Non riesco a lasciare la mia ragazza

Gentili dottori buongiorno. Vi prego cortesemente di ascoltare il mio grido di aiuto. Sono disperata, non riesco a lasciare la mia ragazza. Stiamo insieme da un bel paio di anni ormai e quello che prima era un grande amore ora è affetto, le voglio un bene dell'anima ma non la amo, non provo neanche attrazione per lei ma bensì per un'altra donna che conosco solo di vista. Questa scarsa attrazione nei confronti della mia ragazza mi spinge a vivere il sesso in maniera meccanica, lo faccio solo per non ferirla o perché "devo farlo", eppure riesce anche ad appagarmi, ovvero raggiungo tranquillamente l'orgasmo ma ho la testa altrove, dall'altra donna che mi piace, mi piace tantissimo e faccio sogni ad occhi aperti su di lei ma nonostante tutto sono incollata alla mia partner e non riesco a lasciarla. Non so che fare. Sento che se la lascio potrei farle troppo del male e non voglio. Non voglio farla soffrire ma ho paura infondo infondo di soffrire anch'io, ho paura che mi possa mancare. Sfogandomi con un'amica mi ha risposto che a farmi sentire così è la maledetta e tristissima abitudine!!!!! Ma davvero l'abitudine ci rende impossibilitati a lasciare l'altra persona? Mi sento un disastro. Muoio dalla voglia di conoscere l'altra donna e "consumare" questa attrazione, anche perché mi sono accorta di non dispiacere a questa donna e quindi la situazione è ancora più complicata. Come posso fare? Aiutatemi. Cordialmente
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

sicuramente l'abitudine
- o meglio la "consuetudine" -
ha la sua importanza.

Ma forse ancor più l'ambivalenza:
"volere e non volere" allo stesso tempo verso la stessa cosa.
Siete "..insieme da un bel paio di anni..",
avrete affrontato e superato insieme le difficoltà di ogni coopi;
e prendere atto che ".. quello che prima era un grande amore ora è affetto, le voglio un bene dell'anima ma non la amo, non provo neanche attrazione.." riempie di tristezza.

Vi siete parlate con sincerità?
Quale è la posizione della Sua ragazza?

Se Lei è certa che la storia dal Suo punto di vista è finita
occorrerà prendere una decisione.
Se proprio non ce la fa da sola,
si faccia aiutare da una nostra Collega, anche presso il Consultorio della Sua città. Oppure privatamente.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,la ringrazio per la sua celere risposta e mi scuso per il ritardo con cui la rispondo. Si, di difficoltà ne abbiamo superate parecchie e anche di fronte a questa mia attrazione verso un'altra donna si discute spesso ma poi si fa pace. Senz'altro la colpa è la mia che non riesco ad essere sincera e a dirle che ciò che provo per lei è ormai affetto, non più amore. Ho provato in passato a lasciarla ma lei piange dicendomi che lascia la casa, il lavoro e abbandona la città. Non voglio che arrivi a tutto ciò. Non voglio che lei si "rovini" per colpa mia, sappiamo quanto è sacro oggi un posto di lavoro decente... Praticamente è come se non volessi lasciarla per il suo bene.Perchè mi comporto così? Potrò mai uscire da questa situazione? La ringrazio per l'ascolto
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

".. Praticamente è come se non volessi lasciarla per il suo bene..."
Online non si può sapere
SE questa è
.. "vera bontà" altruistica
.oppure alibi per sè non avendo la capacità di riprendersi la propria vita
. o ancora mancanza di coraggio nel provocare sofferenza
.o altro.

Ci sono aspetti che vanno approfonditi di persona, come già Le dissi in #1.
Al di là di questo, sì, potrebbe continuare a girare attorno alla domanda: "Potrò mai uscire da questa situazione?"
senza fare nulla.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti