Da qualche mese soffro di vertigini soggettive accompagnate da ansia generale

Buongiorno,
ho 28 anni e da qualche mese soffro di vertigini soggettive accompagnate da ansia generale. Tutto è iniziato il 10 dicembre scorso quando, all'ospedale per far visita a mia sorella che aveva subito una piccola operazione, sono svenuta. Non mi era mai capitato e mi sono un po' spaventata. Dal giorno successivo ho continuato ad avere malessere: mi sentivo estremamente debole, come se mi "venisse da svenire" (cosa che non è mai più capitata), avvertivo un senso di vertigine e di tachicardia. Ho fatto analisi del sangue complete, elettrocardiogramma, controlli alla tiroide e ecocardio: tutte con esito negativo. Alcune volte avevo la pressione un po' bassa (la max intorno ai 100), ma niente di più. Ho visto 3 diversi medici e alla fine tutti hanno concordato sul fatto che si tratti di ansia. Nessuno ha reputato giusto farmi fare una TAC, nè l'esame vestibolare. Mi hanno fatto una visita neurologica di base (riflessi, equilibrio, ecc.
Sono in cura con farmaci omeopatici da un mese, ma non ho avuto netti miglioramenti. Ho ancora vertigini anche prolungate nel tempo, generalmente durante la settimana e spesso accompagnate da diarrea.
Questo malessere mi fa vivere molto male, non riesco più a fare con serenità quello che facevo prima, neanche banalmente prendere l'autobus!
Credo di conoscere il motivo di questo stress: un problema sentimentale che mi ha molto segnata e che forse ancora non ho pienamente somatizzato (nonostante qualche seduta dallo psicologo).
Come posso aiutare il mio fisico a reagire?
E' giusto "forzarmi" a fare, o dovrei assecondare questa mia spossatezza generale e chiudermi in casa!?
Grazie,
Manuela
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Nè sforzari né chiudersi in casa le gioverebbe. Sarebbero delle tentate soluzioni che non farebbero altro che esacerbare il problema. Se si sforza mette in atto una serie di comportamenti già risultati disfunzionali e quindi otterrà risultati opposti a quelli cercati. Se si chiude in casa si negerà determinate esperienze e confermerà a se stessa una certa incapacità che andrebbe a rinforzare i suoi malanni. La strada più giusta è quella che in parte ha già cominciato. Una relazione psicoterapeutica orientata a modificare determinati atteggiamenti e/o convinzioni personali disfunzionali.
Si confronti con uno psicoterapeuta, lei ha bisogno di fare esperienze positive, quelle che in psicoterapia vengono definite (esperienze emozionali correttive) ma per questo un aiuto specialistico è opportuno. Lasci perdere l'omeopatia sulla quale non esiste alcuna prova scientifica di efficacia.

cordilamente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie inannzitutto per la tempestiva risposta. Credo anche io opprtuno andare a fondo al problema che causa questa sintomatologia. Purtroppo le sedute dallo psicoterapeuta cui mi riferivo sono avvenute e terminate l'anno scorso, quando ancora non avevo vertigini nè altri disturbi fisici, per 2 motivi fondamentali: il primo e più importante è che ho cominciato ad avvertire una certa inutilità delle sedute, non mi sentivo compresa. Le dico sole che quando ho deciso di smettere, ho lasciato un messaggio in segreteria alla dott.ssa che non mi aveva risposto e non sono stata neanche richiamata...il secondo motivo è di tipo economico, perchè come sa, non si spende poco...
Ho pensato più volte in ogni caso si rivolgermi nuovamente ad un professionista, ma sinceramente non ne conosco personalmente e non saprei da chi andare.
Lei potrebbe consigliarmi almeno il "campo"? So che esistono approcci diversi...
La ringrazio nuovamente dell'attenzione che mi ha rivolto e la saluto cordialmente.

Manuela
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Uno psicoterapeuta strategico o di orientamento cognitivo comportamentale farebbe al caso suo. Se ha problemi economici si rivolga alla Usl della sua zona ma qui non potrebbe avere il controllo su quale orientamento avrebbe lo specialista. Ma, indipendentemente dall'orientamento, una buona relazione terapeutica è l'elemento fondamentale anche se fosse di tipo analitico. Quest'ultimo però avrebbe dei tempi piuttosto lunghi.

cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie davvero moltissimo, seguirò i suoi consigli.

Saluti,
Manuela
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Manuela,
se 3 medici le hanno detto che si tratta di ansia c'è una buona probabilità che lo sia.

Io però, prima che dallo psicologo,le consiglierei di effettuare una valutazione psichiatrica: lo psichiatra, in casi come questi, riesce meglio ad effettuare una diagnosi "differenziale", ovvero (nel suo caso) un'analisi del rapporto tra la Sua ansia e le vertigini, anche da un punto di vista medico (come sa lo psicologo non è medico).

Per effettuare questa visita è sufficiente rivolgersi ad un CPS della sua zona di residenza.

