Paura/timore del sesso

Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 26 anni ancora vergine. In vita mia ho avuto una sola relazione, molto recente tra l'altro, durata un paio di mesi e finita qualche settimana fa.
Vi scrivo perché, a seguito di alcuni eventi negli ultimi periodi, ho realizzato una cosa: l'idea di entrare in intimità con una ragazza e averci un rapporto mi intimorisce, mi spaventa; questo perché ho paura di fare una brutta figura e di deludere l'altra persona. Da un 26enne ci si aspetterebbe quantomeno un po' di esperienza, io invece sono a zero e probabilmente farei pena; le mie dimensioni non aiutano: 13 cm scarsi di lunghezza, 8 di circonferenza.. . a quanto ho notato, per gli standard di quasi tutte le ragazze di oggi sono troppo pochi. Insomma: la mia sensazione è quella di fallire miseramente, di fare una brutta figura, e temo anche che la voce si sparga. Nella vita quotidiana non sono così, non ho mai evitato scelte rischiose e coraggiose per paura di fallire, ma in questo ambito non c'è verso di sbloccarmi.
Quali sono questi "eventi degli ultimi periodi" che mi hanno portato a questa conclusione? Ordunque:

-L'estate scorsa ho conosciuto una ragazza molto bella; ci siamo scritti un po', al che lei ha iniziato a mandare chiari segnali di disponibilità a farlo. Mi sono spaventato, da lí ho evitato ogni genere di riferimento e mi sono chiuso; i rapporti si sono raffreddati

-La mia ex, dopo un mese e mezzo di relazione (complicata a dire il vero) dice che vuole farlo alla prima occasione; io le dico di aspettare perché vista la situazione non è il caso, ma in realtà è perché avevo paura di deluderla e che si allontanasse per questo.

-Pochi giorni fa una mia nuova collega, arrivata da 5 settimane, mi si è dichiarata; io l'ho respinta in quanto non interessato ma lei mi fa capire che si può essere comunque "amici con benefici". Io che faccio? Rifiuto, perché farei schifo e mi sentirei umiliato.

Ora mi sto sentendo con una ragazza. Tutto bene per ora, ma se si dovesse arrivare a questi discorsi si ripresenterebbe il problema.. . e io sono stufo. Sono giovane, voglio vivere la mia vita e le mie esperienze, non posso andare avanti così.

Cosa faccio?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Nella vita quotidiana non sono così, non ho mai evitato scelte rischiose e coraggiose per paura di fallire, ma in questo ambito non c'è verso di sbloccarmi."

Gentile Utente,
forse in questo ambito per Lei la posta in gioco è più alta, perché un "fallimento" potrebbe avere ripercussioni che si insinuano profondamente nella sua identità di maschio.
Alcune convinzioni/sensazioni (essere in ritardo rispetto ad una tabella di marcia ideale, non corrispondere alle aspettative della partner, un'idea della sessualità come prestazione...) non fanno altro che accrescere la sua insicurezza e la portano a reiterare l'evitamento di una situazione che pare restare più temuta che desiderata. Delusione, schifo, umiliazione, fallimento, inferiorità e inadeguatezza mal si conciliano con desiderio e soddisfazione sessuale.
Negli esempi che ci ha riportato è presente perlopiù una sessualità di tipo ludico, in cui è comprensibile possa essere difficile trovarsi a proprio agio soprattutto se privi di graduali esperienze precedenti, poiché non sorretta da una relazione in cui ci si fidi e ci si affidi all'altro, e in cui ciascuno possa essere se stesso senza timore di giudizi (in quanto ci si trova in un assetto cooperativo e non agonistico).

Tali considerazioni sono, per forza di cose, generiche, ma le domando se hanno stimolato in Lei qualche riflessione sulla sua specifica storia.
Le allego un articolo sul tema, per ulteriori spunti: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Tantissime ragazze della mia età dicono di voler evitare relazioni serie e di volerso soltanto "divertire". Questo mi fa sentire inadeguato, appunto per la mia esperienza nulla, oltre che per il fatto che non sono esattamente un ragazzo da avventure senza impegno visto che mi affeziono facilmente alle persone in generale.
Quella dell'ultimo periodo poi è una situazione inusuale per me: fino a un anno e mezzo fa circa non sono praticamente mai stato considerato dalle ragazze: nessuna mostrava interesse e ogni mio tentativo di approccio veniva respinto; il primo bacio, per dare l'idea, l'ho dato a 24 anni. Poi qualcosa evidentemente è cambiato, anche se non so cosa. Fatto sta che anche solo il relazionarmi a una ragazza che mi interessa mi mette un'ansia tremenda, e appunto temo molto il momento in cui si arriverà al sesso. Vivo un conflitto fra la mia voglia di lanciarmi e le mie ansie e insicurezze
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Gentilissimo
dalle sue parole sembra emergere una enorme, gigantesca convinzione che invade tutta la sua sfera relazionale: IL SESSO E' UNA PROVA. Essa è una delle convinzioni più diffuse ed invalidanti, proprio perché priva del tutto il momento di ciò che dovrebbe essere e ciò per cui lo si cerca, ovvero un'attività naturale, ludica e di scambio relazionale.
Non sorprende, perciò, che più lei si "avvita" in queste rimuginazioni, più vede quel momento come un patibolo inesorabile che l'attende. La classica ansia da prestazione che lo rende ai suoi occhi un esame (ma non è detto che il partner la veda così, anzi) ma allo stesso tempo va in conflitto col suo naturale e sano bisogno di sperimentarsi.
Ricordi che ogni "prima volta" nella vita è un momento di grande emozione ed è l'unica via esistente per scoprire, imparare, praticare, acquisire dimestichezza; come ogni prima volta può avere mille risvolti ma ciò non deve essere visto come l'irreparabile, ma è solo una goccia nel fiume di esperienze della nostra vita. Comprenderà che paure come "temo che la voce si sparga" contengono in se una buona dose di irrazionalità e servono solo ad aumentare il suo stato d'ansia.
Non dimentichi poi che, si, forse alcune ragazze sono interessate al sesso fugace, ma altrettante ne esisteranno con maniere più dolci, pazienti e comprensive, ed è proprio verso questo tipo di ragazza che le suggerisco di incanalare le sue attenzioni, per iniziare; come ha giustamente detto un clima affettivo crea le giuste basi per il rilassamento necessario al momento di piacere ce ci si vuol concedere e ci si merita. Inoltre, se lo ritiene opportuno, la sua mancanza di esperienze può anche essere tranquillamente comunicata, non vissuta come un'onta da celare ed anzi per moltissime partner potrebbe essere l'occasione per un piacevole gioco di ruolo erotico.. ma tutto ciò sarà possibile se si lascerà andare concentrandosi sul suo corpo, sulle percezioni fisiche e libidinose, sfuggendo alle infondate prigioni mentali.. e naturalmente con il partner giusto che la fa star bene!!

Cari Saluti

Dr. Gioacchino La Franca - Psicologo Clinico