Scarsa attenzione, estraneazione e tic

Buongiorno, scrivo perché da svariati anni ormai mi viene detto che ho la testa fra le nuvole e che devo darmi una svegliata, come se non me rendessi conto. Quando parlo con una persona spesso soffermo i miei pensieri su di un argomento della discussione (o penso ad altro senza volerlo) mentre l'interlocutore prosegue, perdendo così informazioni fondamentali e facendo la figura del fesso. Questo mi succede anche durante lezioni, film ed eventi sportivi costringendomi a cercar di capire cosa stia succedendo dopo alcuni minuti di "assenza".
Se però questa scarsa capacità di concentrazione non fosse accompagnata da una mia sensazione di estraneazione forse non mi recherebbe così tanti problemi. Non mi sento mai realmente presente in nessuna delle situazioni in cui mi trovo, sono sempre distratto e assorto, tutto mi scorre davanti agli occhi, provocandomi sì emozioni, ma mai più forti di quelle che mi provocherebbe vedere un film.
Sbaglio spesso orari, punti di ritrovo, strade e ordini, tutto questo perché non riesco mai a vivere a pieno una situazione, specialmente se mi trovo da solo e in un contesto nuovo. Da solo infatti la mia mente vaga in continuazione e non riesco ad esser lucido e sicuro di me.
In alcune situazioni sono una persona estroversa che non s'imbarazza per nulla, ma quando sono in un ambiente in cui non conosco nessuno divento una persona estremamente introversa ed insicura. Ci sono alcune persone inoltre che, indipendentemente da quanto tempo conosca e da che legame abbia con loro che mi mettono incondizionatamente in imbarazzo (facendomi sentire insicuro e a commettere lapsus mentre parlo). Nonostante ciò non sono una persona ansiosa (mi dicono in molti che sono troppo calmo) ed il giudizio degli altri non mi interessa troppo. Se ripenso però ad un fatto o una situazione imbarazzante che ho vissuto (anche molti anni fa) questo mi provoca imbarazzo più di quanto provai all'epoca e anche dei tic (come digrignare i denti, stringere un pugno, contrarre la mano... ma possono essere di qualsiasi tipo) che sento necessari ma non sono involontari, come se servissero a scacciare l'imbarazzo. Essendo un rimuginatore questo mi accade spesso e mi deconcentra dallo studio o dal tentare di addormentarmi. Anche se nessuno ha mai notato questi tic (quando sono in compagnia tendo a nasconderli con movimenti o contrazioni che non possono essere notate) alcuni hanno notato che tendo in continuazione a sfregarmi le mani e le dita. In particolare, in qualsiasi momento disponibile, premo i polpastrelli dei pollici con le altre dita (come fosse un pulsante), cosa che sto facendo anche in questo momento. In alcuni punti delle mani si sono creati persino dei calli a causa di questi continui sfregamenti. Tutto ciò che ho descritto lo faccio da sempre, sono mie caratteristiche di cui mi sono reso conto completamente solo tra la seconda e la terza media e con cui non ho ancora imparato a convivere. Tutto ciò da cosa potrebbe essere causato?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei non si definisce ansioso, sebbene ciò che scrive farebbe proprio pensare ad una problematica ansiosa e aggiunge:

" Essendo un rimuginatore questo mi accade spesso e mi deconcentra dallo studio o dal tentare di addormentarmi"

Il rimuginio è un sintomo d'ansia e di solito capita di distrarsi da una conversazione, ad esempio, proprio perchè si sta rimuginando su qualcosa, sia che si tratti di qualcosa riguardante la conversazione (ci si fissa su qualcosa detto), sia che possa riguardare altro.

Ecco perchè poi è come non aver sentito nulla di quanto è stato detto e si fa una figuraccia.

Però, a mio avviso è indicata una consulenza psicologica diretta da uno psicologo che sia anche specializzato in psicoterapia per capire come fare per stare bene ed eliminare il problema.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo non ho la disponibilità economica per permettermi la visita di uno specialità.
Probabilmente non mi ritengo una persona ansiosa perché cerco di evitare le situazioni di stress e di mettermi in gioco. Invece i "tic" che ho elencato e la tendenza a sfregare tra loro le dita possono essere dei sintomi legati a questi stati di ansia (come se servissero a scaricare la tensione) o sono slegati da essa?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno,

Lei dice: "Probabilmente non mi ritengo una persona ansiosa perché cerco di evitare le situazioni di stress e di mettermi in gioco. "

Anche l'evitamento è legato all'ansia; più si ha paura di qualche cosa, più si vuole evitarla per non vivere situazioni spiacevoli e abbassare più o meno consapevolmente il livello d'ansia.

Anche il resto potrebbe essere legato all'ansia, ma le valutazioni ovviamente devono essere fatte di persona.

Tenga presente, infine, che può avere una consulenza psicologica anche negli ospedali. Può chiedere al medico l'impegnativa per un colloquio psicologico clinico + quesito diagnostico.

Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego. Se le fa piacere, mi aggiorni in futuro sulla situazione.

Cordiali saluti,