Gestione del senso di colpa

Gentilissimi dottori,
vi scrivo perché mi piacerebbe ricevere un parere riguardo a una situazione che ho vissuto di recente. A gennaio ho pubblicato un romanzo che tratta, nel suo piccolo, tematiche forti come depressione, omosessualità, fobia sociale, suicidio.

Poco tempo dopo, sono stata contattata da una persona che lo ha letto e si è identificata nella storia, sviluppando un forte senso di fiducia nei miei confronti e raccontandomi di conseguenza il suo vissuto.

Da lì, seppur virtualmente, è nato un bel rapporto fatto di sfoghi reciproci, rispetto e comprensione.

Nonostante gli impegni legati a studio, lavoro e vita privata, ho comunque sempre cercato di esserci per questa persona, essendo molto sensibile, ma da un mese a questa parte, tutte le volte che nomino la mia ragazza o le comunico di essere meno reperibile telefonicamente rispetto al solito perché sono in sua compagnia e preferisco quindi godermi il momento, lei comincia a cambiare atteggiamento rispondendomi in maniera molto distaccata.

Ho provato a essere paziente, ma questa situazione mi ha stancata, così ho vuotato il sacco e le ho fatto presente tutto quello che non posso più tollerare, dal momento che il suo atteggiamento è diventato soffocante. Lei mi ha chiesto ripetutamente scusa, ma ho deciso di troncare il rapporto perché mi trasmette soltanto ansia e mi fa sentire oppressa, cose che non giovano di sicuro al mio benessere psico-fisico.

Non è nella mia natura agire così, ma non potevo fare altrimenti e so che ciò non fa di me una cattiva persona. Vorrei solo capire: è normale che io nutra un forte senso di colpa nei suoi confronti, nonostante sia stata lei a condurmi verso questa scelta?

Grazie infinite per la vostra attenzione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei chiede: "è normale che io nutra un forte senso di colpa nei suoi confronti, nonostante sia stata lei a condurmi verso questa scelta?"

Da una parte sì, ma non perchè Lei debba essere tenuta a lasciarsi invadere da chicchessia in ogni momento della Sua vita.

Può essere normale sentirsi in colpa perchè in questo caso entrano in gioco fattori più culturali che hanno a che fare con la Sua storia di vita, oltre a tutta una serie di significati personali che si possono attribuire alla circostanza.
Tenga, infine, presente che la vergogna è un tipo di emozione condizionato molto dalla cultura e dal contesto.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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