Può essere ansia?

Salve,
Sto passando un periodo abbastanza duro.
Ho 33 anni e per la prima volta in vita mia mi sento davvero sola.
Mi sono lasciata con il mio compagno circa un anno fa, facendo un po’ di tira e molla, mi ritrovo a non essere più soddisfattta del mio lavoro e delle amicizie dì sempre.
Mi rendo conto di aver investito tutta la mia vita nelle relazioni d amore; ho avuto tre storie importanti, per cui dai 18 anni sono sempre stata fidanzata per cui adesso sento un vuoto profondo. Ho sempre avuto amici e sono sempre uscita ma ora è come se sentissi che la mia vita non ha più un senso.
Vi contatto perché ho sempre la sensazione di essere dissociata. E come se stessi vivendo in un sogno, e anche difficile spiegare la sensazione, ma è come se mi sentissi sempre con i capogiri e vertigini.
Visto il periodo di stress che sto attraversando, perché lo sento proprio che sono irrequieta e insoddisfatta della mia vita penso che molti di questi sintomi possano dipendere dall ansia.
Ma alcune volte mi domando se realmente k ansia possa causare tutto ciò!
Sono in terapia da diverso tempo quindi non sono sola nel cercare di capire come superare questo periodo ma volevo altri pareri.. .
Inoltre avendo avuto un adp tre anni fa vivo con la paura che mi possa ritornare, ma soprattutto questa situazione di vertigini mi rende molto vulnerabile e fa si che ho poca voglia di uscire.
Grazie mille.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

da quanto ci racconta, lei solleva tre temi importanti: il primo è relativo alla delusione in campo sentimentale, che sembra averla destabilizzata. Del resto, lei stessa ci racconta di come la sua immagine di sé è probabilmente costituita da una donna con buone relazioni sentimentali, cosa che al momento non coincide con la realtà dei fatti (così come ci racconta di una sua immagine PRIMA e DOPO i fatti accaduti in relazione agli amici). Le ipotesi che si potrebbero fare intorno a questo argomento sono davvero molte e meriterebbero di essere approfondite direttamente dal suo psicoterapeuta.

Il secondo è inerente all'ansia. Lei ci riferisce di vivere uno stato di irrequietezza. Non possiamo sapere se si tratti effettivamente di ansia, ma le posso dire che i sintomi dell'ansia includono anche quelli da lei elencati. Per un maggiore approfondimento, la invito a leggere questo breve articolo

https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/

Il terzo ed ultimo tema si riferisce agli ADP. In realtà, il singolo ADP è frequente nella popolazione e non desta preoccupazione. Il problema inizia ad essere presente quando la paura che l'ADP si verifichi nuovamente prende il sopravvento sulla vita quotidiana. Il fatto che lei sia in terapia da anni, personalmente, mi fa immaginre che questo tema non sia stato mai trattato (o, in caso contrario, l'intervento non abbia sortito effetti positivi). E' sicuramente un tema da trattare in psicoterapia. Anche qui, le chiedo di leggere un breve articolo:

https://www.psicologobs.it/diagnosi/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-di-manifestano/

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
In realtà successivamente all episodio di adp io divenni estremamente irrequieta e impaurita, e conseguentamente a una crisi di nervi iniziai subito a prendere mezza pasticca di sereupin che nell arco di tre settimane mi rimise al mondo e ripresi la mia vita di sempre.
Io all epoco facevo terapia, ma dal momento che iniziai subito L antidepressivo, i discorsi che affrontavano furono sempre sulla nuova relazione nascente che da subito aveva cose che soffrivo. A distanza di un anno poi sospesi il farmaco e tutto procedeva tranquillamente, finché in seguito alla separazione, mi sono ritrovata ovviamente a essere molto più concentrata su di me,sulla mia vita e tutto ciò ha iniziato a originare ansia e paura di rivivere L adp.
E come se il mio cervello mi dicesse che in coppia io sono protetta per cui in coppia sono completamente proiettata sulle dinamiche di coppia, mentre da sola e come se mi sentissi estremamente vulnerabile. Come si esce da questo bisogno di avere qualcuno al proprio fianco? Tralaltro da quando sono sola ho iniziato a essere anche ipocondriaca, e penso che questo anche sia anche conseguenza di quanto mi senta fragile.
Come si fa a uscire da questo tunnel e a riprendere in mano la propria vita?
[#3]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Pone delle domande molto complesse. Non potrei risponderle senza conoscerla meglio. Solo un valido percorso di psicoterapia potrà portare alla luce le sue risorse per rispondere alle domande.
Comunque tenga presente che è possibile avere delle ricadute, specialmente in periodi in cui sembra che ci sia qualcosa che crea disagio.
Per il disturbo da adp, la psicoterapia è la strada più indicata. Ad essa può essere aggiunta una terapia farmacologica data dallo psichiatra.
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