Il mio problema riguarda un disturbo ossessivo compulsivo

Gentili dottori.
Sono qui a scrivere in quanto non riesco più a gestirmi. Ho solo vent'anni, eppure mi sembra di essere sul punto di esplodere. Il mio problema riguarda un disturbo ossessivo compulsivo per quanto riguarda il controllo. Ammetto che fin da quando ero piccola ho sempre cercato di avere sotto controllo qualsiasi cosa, sia dal punto di vista degli oggetti che dal punto di vista delle situazioni. Il problema però è diventato insostenibile da quando vivo da sola, essendo una studentessa universitaria fuori sede. Ho sempre avuto questi comportamenti ma non mi hanno mai creato alcun tipo di fastidio fino a circa cinque mesi fa. Ho un ossessione per l'ordine, ogni dieci minuti mi viene il fastidio che qualcosa nella mia camera non sia al suo posto, inizio a fare un giro ben preciso, aprendo cassetti e allineando perfettamente le cose, finché non ho finito non mi do pace. Il problema è che anche quando ho in mano il telefono ho queste ossessioni, devo aprire le app in modo tale da non disordinarlo, archivio ogni messaggio, elimino continuamente le foto che non mi servono. In più non vi dico quando devo lavarmi, la doccia ha una routine ben precisa che se non rispetto mi fa diventare matta, è diventato un problema anche studiare perché non voglio mettere in disordine i quaderni, oppure cucinare, ho sempre paura di lasciare qualcosa in giro e quindi continuo a controllare che sia tutto a posto anche in cucina. Sto diventando matta! Il problema è che quando lo faccio sento lo stomaco che si chiude di colpo, inizia a mancarmi l'aria e mi viene la tachicardia, finché non mi calmo non mi passa. Queste non sono belle sensazioni,mi sembra di scoppiare da un momento all'altro. Se continuo così prima dei 40 anni mi sale la pressione a 1000 e mi viene un colpo! Oltretutto sono appena uscita da un lungo percorso di cura per ipocondria e se mesi fa pensavo che queste sensazioni fossero dovute ad un problema fisico ora che ho realizzato che si tratta di stress sono ancora più sconvolta perché non riesco a controllarlo in nessun modo. A volte prendo lo Xanax che mi aveva prescritto il medico l'anno scorso ma non voglio abusarne, non so proprio cosa fare..
Ero così felice di aver risolto il problema ipocondria eppure non riesco a vivere serenamente le giornate lo stesso..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
gentile ragazza,

<<<Oltretutto sono appena uscita da un lungo percorso di cura per ipocondria>>>
Che tipo di cure hai fatto?

Quello che descrivi è abbastanza verosimilmente un problema ossessivo sempre su base ansiosa (come l’ipocondria). Per questo ti ho chiesto che tipo di cura hai fatto...

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
Allora, dallo scorso agosto vado da una psicologa dopo due anni che me lo consigliavano. Lo ammetto, ci ho messo un po' a convincermi di doverci andare. Ma ora sono felice di averlo fatto, ci sto andando tutt'ora. Faccio incontri settimanali. Dal mio problema di ipocondriaca ne sono uscita grazie ad esami in ospedale che mi hanno fatto prendere consapevolezza del mio corpo (in particolare l'elettrocardiogramma sotto sforzo mi ha dato forti motivazioni di riprendere in mano la mia vita con la consapevolezza di essere sana e di poter affrontare la vita di ogni giorno), in più ho preso Xanax per qualche mese ma ora l'ho ridotto drasticamente, lo prendo quando ne sento la necessità ma ciò avviene circa una volta ogni due settimane.
Le dico, con la mia psicologa mi trovo bene, solo che ho la sensazione che lei sia la mia valvola di sfogo ma che non mi sa niente in cambio per risolvere. Nel senso, quando faccio le sedute io mi sfogo molto, lei mi ascolta e parla poco per lasciarmi spazio, mi aiuta a fare dei ragionamenti, però io vorrei che mi desse anche dei consigli per provare ad uscirne, mentre esco sempre senza in mano qualcosa di concreto da fare..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Innanzitutto direi che c’è una bella differenza tra:
<<<sono appena uscita da un lungo percorso di cura per ipocondria>>>
&
<<<Dal mio problema di ipocondriaca ne sono uscita grazie ad esami in ospedale che mi hanno fatto prendere consapevolezza del mio corpo>>>.
L’ansia per lo stato di salute non si impara a gestire con esami medici (anche se a te appare così), tanto è che l’ansia ipocondriaca altro non è che una forma ossessiva dell’ansia.
Forma ossessiva che probabilmente stai presentando adesso. Quindi verosimilmente il problema di base è rimasto e ha solo cambiato il contenuto.

<<<però io vorrei che mi desse anche dei consigli per provare ad uscirne, mentre esco sempre senza in mano qualcosa di concreto da fare..>>>
Ti do ragione invitandoti a parlarne apertamente con lei proprio di queste mancanze che avverti. La psicoterapia non è e non deve essere uno <<<sfogo>>>. Per quello ci sono famiglia, amici e preti....
La psicoterapia è:
- valutazione del problema
- impostazione di strategie e scopi per risolverlo
- valutazione, in itinere, della qualità dell’efficacia del percorso terapeutico.

Quindi
parla come detto con la tua psicologa di quello che vorresti dagli incontri.
spero che la collega sia anche psicoterapeuta.
se non ti trovi bene, è giusto che tu sappia che gli approcci terapeutici scientificamente più efficaci per il trattamento delle problematiche ansia-correlate sono la psicoterapia cognitivo comportamentale oppure la psicoterapia breve strategica.
Quindi puoi sempre decidere di cambiare psicologo curante e orientarti verso una terapia mirata fatta più di concretezza che di parole...


In bocca al lupo!
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto.
Certo lei è una psicoterapeuta.
In realtà ho già provato a parlarle della cosa ma lei mi ha detto che non segue il tipo di approccio cognitivo comportamentale ma me usa un altro di cui ora non ricordo il nome, mi ha detto che quel metodo si occupa di andare alla base dei problemi, anche nel passato.
Solo che io non me la sento di cambiare psicologo e ricominciare da capo con un altro sconosciuto..
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Le valutazioni sull’efficacia del percorso psicoterapeutico saranno dirimenti per comprendere se ci saranno miglioramenti o no.
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dopo
Utente
Utente
Cioè? Cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Io non le posso dire che cosa deve o non deve fare. Non è il ruolo dello psicologo questo.
Io le ho dato dei suggerimenti scientifici sulle terapie e detto che si valuterà se questa terapia sarà efficace. Ma lo capirà lei stessa...

Molti auguri
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