Ansia e altri sintomi

Salve dottore, le scrivo perché voglio individuare la natura del mio problema. Purtroppo quest’anno è stato un’anno particolarmente difficile, motivo per cui ho sofferto di tremende crisi di panico dovute allo stress a cui ero e continuo ad essere sottoposta. Inutile elencare gli svariati sintomi che avverto giornalmente, proprio a causa dell’ipocondria che ho rafforzato in questo periodo. In particolare, sopratutto quando viaggio o in momenti particolari, avverto un dolorosissimo mal di testa che sembra comprimermi appunto la testa e le tempie. Questa situazione mi causa un calo dell’umore che incide molto anche a livello fisico (mi sento stanca, non ho voglia di parlare.. . ) . Mi sa dire di cosa si tratta?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

ha effettuato degli esami medici? Se si, quale è stato il responso?

L'ansia è una reazione psicofisica che comporta una sintomatologia molto vasta. La somatizzazione (ovvero la trasformazione dell'ansia in sintomi fisici) è molto comune. Il mal di testa o l'emicrania potrebbero essere ricondotti ad uno stato di ansia cronica e persistente. Però, per poter ipotizzare una condizione di questo tipo, è opportuno verificare che non vi sia una patologia organica.
Quali sono le altre occasioni in cui avverte questi sintomi?
Come mai le crea un calo dell'umore avvertire questi sintomi?
In che modo passa da questa situazione a quella in cui "non ho voglia di parlare"?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Grazie per la sua risposta.
La problematica dell’ansia da stress mi è stata diagnosticata sia al pronto soccorso che dal mio medico curante.
Ho deciso di partire una settimana per svagarmi un po’, ed effettivamente al ritorno, sentivo di aver quasi concluso questa fase sintomatica proprio perché occupata in altre faccende quotidiane. Adesso, ripresentandosi altri situazioni personali poco rilassanti, mi sono resa conto di riavvertire tutti quei sintomi che mi facevano, non solo fisicamente ma anche psicologicamente, soffrire.
In particolare il mal di testa tensivo e la nausea sembrano essere all’ordine del giorno.
Il mio non voler parlare e questo calo di umore si rifanno al dolore che magari sento al momento e all’ipocondria che inevitabilmente si ripresenta.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Probabilmente le due fonti dalle quali ha ricevuto questa diagnosi si sono avvicinati al vero. Tuttavia, una diagnosi più precisa può essere fatta o da uno psicologo o da uno psichiatra, mediante l'utilizzo di vari test oltre al colloquio clinico.
Anche la nausea rientra tra i sintomi dei disturbi d'ansia.
Probabilmente, il non pensare a certe situazione, unitamente alle ferie, le hanno dato la possibilità di staccare la spina (cosa comiqnie positiva, in quanto non in tutti i casi di disturbi d'ansia ci si riesce).
A questo punto, potrei suggerirle un percorso psicologico che la aiuti a comprendere, oltre al funzionamento dell'ansia (che può leggere qui:
Https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/) come mai le situazione quotidiane le creano questi stati.
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dopo
Utente
Utente
Salve, riscrivo perché gli attacchi di panico non si sono attenuati ma si ripresentano a periodi alterni. In particolare, ieri sera il respiro si è fatto talmente affannoso da impedirmi di prendere sonno velocemente e il battito si è fatto più veloce. Questa mattina stessi sintomi in più si è aggiunto il tremore e molta sudorazione. Il dottore mi ha consigliato qualche settimana fa di prendere una compressa chiamata zarelis a base di Venlafaxina cloridrato, ma cerco altri pareri perché non vorrei né dipendere da questo medicinale né tantomeno andare a creare altri problemi.
Aspetto sua risposta.
Grazie e buona giornata!
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
La question dei farmaci è delicata, specialmente quando si parla di dipendenza. Chi somministra il farmaco è tendenzialmente attento a non grave eccessivamente sulla salute del paziente. Piuttosto, il rischio è che il farmaco usato possa diventare un meccanismo di mantenimento della patologia, ma questo ha un valore psicologico.
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dopo
Utente
Utente
Lei mi consiglierebbe l’inizio di una terapia piuttosto che agire immediatamente con il farmaco?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Con dati alla mano, unire terapia farmacologica e psicoterapia ha risultati migliori.
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