Temo di non accettarmi e di essere gay represso

Gentili dottori,
Dal titolo credo che si capisca già il mio problema che mi sta decisamente complicando le situazioni sia sul piano relazionale che quello emotivo.
Sono un ragazzo che da ormai forse troppo tempo convive con un pensiero che ogni giorno mi obbliga a fare mille e mille ragionamenti.
Non so neanche quando sia incominciato il tutto ma credo nell'adolescenza ho iniziato a provare una paura fortissima di essere gay e adesso non so proprio se sono etero o gay.
Ho incominciato a temere di essere gay e allora sono andato su mille siti internet per leggere come capire se la mia paura fosse reale o meno, dopo ho incominciato a fare confronti tra donne e uomini per capire chi mi attraesse di più. Addirittura mi sono messo a fare confronti con l'eccitazione che provo su materiale e film di tipo pornografico.
Devo dire che nonostante il mio pensiero di essere gay io sui porno di donne provo sempre eccitazione e interesse sia sessuale sia affettivo anche se io ho una pessima autostima nella mia capacità di attrarre una donna.
Su materiali omosessuali iniziano mille e mille procedimenti per capire se mi piacciono addirittura arrivo a sforzare manualmente per vedere se mi arriva qualche segno di eccitazione tipo erezione, ho visto che su questo sito e altri su internet ci sono molti casi come questo, spesso non succede ma altre volte è successo fino ad arrivare ad un'orgasmo e lì allora mi sono detto: " questa è la conferma della tua omosessualità, lascia perdere che ti hanno eccitato le donne, tu sei omosessuale! ".
Ancora oggi immagini eterosessuali mi eccitano ma i pensieri mi dicono che io sono gay e facendo così mi inibiscono, non ho nessuna fiducia nella mia eterosessualità perché io non sono il classico ragazzo virile, che pratica calcio e che ha intorno cento donne.
Il problema sta peggiorando in questo periodo dove le masturbazioni omosessuali hanno dei momenti dove sono assenti e altri dove invece sono molte e arrivo a farne anche 6 al giorno in preda ad ansia veramente forte.
Ho sempre sperato di avere una ragazza con la quale avere un rapporto affettivo ma purtroppo non ci sono mai riuscito e questi pensieri mi dicono che mai ci riuscirò.
Dal vivo io non ho mai provato eccitazione guardando un maschio, il tutto è relegato alla masturbazione e alla pornografia, però forse dovrei provare a vedere cosa mi succede in uno spogliatoio e in altri luoghi.. .
Purtroppo la mia autostima è sempre stata bassa e adesso è ancora peggio.
In più ho notato che con il passare del tempo incomincivano ad eccitarmi cose che prima non mi eccitavano tipo il fisico dei ragazzi e altre cose.. .
Non so perché ho voluto scrivere qui ma adesso sento un senso di leggerezza!
Spero che voi possiate capire il mio stato, ho visto che prendete con molta serietà gli scritti dei vostri utenti
Vi ringrazio e auguroni tutti hna buonasera
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Gentilissimo,
anzitutto nel suo resoconto balza all'occhio un forte e persistente utilizzo di espressioni come "paura", "timore".. ciò potrebbe far supporre che, come spesso avviene per molteplici motivi, lei viva male l'idea di una propria possibile omosessualità, anticamera di una sua probabile e radicata omofobia. Ciò già di per se è nocivo in quanto non le offre la possibilità di guardare la sessualità con spirito acritico e per quel che è, ovvero un aspetto biopsicosociale votato tanto alla riproduzione quanto alla ricreazione e mantenimento di legami relazionali, ma, soprattutto, un aspetto fluido, dinamico e, ci tengo molto, assolutamente NON IDENTIFICATORIO in nessun genere in particolare.
Ciò detto aggiungo che in adolescenza è del tutto fisiologico "scoprire" e sperimentare la propria naturale sessualità, e non affacciarsi e "agire" (come spessissimo purtroppo ci viene inculcato) un copione prestabilito e cucito addosso apposta in quanto maschi o femmine; vedo dalla sua scheda che è ancora molto molto giovane, ha l'età perfetta per iniziare ad esplorarsi ed esplorare con la necessaria autonomia e nella quale, per definizione, la carica sessuale ed emotiva è molto alta, comprendo appieno, perciò, il suo stato attuale che le avvelena il sacrosanto bisogno di affacciarsi al mondo affettivamente e sessualmente parlando .
Le operazioni che mette in atto, quasi alla ricerca spasmodica di comprovarsi la sua eterosessualità, peraltro, le vedo solo nocive e peggioranti il suo stato d'ansia, che rischia di sfociare in vera e propria ossessione.
Reputo opportuno invece lavorare sulla sua latente omofobia, se è il caso anche con un consulto specialistico.
Si guardi intorno, ragazzo mio, siamo nel 2019, essere noi stessi dovrebbe essere la nostra prima risorsa, viva e si ascolti con curiosità ed entusiasmo, ma soprattutto si lasci guidare dall'attrazione fisica TANTO QUANTO dai sentimenti, senza giudizi o paure del tutto infondate.. comprenda che la sua identità E' SUA e di nessun altro, e non deve compiacere nessun altro se non se stesso..esistono mille modi per far sì che ciò avvenga senza danni e "catastrofi" più immaginate che reali.

