Gli ocd da contaminazione mi stanno distruggendo la vita, cosa fare?

Salve, sono un ragazzo che in passato ha sofferto di Disturbo ossessivo-compulsivo, ansia, attacchi di panico e depressione.
Il disturbo non è mai stato costante, vi sono stati interi anni in cui è completamente scomparso e si presenta sotto svariate forme diverse. Nella mia preadolescenza, per esempio, si manifestava nella ricerca della giusta composizione delle cose, nel ripetere più volte un atto, fare sempre la stessa strada ecc. Me ne sono liberato per parecchi anni, quando, nell'inverno 2017, ricompare purtroppo in forme di pensieri intrusivi davvero fastidiosi. Smettono verso l'estate, anche se poco dopo comincio ad avere ansia e attacchi di panico dovuti alla mia ipocondria (il forte stress dovuto a esami universitari e l'ocd appena avuto e superato mi ha portato a sentirmi male fisicamente, e quindi scattò la mia paura per le malattie) che portano ahimè a fare 3000 controlli finché non risolvo definitivamente nell'ottobre dello stesso anno, grazie ad una visita psichiatrica in cui mi è stato prescritto 50mg di Sertralina/giorno.

Il 2018 è stato un anno tranquillissimo, e così anche la prima metà del 2019. Verso l'estate, dopo un lutto di una persona cara ammalata, comincio ad avere OCD da contaminazione. Sciacquo 400 volte al giorno le mani, smetto di toccare i pomelli delle porte, mi cambio i vestiti tantissime volte al giorno e molte altre cose. Oltre alla contaminazione vera e propria, ho paura anche della contaminazione "superstiziosa". Smetto quindi di toccare o sedermi in posti cui la mia familiare morta utilizzava, mi faccio 3000 problemi a vedere situazioni o luoghi che ricordano la morte e così via.

Sono completamente sfinito e non so che strada prendere, anche perché in tutto questo cerco di nascondere questi comportamenti (le compulsioni) ai miei familiari perché me ne vergogno. Ogni volta che sistemo una cosa, cioè mi "purifico" da un qualcosa che ha provocato la mia ansia, il mio cervello passa subito a cercarne un'altra in un circolo vizioso senza fine.

Avete suggerimenti / terapie da consigliarmi?

Siccome sono una persona molto introspettiva, e anche abbastanza razionale, cerco sempre di individuare le cause che mi hanno portato a ciò. In primis ovviamente dalla mia storia può saltare all'occhio che ricado nella stessa trappola ogni qualvolta si manifesta un qualche event che si riconduce al mio PTSD per le malattie. Ma è solo questo?
Altre cause che mi vengono in mente, e che possono esservi d'aiuto, proprio mentre cominciavano i sintomi degli OCD avevo cominciato a smettere di prendere la Sertalina, o almeno prenderla irregolarmente, perché non ne sentivo più il bisogno dato che sintomi di depressione o ansia erano totalmente assenti da 2+ anni. Inoltre non mi piaceva affatto che continuavo a ingrassare pur mantenendo la stessa dieta di sempre. Può essere questo ricollegato alla comparsa degli OCD nell'ultimo semestre?

Grazie a chiunque legga questa richiesta e mi dia delle risposte.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

aver smesso in autonomia il farmaco può aver facilitato la ricaduta,
ma anche modifiche nelle situazioni di vita, se sono avvenute,
e il lutto recente.

Cercare la cause però non risolve il problema,
una volta che si è instaurato.

Che fare?

Rivolgersi al più presto al Suo Psichiatra per una ri-valutazione farmacologica,
iniziare un percorso psicologico specifico assieme ad un/a Psicologo che sia anche Psicoterapeuta.
L'abbinamento dei due trattamenti risulta il più efficace.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Dottoressa, però ho alcuni problemi in merito a ciò. Lo psichiatra che mi seguì per l'ansia e depressione sta andando in pensione, e dal CPS mi han detto che i tempi di attesa sono lunghi e si occupa solo dei casi più gravi. Non sanno ancora quando arriverà un sostituto, perciò diciamo che sono in fase di stallo.
A quanto ho capito inoltre, non posso rivolgermi ad un altro CPS se sono già in cura da uno, perché (mi è stato detto dalla segretaria) sono organizzati in "zone" e una persona di una determinata zona non può richiedere un appuntamento al CPS che si occupa di un'altra zona.
Certo ci sarebbe una possibilità di chiedere privatamente, ma non sono proprio nella condizione economica di farlo.

Mi può suggerire qualcosa nel frattempo? Letture, tecniche, modi di pensare e di ragionare per affrontare la situazione.

Inoltre, in caso della psicoterapia, volevo chiederle, si tratta dell'ERP? Sono un po' dubbioso al riguardo, perché il mio DOC al momento è molto circoscritto, sembra quasi che il mio cervello segua la logica del "se non hai visto, non puoi sapere, quindi non preoccupartene" perciò in situazioni all'infuori di casa mia o degli spazi che conosco bene non ho alcun problema a toccare qualsiasi cosa.

So benissimo che cercare le cause, quando si parla di DOC, è sbagliato o pressoché inutile, dato che il DOC in sé è irrazionale e privo di senso. Il mio tentativo è più cercare di capire in quali situazioni o periodi sono più vulnerabile alla ricomparsa di ciò, più che il significato o il perché, così che in futuro possa pormi subito un freno o almeno tentare di evitare che si propaghi a lungo.

Ultimissima domanda, più di carattere tecnico: Ho paura che, descrivendo tutto ciò allo psichiatra, quest'ultimo si allarma e mi alza la dose di Sertralina. Cosa che mi darebbe un po' fastidio, in quanto il mio BMI non è già messo bene (come può notare dai dati), e con più dosi ho paura di superare la soglia del sovrappeso...

Grazie e mi scusi davvero per le tante questioni