Ovviamente l'ansia, comunque presente, potrebbe o causare oppure AUMENTARE le vertigini: per questo motivo l'ideale sarebbe una consulenza presso uno/a psicoterapeuta di tipo cognitivo-comportamentale. Come diceva il Collega è difficile trovarne in ambito ASL, ma ciò non le deve impedire di provare a "negoziare" la tariffa con il terapeuta: è un Suo diritto.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#6]
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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Bulla,
grazie innanzitutto per la risposta.
Quindi, se non capisco male, Lei crede sia opportuna una visita psichiatrica per indagare le cause fisiche delle vertigini? Non è quindi corretto pensare che possano essere solo una sintomatologia da ansia?
In questo momento vorrei cercare di andare a fondo al problema, senza tuttavia rimanerne troppo prigioniera. L'andare da uno psichiatra mi sembra renda tutto un po' pesante...spero capisca quello che intendo.

Grazie,
Manuela
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Cara ragazza lei ha già fatto una visita neurologica con esito negativo giusto? allora se le crea problemi rivolgersi allo psichiatra prosegua pure con la decisione di rivolgersi direttamente ad uno psicoterapeuta.Quest'ultimo eventualmente se dovesse ritenerlo opportuno glielo consiglierà lui stesso. Quindi vada fisicamente da un terapeuta ed abbandoni i consulti on line (per il momento) ha già tutti i cosigli utili, deve solo metterli in pratica.

cordialmente
[#8]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto solo una visita di base (riflessi, equilibrio, ecc) dai medici a cui mi sono rivolta (nessun neurologo, ma il mio medico generale di cui mi fido, il pronto soccorso e un professore di medicina interna che mi ha anche fatto ecografie agli organi interni e l'ecocardio): dai risultati empirici, per così dire, nessuno ha ritenuto utile farmi fare una TAC...
Se comunque quindi non sono state rilevate problematiche diverse, credo sia giustissimo quello che Lei mi ha consigliato.
Un'ultima domanda: avevo già avuto episodi di vertigine della durata di 2 secondo al max la primavera scorsa in un momento di forte stress per il lavoro, ma come mai secondo Lei, qiesta situazione si è scatenata dal momento in cui sono svenuta all'ospedale (cosa che nessuno ha ricondotto a qualche "patologia" ma solo alla particolare situazione..)?

Mi scuso, ma per mia natura cerco sempre di capire il perchè delle cose.

Grazie!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Signorina, questo significa entrare nel merito del suo disagio psicologico, ed appare alquanto difficoltoso senza un confronto diretto. Per questo un consulto fisico con un terapeuta potrebbe darle tutte le risposte che cerca. Si fidi pure del suo medico e dell'internista e poi si fidi dello psicoterapeuta al quale si rivolgerà e vedrà che le cose andranno meglio.
rinnovo l'invito a mettere i consigli in pratica, pratica, pratica!

cordialmente
[#10]
dopo
Utente
Utente
Bene, ha proprio ragione, lo farò!

Saluti,
Manuela
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
pensa che sia più pesante andare in giro con il terrore di poter stare male da qualche parte oppure una visita psichiatrica?

Cosa la terrorizza della visita psichiatrica? Non sarà mica obbligata ad assumere nulla se non vuole, stia tranquilla. In ogni caso andrebbe bene anche un neurologo, se questo la fa sentire più serena.

Non importa quale visita farà per prima, l'importante è prendere in considerazione i due specialisti che le abbiamo indicato

Può nel frattempo leggersi questo articolo sull'ansia se lo desidera https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
[#12]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno a Lei,
ho letto il Suo articolo. La ringrazio.
Proprio ieri sera ho parlato con il mio ragazzo della possibilità di rivolgermi ad uno psicoterapeuta e credo che sarà questa la prima strada che intraprenderò.
L'unico problema adesso è trovare qui a Genova la persona giusta. Per la mia passata esperienza, credo che questa sia una delle più grosse difficoltà!
Naturalmente se Lei, o qualche altro suo collega, avesse delle indicazioni, ne sarei felice.

Garzie,
Manuela
[#13]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ho iniziato da 4 settimane la psicoterapia e devo dire che credo di aver trovato la persona giusta. Di sicuro non sarà facile, ma credo che potrà aiutarmi a dipanare la matassa di pensieri che mi ha portato a stare così male.
Contestulamente, il mio medico mi ha prescritto una cura che prevede Allegrate 500 (1 compressa al mattino) + Racemis Serenità (1 compressa al pomeriggio e 1 alla sera).
Le assumo da 5 settimane. Ho inizato a stare da subito molto meglio, la sensazione di vertigine si è immediatamente placata...tuttavia col tempo, anche se sporadicamente, ho avvertito di nuovo qualche malesesre. Sempre sensazioni di vertigine e in più mi sento estremamente debole non appena inizio ad avvertire un po' di fame con la conseguente paura di svenire...
Credo proprio che anche questo sintomo sia collegabile al mio stato d'ansia, ma mi turba un po' avvertire ancora questi malesseri quando credevo di averli eliminati grazie alla cura.
E' normale?

Ringrazio anticipatamente per i vostri pareri.

Manuela
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