Quando è necessario rompere un'amicizia?

Buonasera, sono amica di una ragazza da ormai 4 anni, all'inizio mi stava simpatica, poi però con il tempo ho conosciuto nuovi lati del suo carattere che mi hanno portato ad allontanarmi sempre di più. È una ragazza estremamente invidiosa e negativa, quando siamo insieme cerca sempre di primeggiarmi in tutto e a volte mi tratta come una scema (esempio: a volte usa paroloni inopportuni mentre parliamo e cerca di spiegarmene il significato perché convinta che non capisca, una volta mi ha detto di aver fatto un viaggio a Il Cairo, e ci ha tenuto a sottilineare che si trovasse in Egitto, come se non lo sapessi! ) , un tempo abbiamo addirittura provato a preparare insieme degli esami, un vero incubo perché anche quando era il mio turno di ripetere mi parlava sopra, oppure mi faceva delle domande per poi rispondersi da sola, dando per scontato non sapessi nulla. Da quando ho smesso di studiare con lei i miei voti sono notevolmente migliorati, viceversa per i suoi e questo non ha fatto altro che incrementare l'invidia che prova nei miei confronti. Quando siamo assieme spesso mi parla male di nostri compagni di corso molto bravi (fra questi vi è il mio ragazzo) perché estremamente invidiosa del loro successo, in altre occasioni invece cercasi sminuire i miei risultati, lo fa fingendo di scherzare, ma è palese che ci sia un fondo di verità in quello che dice. Si lamenta sempre di TUTTO, c' è sempre qualcosa che non le va bene (o sta male e ha bisogno di essere consolata, o le vengono attacchi di panico e quindi chiama me) insomma mi tratta come se fossi la sua psicologa personale nonostante sia già seguita da uno psichiatra e una psicologa (ha problemi di ansia e autostima, al liceo era abituata ad essere la prima della classe, qui all'università è una delle tante e ha pure risultati mediocri). Insomma io riesco ad essere comprensiva fino ad un certo punto, perché se devo giudicare questa ragazza nel complesso é una vera LAGNA, pessimista e invidiosa di tutti, la mia pazienza ha raggiunto il limite! Non è una cattiva ragazza, certe cose le dice di riflesso, ma io davvero non ne posso più, ogni volta che usciamo è noiosissima e in qualche mod0 riesce a farmi arrabbiare, così una volta a casa finisce che mi sfogo con il malcapitato di turno (in genere o mio fratello o il mio ragazzo) . Tutti mi dicono che dovrei tagliarci i ponti e inventarmi delle scuse ogni volta che mi chiede di uscire fino a che non mi scriverà più, ma non so se sia una buona idea, non vorrei questo fomentasse l'invidia e il rancore nei miei confronti e che in qualche modo me la facesse pagare. Che dovrei fare? Meglio buon viso a cattivo gioco?
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Gentile Utente,

Mi sembra di capire che siano molte le aree oscure che percepisce all'interno di questa lunga relazione nella quale, nonostante riconosca che la Sua amica non agisce guidata dalla cattiveria, fatica a sentirsi davvero riconosciuta ed a riconoscersi Lei stessa.
Capisco quindi il desiderio di porsi a distanza da questo rapporto, ma esattamente come arriva il timore di invidia, rancore e ritorsioni, a spegnere il Suo proposito?

Un caro saluto

Dr. Alessio Vellucci
www.miodottore.it/alessio-vellucci/psicologo-psicoterapeuta-psicologo-clinico/roma

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dopo
Utente
Utente
intanto la ringrazio per aver riposto tempestivamente , comunque ciò che mi impedisce di prendere le distanze è il fatto che non so come potrebbe agire di conseguenza e questo mi preoccupa un po' ... potrebbe parlare male di me a miei conoscenti ad esempio , o a quelli del suo gruppo e in parte mi dispiacerebbe essere etichettata come cattiva e senza cuore perché tutto sono fuorché questo .Al contempo mi.rendo conto che anche l'altra alternativa che mi si prospetta non sia delle migliori, ovvero continuare a vederla e stare male o arrabbiarmi. In parte ammetto di essermi fatta influenzare dai miei genitori che mi hanno vivamente sconsigliato di chiudere i rapporti con lei sia perché in passato per alcune cose mi ha aiutato e alla fine mi ha voluto bene ( e questo é vero e fa male rivangare certi ricordi ) sia perché in qualche modo sono riusciti a mettermi in testa che sono proprio le persone in apparenza inoffensivo come.lei quelle da temere di più... Non capisco però il loro ragionamento , perché se così fossi a maggior ragione dovrei prendere le distanze anziché starci assieme.
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Capisco allora come non sia facile portare avanti una scelta che, per quanto sentita vera, ci espone a sentimenti di colpa e timori di vendetta; perché sono tali da oscurare la parte di Lei che, anche se grata per ciò che c’è stato, non sente più di appartenere alla forma che questa relazione nel tempo ha preso.
Non so quanto questa modalità di funzionare la caratterizzi o rappresenti un caso isolato, ma ritiene sia possibile provare a sostenere la parte di Lei che desidera un’amicizia diversa e resistere alla tendenza a fare buon viso a cattivo gioco ?

Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Probabilmente se vedessi questa ragazza solo di sfuggita durante lezioni o esami riuscirei a fare buon viso a cattivo gioco e la cosa non mi peserebbe minimamente , ci scambierei due chiacchiere per poi proseguire per la mia strada, però uscirci assieme è un altro discorso , non credo sarei in grado alla lunga di prendere solo il buono di lei e ignorare tutto il resto ,soprattutto considerando che purtroppo il limite di sopportazione è stato oltrepassato da diverso tempo e mi stresso molto facilmente quando sono con lei. Quindi per rispondere alla sua domanda, si , resisterei ... per come sono fatta il buon viso purtroppo non riesco a farlo con chi devo intrattenere un rapporto più profondo che non si limiti solo a due chiacchiere occasionali .