Cari Saluti

Dr. Gioacchino La Franca - Psicologo Clinico

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore
La ringrazio per la sua risposta.
Ci tengo a precisare una cosa che mi sono dimenticato di scrivere nel consulto precedente cioè che io ho anche degli amici omosessuali con i quali chiacchiero e tengo rapporti di amicizia senza nessun pregiudizio verso di loro.
Ho chiesto anche a loro un consiglio in questi giorni e mi hanno detto di leggere un articolo su un disturbo ossessivo omosessuale, questo mi ha aperto mille ricordi di miei " rituali " molto simili a quelli che sto facendo adesso ma incentrati ad esempio sull'ordine degli oggetti e altro...
Devo ammettere che mi ritrovo in quella sintomatologia come la ricerca infinita e le immagini intrusive.
Inoltre mi hanno detto che le persone omosessuali non hanno il terrore di esserlo, semmai hanno timore di cosa potrebbe dire la società ma per il resto vivono le loro fantasie con interesse, senza paura e non hanno mai pensato alle donne o ad avere un rapporto con loro e tantomeno non hanno mai avuto eccitazione difronte ad esse, i loro pensieri verso i maschi non erano solamente sessuali ma anche e soprattutto affettivi.
Lei che cosa ne pensa ? Quale psicologo con quale indirizzo dovrei scegliere ?
La ringrazio molto per il tempo che mi ha dedicato
Cordiali saluti
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Carissimo
queste informazioni aggiuntive cambiano tutto e, sì, fanno supporre che potrebbero essere frutto di una sua probabile personalità ossessiva.
Come ben sa il terreno di gioco dell'ossessività è il senso di colpa; potrebbe essere d'aiuto dunque familiarizzare con e comprendere il funzionamento della Sua mente emotiva. A tal uopo un terapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale potrebbe essere il "coach" ideale!
Cari Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore
Spero di non aver influenzato la sua risposta, mi dispiace molto aver omesso certi particolari che in realtà erano decisamente importanti ma purtroppo mentre le scrivevo ero in uno stato emotivo molto forte e poi le informazioni che mi hanno dato i miei amici ( che comunque non sono psicologi ) sul disturbo ossessivo a tema omosessuale mi sono arrivate dopo che le ho scritto.
Nonostante ciò rimane il fatto che mi capitano eccitazioni omosessuali e questo mi manda a riflettere in modo veramente complesso.
Sono anche in un periodo complesso a causa degli studi e di certi professori che rendono la vita infernale ( scusi lo sfogo ma ne approfitto dell'anonimato)
La ringrazio ancora per tutte le sue risposte
Un saluto
[#5]
Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Per quanto irritante e complesso possa sembrare, provi a non riflettere sui suoi stati ma assaporarli.. Non c'è nulla di sbagliato... Se li viva! Solo così indebolirà anche il meccanismo ossessivo di colpa e si sentirà più libero! I suoi amici sono in questo una preziosissima risorsa di confronto e di rispecchiamento che potrà esserle d'aiuto.. Se li tenga stretti!

Un caro saluto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore
Effettivamente gli amici sono sempre una cosa preziosa, ma in questo momento lo sono ancora di più. Mi aiutano ad evitare di cadere in solitudine e a non stare sempre sui pensieri.
Seguirò il suo consiglio, ma volevo chiederle se esco di lei può in qualche modo esserci una omosessualità ( so bene che online non si possono erogare diagnosi ) .
Intanto mi metto in moto per cercare uno psicologo vicino a me.
La ringrazio
Cordiali saluti
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Come ha saggiamente osservato lei stesso la scoperta della sessualità è un qualcosa di strettamente personale e dove c'è davvero poco di mentale e ragionato.. Il solo modo per scoprirlo è lasciarsi guidare dai suoi desideri e provare, esplorare.. I suoi amici, in tal senso, possono essere anche un ottimo canale sociale!
Ma solo e soltanto se la depurerà dagli artigli del suo giudizio ossessivo, e se ne farà realmente convinto, magari guardandosi intorno, potrà goderne in libertà e pace con sé stesso. Inoltre parlare di "diagnosi" in questo ambito sarebbe come effettuare una diagnosi di marcato utilizzo della mano sinistra, o presenza di occhi azzurri in una famiglia dove il resto li ha neri.. A buon intenditor..

Cari Saluti