Mio marito ha smesso di amarmi quando è nata nostra figlia

Io e mio marito abbiamo avuto una figlia dieci mesi fa, lui l'ha voluta tantissimo mentre io volevo abortire perché la sua famiglia mi odia, mi hanno insultata pesantemente da quando mi hanno conosciuta. Vabbe, nasce la bambina ma già dal giorno prima del parto sua madre ha fatto mille scenate per farmi passare come cattiva con lei perché non volevo sua sorella in sala parto. Da lì mio marito e cambiato, sono iniziati i litigi, lui era sempre fuori casa per un motivo o per un'altro, la bambina non la guardava nemmeno, ci ha buttate fuori di casa tre volte sempre di notte quando la bambina aveva dieci giorni, due mesi e poi tre mesi. Alla fine è scappato a fare Erasmus per sei mesi in Russia e, nonostante la bambina si sia ammalata perché i suoi genitori non volevano mandarmi il foglio dei vaccini (avendo io cambiato domicilio da Torino dove stavo con lui a Milano dove vivo con mia madre). È tornato da due settimane ma non è venuto a vedere la bambina subito, è venuto dopo una settimana. Lui dice di rivolerci ma non ci sentiamo, non chiama, non chiedo della bambina. La sua unica preoccupazione non è il fatto che sua madre mi ha insultata pesante, che si è pulita le mani coi vestiti di nostra figlia ma il fatto che io non voglia tornare là ad avere rapporti con i suoi genitori. Io non so cosa pensare, mi sento presa in giro e mi fa male vedere con quanta indifferenza tratta la sua stessa figlia mentre è a vivere con i suoi genitori e a consolare sua madre, cosa che so per certo perché ho visto i loro rapporti. Sono disperata, ho preso appuntamento dall'avvocato questo fine mese e vorrei solo un parere esterno e professionale. Ah ultima cosa in dieci mesi di vita lui avrà cambiato si è no venti pannolini e l'avrà tenuta in braccio un paio di volte.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

prima di pensare a soluzioni drastiche come quella di rivolgersi ad un avvocato per una eventuale separazione, a mio avviso vale la pena tentare una riconciliazione tra Lei e Suo marito.

Lei ipotizza che i comportamenti di Suo marito siano legati alla famiglia d'origine, ma non sappiamo con certezza che cosa è accaduto nella mente di Suo marito, nè come ha vissuto lui questa situazione.

Per questa ragione è utile un confronto con l'aiuto di un professionista che aiuti a fare chiarezza e a prendere poi delle decisioni in modo più consapevole.

Cordiali saluti,
[#2]
dopo
Utente
Utente
L'ho affrontato mille volte e mi ha risposto con un "non lo so". Siccome gli abusi sono abbastanza gravi, per esempio sua madre si è lasciata con tutto il suo peso sulla mia pancia dopo due giorni dal cesareo o lui mi ha alzato le mani al nono mese di gravidanza sempre per un capriccio di sua madre, a me non sembra una risposta ma una presa in giro.