Ho paura che il mio ragazzo sia depresso

Buongiorno, mi ritrovo a scrivere qui dopo l'ennesima discussione fatta col mio ragazzo. Stiamo insieme da quasi 7 mesi e lui non riesce a dimostrarmi che mi vuole bene. Ieri sera gli ho chiesto se potevamo vederci perché mi sentivo sola e volevo stare insieme a lui, non risponde e ci rimango male ma decido di andare a casa sua lo stesso perché non è un problema. Risponde dopo circa un'oretta e mi dice che non aveva risposto perché stava guardando una partita. Arrivo a casa sua arrabbiata e quando lui si avvicina lo scanso, mi fa una domanda e gli rispondo male. Essendo io una persona (troppo) sensibile, rendermi conto di avergli risposto in quel modo mi fa piangere, lui mi abbraccia e mi chiede che succede. Decido di sfogarmi e gli dico che a volte lui si comporta come un amico, che tengo più io a lui che lui a me, che non farebbe mai quello che faccio io per lui, che la nostra relazione non è equilibrata, non mi dice mai cose carine o dolci (e ogni volta è sempre peggio cioè mi dice sempre meno e adesso non dice proprio nulla), ogni volta che litighiamo cambia per 2/3 settimane e poi torna come prima, che non so se credergli quando mi dice che mi vuole bene perché poi non lo dimostra se non fisicamente. Mi ha detto che gli dispiaceva ma che ha tanti problemi con se stesso e non riesce a dimostrare a nessuno che ci tiene, che gli fa male sapere queste cose perché sono la cosa più bella che ha, e vedere che sto male fa stare male anche lui anche se non riesce a piangere; ha tanti di quei pensieri per la testa che non riesce a dormire; a volte deve stare da solo, non vuole uscire e sta sempre dentro casa perché non ne ha voglia, che dentro di sé è triste e tormentato e che quando è sotto pressione non riesce più a fare nulla. Ha detto che la nostra relazione stava andando bene ma da quando siamo tornati dalle vacanze insieme (metà agosto) si è arrestata perché oltre ai problemi con se stesso si aggiungono i problemi in casa sua. Inoltre ha detto di non mettergli questa pietra addosso perché lui sta già così. A me fa malissimo vederlo così, ma non riesco a sopportare questa situazione in cui lui non mi dà prove concrete che ci tiene. Lo so che è anche colpa mia perché sono una persona che va sempre rassicurata e odio essere così. Inoltre stamattina mi ha detto che ha anche perso interesse nel mettere a posto o rifarsi il letto, e per me questi sono tutti segnali che mi portano a pensare a una possibile depressione. Non so che fare davvero, non posso aspettare in eterno che lui cambi (anche perché mi ha detto che non mi vuole dare false speranze) ma non voglio nemmeno lasciarlo perché ci tengo molto a lui e sapere che sta male fa stare male anche me. Dopo ieri sera cercherò di non stargli troppo addosso (perché lo so che sbaglio anche io) però vorrei anche aiutarlo ma non so come se non dirgli di andare da qualcuno, perché finché non risolve i suoi problemi non potremo stare veramente bene e a questo punto non so se succederà mai.
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Carissima

mi creda, comprendo perfettamente il suo stato d'animo e mi complimento per la grande risoluzione e forza mentale che l'hanno portata ad una conclusione che, sì, potrebbe essere davvero azzeccata!
Se lei lo indirizza verso un aiuto clinico, ma lui dovesse essere un pò duro di comprendonio, non le resta che accettare il suo stato facendo del suo per alleggerirlo ed offrirle un tempo di qualità quando state insieme.

Il problema (e, mi creda, lo so bene) è che in tutto questo la vittima sacrificale diventa lei stessa ed il suo bisogno di benessere ed accudimento bilanciato! Provi a vedere se, alla luce della sua comprensione affettuosa, leggerezza e sorrisi, attività, coccole spontanee, lui risponde positivamente ed aumenta il suo tono umorale.. questa potrebbe essere una grande chiave! Mi sembra una donna forte e sento che è la più funzionale maniera di agire, al momento.


La vostra sessualità come va?


Cari Saluti

Dr. Gioacchino La Franca - Psicologo Clinico

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta e le parole.
La nostra sessualità ha subito un calo nell'ultimo mese.
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Dr. Gioacchino La Franca Psicologo 35
Anche questo può influire, e diventare sia effetto, ma anche causa dell'insoddisfazione relazionale, per cui c'è da guardarsene..

Provi l'approccio che le ho suggerito, tenga libera anche la sessualità e i suoi appetiti, senza paura di sembrare inopportuna e ne segua le evoluzioni.


Cari Saluti
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Gentile Utente, dalla sua esposizione mi sembra che il suo ragazzo trovi sempre giustificazioni e appigli per spiegare la sua scarsa affettività e interesse autentico nei suoi confronti.

A volte è difficile accettare la realtà e preferiamo "agganciarci" alle spiegazioni dateci dal partner per non confrontarci con la verità. Per prima cosa le suggerisco di pensare a Lei stessa come a una persona che merita molto di più che questo tipo di relazione, incompleta e insoddisfacente: e semmai, a riflettere sui motivi - che La riguardano personalmente - della difficoltà a separarsi da lui (motivi che possono formare oggetto di un eventuale lavoro su di sé in un percorso psicologico).

Cordiali Saluti

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, forse dovrei dire che lui quelle cose me le ha sempre dette (ancor prima di metterci insieme) e i primi mesi eravamo molto felici. Lo so che è un periodo, è solo che non riesco a capire cosa gli sia successo, adesso non è che se ne freghi completamente (perché la saprei da me la risposta), è molto affettuoso fisicamente, con baci e abbracci e mi dice spesso che mi vuole bene (e si capisce quando una persona lo dice perché è vero). È ovvio che non posso andargli dietro per sempre però, visto che non è né tanto né poco tempo che stiamo insieme, vorrei cercare di recuperare e non buttare tutto via.
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Il fatto che il suo partner sia affettuoso e attento nei suoi confronti e che le voglia bene può essere ben vero, ma questo di per sé non è detto che sia sufficiente per vivere a pieno una relazione. Rispetto all'ipotesi di dover buttare tutto via, l'aver vissuto una relazione importante come questa non sarebbe comunque mai da considerare "tempo buttato" ma come un itinerario evolutivo della sua vita - nella sfera affettiva - che avrebbe comunque avuto un posto importante nella sua esperienza. Ciò detto vorrei precisare che naturalmente solo un esame approfondito della relazione e dei significati che ciascuno porta all'interno di essa può permettere di trarne una qualche valutazione obbiettiva: in questa sede, come è ovvio, si possono fare soltanto delle ipotesi.

Cordiali Saluti