Problema sessuale e ripercussioni sulla coppia

Buongiorno.
Mi chiamo Giulia ho 24 e sto insieme al mio ragazzo da circa un annetto e mezzo e ne ha 26.
All'inizio della nostra relazione lui mi ha spiegato che aveva problema ad eiaculare..nel senso che spesso non riusciva durante i rapporti, la cosa si è risolta da sola per un 6 mesi circa...in cui improvvisamente non ha avuto più alcun tipo di problema
A dicembre purtroppo si è ripresentato da capo.. improvvisamente e da all'ora non è più riuscito a concludere durante i rapporti , ma solo masturbandosi.
Purtroppo questa situazione ci sta portando all'esaurimento reciproco, lui si sente molto frustrato da questa cosa, dopo 5 mesi di convincimenti ha deciso di provare ad andare dal sessuologo dopo tutte le visite andrologiche del caso che hanno detto che era tutto ok.
Questa cosa si sta ripercuotendo sulla coppia, io a volte non mi sento desiderata anche se mi cerca sempre, mi sento inadeguata nei rapporti, ho avuto un periodo in cui pensavo andasse con un altra, che era omosessuale e aveva perso interesse.
Purtroppo faccio ricadere tutte queste frustrazioni nel rapporto...diventando spesso pressante, lui non ne può più della situazione e delle nostre litigate.
Andava tutto bene tra di noi....tranne questo maledetto problema che ci assilla..e non ci rende tranquilli e sereni, in particolare me.
Non so più come comportarmi, cosa devo fare? Ultimamente ho messo in dubbio pure i nostri sentimenti..non mi sento più convinta come prima.
Noi due parliamo ma poi esplodiamo come due pentole a pressione.
Se ha dei consigli su come poter affrontare la cosa..visto l'inesperienza nostra e abbastanza la giovane età.
Pensa che tutta questa situazione possa aver determinato anche una mia chiusura e freddezza sentimentale e questi dubbi?
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"ha deciso di provare ad andare dal sessuologo dopo tutte le visite andrologiche del caso che hanno detto che era tutto ok"

Gentile Ragazza,
il suo compagno ha fatto bene a rivolgersi inizialmente ad un andrologo per verificare che non ci fossero problemi dal punto di vista fisico ed è di certo un sollievo per entrambi aver scoperto che va tutto bene.
I problemi però persistono, dunque scrive che ha deciso di contattare un sessuologo: lo ha già fatto? Si tratta di uno psicologo psicoterapeuta, o è un medico?
Pensa di andarci da solo, o di coinvolgere anche Lei?
Lei sarebbe disponibile?

Vi suggerisco, inoltre, la seguente lettura sul tema: https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/228-quando-il-rapporto-tarda-a-finire-impotenza-eiaculatoria-che-fare.html

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta e l'articolo che purtroppo per angoscia avevo già letto ricercando su internet da un po'.
Si tratta di uno psicologo ha fatto solo un primo colloquio ora ne avrà un secondo.
Inizialmente vorrebbe affrontare la cosa da se.. perché è un problema che non ha avuto solo nella nostra relazione ma anche in quelle passate, quindi non dovrebbe essere un problema di coppia?
Purtroppo in questa situazione le domande sono veramente assillanti.
Ha dei consigli per poterci fare vivere la cosa con più serenità?
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Purtroppo in questa situazione le domande sono veramente assillanti."

...E rischiano di peggiorare la situazione, anziché risolverla...
Meglio avere pazienza ed evitare di farsele le domande, cercando di vivere i vostri rapporti senza pre-giudizi o aspettative negative. Nel frattempo, lui farà il suo pezzo di percorso per poi includere (se e quando il Collega lo riterrà opportuno) forse anche Lei.
Può essere vero che l'origine del problema non stia nella coppia, ma a mio avviso è al suo interno si può (o si deve) trovare la soluzione.
Cercate intanto di alimentare il desiderio, non focalizzando la vostra attenzione su un orgasmo che ritenete "dovrebbe" arrivare, ma sul piacere -fisico e mentale- dei vostri corpi un momento dopo l'altro.
Le propongo un'altra lettura per ulteriori spunti di riflessione: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Grazie anche per il secondo articolo.
Sicuramente in questo periodo viviamo enrambi il rapporto con ansia.
Che per lui si tramuta credo ulteriormente in peggio e in ansia da prestazione perché dice che così si sente giudicato.
Per fortuna la passione non ci manca e neanche l'attrazione e la voglia di avere rapporti.
Devo provare a tranquillizzarmi anche io... evitando di fare emergere insicurezze sulla mia fisicità o incapacità nel procurargli piacere o interesse.. perché lui ribadisce non essere così (spero).
Nel frattempo speriamo che questa terapia lo aiuti ad affrontare la cosa
Grazie
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