Il disagio di un uomo che vive di sole "emozioni"

Buongiorno, a 33 anni mi rendo conto che da quando ne ho 18 circa ho sempre cercato di sentirmi vivo rincorrendo situazioni o emozioni che si sono sistematicamente tradotte in sensazioni di dolore, nostalgia, tristezza, delusione, vuoto interiore.
Vi faccio qualche esempi cercando di essere il più riassuntivo e pratico per rendere l'idea:
1-In un mese mi capita di riuscire ad uscire anche con 6/7 ragazze tutte diverse tra loro, persone comunque mature in cui riconosco pregi ma come ogni volta nessuna persona mi stimola, l'unica cosa che mi ritrovo a fare è sesso in maniera puramente fisica senza provare nulla, nessun interesse nessuna sostanza.
In questa piattezza, in questo mare calmo (in cui preciso, non sto male, ma non provo nulla) arriva una persona nella mia vita, oppure mi accorgo io di qualcuno per cui mi scatta una specie di scintilla e periodicamente questa persona è sempre qualche amore impossibile, l'ultima ad esempio una ragazza molto più giovane, con cui non si sarebbe potuto instaurare un rapporto costruttivo, oppure una persona totalmente fuori dai miei schemi che con me non combacia; la conclusione quindi è sempre una sofferenza, una delusione, un dover sentirmi sbagliato o non adatto ad avere delle relazioni vere o stare con qualcuno per cui veramente provo qualcosa ogni giorno.
2-Altro esempio che potrei portarvi sono i miei divertimenti, in ogni circostanza sono sempre alla ricerca della situazione che mi faccia divertire che mi stimoli che mi aumenti i livelli di adrenalina/dopamina/serotonina, quindi benvengano feste, eventi, situazioni sociali in cui fare incontri, viaggi con gente che non conosco, trasferte in altre città, weekend fuori porta, è un po' come giocare a dadi, in ogni situazione qualcuno di nuovo si conosce ogni persona ha qualcosa da darti. Poi torno a casa e mi sento vuoto come se non mi fosse rimasto nulla.

Il punto è che non mi trovo con le persone troppo abitudinarie, sono uscito con una che la sua vita è possibile riassumerla così: lavoro, weekend in montagna, lunghe passeggiate, libri e poi letto e sveglia per giorno dopo.
Io non riesco a rientrare in questa tipologia di schema, se dev'essere solo questa la via della felicità e cioè il tranquillizzare la propria vita in questo modo allora cerco una maniera per riuscirci anch'io almeno staro' meglio.
Sono stanco di soffrire a causa di me stesso della mia dipendenza da questo tipo di "slanci emotivi" che spero di aver chiarito il perché di questo nome.
Queste sensazioni che vado cercando le paragono un po' alle cosiddette "droghe da party" come l'ecstasy o le altre sostanze, che procurano uno sballo temporaneo del quale poi il consumatore ha sempre bisogno ogni volta per divertirsi. Sostanze che sporadicamente ho voluto provare anch'io e mi hanno reso consapevole che non erano niente di nuovo nella mia vita ma solo qualcosa in grado di amplificare quello che già andavo cercando.

Vi chiedo cortesemente un breve consulto, mi sento lacerato all'interno
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
non pare casuale che tale presa di consapevolezza giunga alla sua età, nella quale da giovane uomo, probabilmente, inizia a fare i conti con i suoi progetti di vita e magari si domanda cosa farà "da grande".

Una ricerca di sensazioni forti e una particolare intolleranza alla monotonia e alla noia sono di solito comprese e accettate socialmente in età adolescenziale, superata la quale rischiano di risultare maladattive per l'individuo stesso.

Sebbene alcuni ricercatori ravvisino una base genetica a tale tipo di approccio alla realtà, ciò non significa che non ci sia un sufficiente margine di "aggiustamento" di tali caratteristiche che consenta di sviluppare i propri piani di vita, senza sentirsi costantemente fuori posto o fuori norma.

Il suggerimento è quello di confrontarsi di persona prima possibile con un nostro collega della sua zona, per approfondire la situazione e comprendere quali minimi cambiamenti sono necessari per cercare di sanare la lacerazione che ora avverte.

Le allego un articolo che ritengo le possa tornare utile: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1176-a-caccia-di-emozioni-la-personalita-sensation-seeker.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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