Uno strano disturbo che il medico curante ha riportato come sindrome ansiosa

Ho 29 anni e da qualche mese soffro di uno strano disturbo che il medico curante ha riportato come sindrome ansiosa.Premetto che mi sono sposato a Giugno e sto facendo una terapia psicologica.Il sintomo che provo è una sorta di tic sopra l'addome (sotto il petto)e la relativa espulsione di aria dal naso quasi come se dovessi soffiarlo ed in più avverto anche una irrequietezza agli arti inferiori.Non credo di soffrire di crisi di panico poichè conduco una vita normale anche lavorando.Solo alcune volte ho avuto un senso di perdita di territorio come se dovessi svenire ma che non si è ripresentato.Credo cmq che questa terapia non mi stia servendo a molto poichè i sintomi ci sono.A volte penso se anche il fatto di essere ingrassato dopo il matrimonio possa influire su questa sintomatologia(peso 109 Kg. da 95 in Giugno).A volte sono sintomi che durano per più di una settimana esono molto fastidiosi. Vi chiedo come posso fare per poter stare meglio e quali cure potrei intraprendere.Dimenticavo una cosa importante: Non avverto tachicardia, sudorazione eccessiva e diciamo sintomi propri di panico.E sono molto contario all'assunzione di qualsivoglia farmaco ansiolitico per paura di dipendenza. Vi ringrazio per le Vostre preziose consulenze.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
Se non sta ottenendo risultati dalla sua terapia attuale, dovrebbe per prima cosa riportare quest'informazione al suo terapeuta.

Può leggere quest'articolo per ulteriori informazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/374-sull-efficacia-della-psicoterapia-parte-ii.html

Se le è stato diagnosticato uno stato ansioso, potrebbe effettuare una visita specialistica, ad esempio psichiatrica. Non è detto che le debbano essere prescritti necessariamente ansiolitici.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
se lamenta strane reazioni nervose potrebbe essere il caso di effettuare una visita neurologica, giusto per stare più tranquilli.

Anche io ribadisco che se l'attuale terapia psicologica non la soddisfa può scegliere tra:

1- parlarne col suo psicologo

2- cambiare terapeuta

Posso anche allegarle questo articolo sull'ansia: provi a leggerlo e a vedere se si ritrova in parte nella descrizione di una persona ansiosa https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Bulla e Dr.Santonocito, Vi ringrazio per i Vostri preziosi consigli.Per quanto riguarda il problema ho parlato con la psicologa dicendole che secondo me non sono problemi d'ansia i miei e lei mi ha detto che posso stare tranquillo che sono tutti problemi dovuti ad ansia e che sto interpretando il tutto come una "negazione".In effetti riconosco molte cose che dice di me e principalmente riferisce i miei sintomi all'evento del matrimonio come maggiore responsabilità e preoccupazione.So che c'è bisogno di molto tempo affinchè possa alleviare un pò quest'ansia specie anche senza cure farmacologiche.Se sono così dubbioso sui miei sintomi di ansia è perchè non riesco "a guardarmi dentro" e non riesco a riconoscere questi cambiamenti che hanno stravolto il limite ammesso dell'ansia.Vi chiedo se tutto questo è normale??
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
"Vi chiedo se tutto questo è normale??" è proprio un pensiero tipico dell'ansioso, o comunque di una persona estremamente preoccupata della propria salute

Il problema è che le nostre rassicurazioni hanno per lei una durata breve.

Non è vero che serve molto tempo per alleviare l'ansia: dipende tutto dal tipo di psicoterapia che si sta affrontando. Alcune sono molto lunghe, altre particolarmente brevi (mesi e non anni, giusto per capirci).

Dia a se stesso 3 mesi: se i sintomi non si alleviano nemmeno un po' le consiglio di riconsiderare il suo percorso psicoterapeutico

So che non sono riuscito a rassicurarla: lo vorrei tanto, ma da questa posizione oltre che impossibile non le servirebbe a nulla
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente
Andiamo con ordine, perché mi sembra che stiamo facendo un po' di confusione.

Innanzitutto, se il suo sia o meno un problema d'ansia, mi perdoni, ma non spetta a lei dirlo perché le diagnosi può farle solo chi è abilitato a farle.

> So che c'è bisogno di molto tempo affinchè possa
> alleviare un pò quest'ansia specie anche senza cure
> farmacologiche

Chi gliel'ha detto? Se il suo invece fosse proprio un disturbo d'ansia, come anche la sua psicologa sostiene, allora dovrebbe stato informato che i disturbi d'ansia possono essere trattati favorevolmente e non necessariamente in tempi lunghi.

> Se sono così dubbioso sui miei sintomi di ansia è
> perchè non riesco "a guardarmi dentro" e non riesco a
> riconoscere questi cambiamenti che hanno stravolto il
> limite ammesso dell'ansia.

La prego di scusarmi, ma non riesco a cogliere il senso preciso di questa frase. Ho il sospetto che volesse esprimere qualcosa con parole non sue, ma posso sempre sbagliarmi.

Ad ogni modo, di nuovo, credo che dovrebbe riportare questi suoi dubbi alla psicologa che l'ha in cura e cercare insieme a lei di fare chiarezza.

Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.. volevo solo aggiornarvi sulla mia situazione...
Dunque, a differenza di quanto detto sulla mia possibilità a far uso di farmaci purtroppo devo rimangiare la parola poichè ho chiesto l'aiuto, anche se piccolo, di una terapia farmacologica. Ma Vi spiego meglio il tutto:
1) ho fatto l'esame della funzionalità tiroidea che è risultato tutto nella norma, quindi questo è escluso.
2) ho fatto una visita psichiatrica e la dr.ssa che mi ha visitato non ha ritenuto di darmi una vera terapia farmacologica, ma mi ha solo prescritto lo Xanax 0,25 mg , metà cpr al bisogno. Ieri ho avuto i soliti sintomi ed ho assunto una compressina intera di Xanax, ma gli effetti, se ci sono stati, si sono presentati forse dopo 2 ore: effetti intendo come calmanti. Bene: io mi sono un pò documentato sull'uso di BDZ e credo di capire che una terapia fatta al bisogno non è la cosa più indicata. Ora la domanda che Vi porgo è la seguente: sulla base di questa terapia (1/2 cpr. Xanax 0,25 mg al bisogno) Voi credete che sia il caso, comunque, di assumere 1 cpr. almeno 1 volta al giorno per un TOT di giorni, oppure posso assumerla al bisogno??? Mi sembra strano, ma da quello che ho letto, pare che la terapia con BDZ debba protrarsi almeno per 2 settimane, anche se ci sono giorni in cui non ci sono sintomi.
Datemi un consiglio e una delucidazione su tutto ciò. Colgo l'occasione per farVi i migliori auguri di una Buona Pasqua.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile utente, i suoi dubbi mi pare siano ora rivolti all'aiuto farmacologico che ha ricevuto, più che agli aspetti psicologici. Quindi, per l'uso e gli effetti dei farmaci, l'area giusta per reinserire la sua domanda è Psichiatria.

Cordiali saluti

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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