte la percezione di quello che per me sta diventando un problema enorme....
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Comprendo il suo sconforto.
Quello che le ho consigliato infatti è di rivolgersi ad un professionista che la aiuti ad "affrontare" questo problema e non a qualcuno che possa in qualche modo darle da leggere delle cose per poi doversi "arragiare da sola".
In genere l'approccio migliore è quello che vede partecipi entrambi i partner ma pensiamo ad una cosa per volta: trovi lo specialista, lo chiami e senta cosa pensa anche lui.
Inoltre non trascurerei di parlarne anche con suo marito, è meglio coinvolgerlo fin dal principio in un percorso che lo riguarda in prima persona.

Ci faccia sapere
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa,
le faccio una domanda che le sembrerà piuttosto banale ma è un problema che ho già incontrato, la ricerca dello specialista.
Da dove cominciare? Dall'ordine degli psicologi della mia provincia? Devo preferire uno psicoterapeuta o un sessuologo? Esiste un albo da consultare, magari online?

Grazie...
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Certo,
potrebbe consultare il sito www.aiamc.it e poi fare la ricerca per regione.
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dopo
Utente
Utente

Buongiorno!
Sul sito che mi ha segnalato non ho trovato nessuna sezione in cui poter fare la ricerca per Regione...
Mi può dare ulteriori ragguagli o un riferimento alternativo?
Grazie
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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 214 11
Gentile utente,
rispetto alla sua problematica sono d'accordo con la collega. Per questo tipo di problema esistono oggi tecniche sessuologiche che possono aiutare a superarlo. è consigliabile un lavoro in coppia in quanto il partner può essere un utile collaboratore. Quindi le consiglio un sessuologo che sappia già con quali strumenti lavorare.

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it