Come riconoscere se un terapeuta non è deontologicamente corretto

Salve, sono in cura presso un psichiatra/neurologo da anni, soffro di ansia e vaginismo. Per quest'ultimo motivo non ho rapporti completi con mio marito, nonostante una buona intesa sessuale. So bene che dovrei intraprendere una terapia sessuologa, anche se anni fa ci ho provato con scarsi risultati. Tuttavia soffrendo d'ansia che somatizzo in diversi dolori, assumo antidepressivi e mi segue questo psichiatra. Vorrei parlare di un episodio che mi ha sconvolto abbastanza. Durante l'ultima seduta, mi ha fatto un massaggio, adducendo che per i miei problemi, avrei scaricato l'energia negativa e attivato un equilibrio corpo/mente. Sono rimasta in reggiseno e mutande! Ma il problema non è stato questo, perchè in lui riponevo fiducia e mi sono rilassata. Dopo mi ha chiesto se mi fossi eccitata e se volevo provare con lui a risolvere il problema del sesso. Perchè così mi sarei sbloccata e avrei risolto. Io, rimasta di pietra, ho chiesto se era una provocazione, perchè non sapevo che fare, e comunque lui parlando muoveva la gamba in maniera nervosa! Lui dice che mio marito dovrebbe pretendere e prendermi con la forza, che è un suo diritto! Ovviamente, con questa sua ipotesi denigra, implicitamente, il modo di essere e fare di mio marito, che ha sempre visto il mio problema come tale! Anzi, è solo grazie a lui se sono riuscita col tempo a farmi toccare, a lasciarmi andare, prima ero freddissima. Ora, sono in panne, non so se continuare la terapia, se arrabbiarmi, se scappare. Anche perchè sottolineo che non ho mai provato nessun interesse verso questo medico e non gli ho fornito nessun sintomo di quello che si chiama transfert. Alla fine gli ho risposto di no, che non avrei voluto farlo con lui, e lui insisteva a chiedermi se avessi avuto i sensi di colpa. Poi alla fine si è scusato per la provocazione, ma siamo sicuri che non ci abbia solo provato? Anche perchè a fine massaggio ha detto che ho un bel corpo e non sa mio marito come mi abbia resistito in tutti questi anni. Con mio marito parlo di tutto, siamo molto complici, ma questa cosa non so come spiegargliela! Voi mi potete dare un consiglio?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

Lo psicologo psicoterapeuta deve attenersi al codice deontologico degli psicologi e non dei medici.

Lei viene seguita da un medico e non da uno psicologo.

Ciò premesso, non mi sembra affatto utile né conveniente il comportamento del medico per il trattamento del vaginismo.

Visti gli effetti che ha prodotto sulla paziente, non mi pare neppure un tentativo di sdrammatizzare.

Questo signore è davvero un medico?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Grazie della risposta! Sì, si tratta di un medico psichiatra/neurologo! Quindi, dottoressa, mi sta dicendo che dovrei abbandonare la terapia? In effetti mi sono convinta a settembre di iniziare una terapia con una ginecologa/sessuologa. Ma poi resterei senza aiuto per i miei problemi d'ansia e di antidepressivi!