Le cose vanno meglio, ma...

Da quando ci sono regole chiare per vedere mio figlio le cose vanno meglio.

Riesco ad andare al lavoro regolarmente e sono riuscito a mantenerlo.

Riesco anche a essere più attivo e a non passare giornate intere a letto senza riuscite ad alzarmi.

Per me sono miglioramenti enormi, ma non riesco a godermeli perché mi sento solo, solo in un senso profondo.
Avrei voglia di essere toccato, coccolato, amato, poi ci penso e mi rendo conto che non è facile avvicinarsi a me.
A volte mi guardo nei riflessi delle vetrine, mentre sono in mezzo alla gente, i miei tic sembrano un'insegna luminosa che dice di stare lontani, perché ci sono solo problemi
Non so se sia disperazione o solo stupidità, ma ho chiesto a mia moglie di rifare uno dei suoi incontri a tre.

Con i nuovi farmaci le erezioni sono tornate, anche se ci sono molto spesso intoppi.

Devo dire che anche il tic al pene è un po' cambiato.
Mi capita spesso di toccarmi di proposito perché ho il desiderio, anche se spesso mi ritrovo poi a fare il tic.

In breve è successo questo.

Sono andato da mia moglie e abbiamo seguito il solito copione.
Avevo una gran voglia di essere toccato e sono andato subito in erezione, solo che l'altro non era neanche ancora arrivato.
Mi sono molto imbarazzato e ho cominciato a toccarmi freneticamente per smettere.
Quando è arrivato l'altro, ovviamente, non sono riuscito ad avere una seconda erezione e mia moglie ha subito iniziato a interessarsi all' altro.

Come al solito sono rimasto li a guardare tormentato dai miei tic.
Avevo voglia di piangere, come tutte le altre volte, con la differenza che questa volta l'ho chiesto io.

Nei giorni successivi non è andata bene.
Solo tic e disperazione.

Mi rendo conto di avere una gran voglia di fare sesso e non avere vie di sfogo, se non la masturbazione.

Non so più riconoscere il tic al pene da quando mi tocco anche se mi rendo conto di farlo anche in pubblico.

Ho delle pulsioni che non mi sembra di riuscire a frenare.
Ho anche paura che mi venga voglia di sfogarle a ogni costo, magari anche con una persona che non conosco e che possa non essere consenziente.

Mi stupisce perché non sono mai stato così preso per il sesso.

Possono essere gli anni di astinenza in cui stavo molto male?

Può essere il tic al pene che di fatto lo stimola continuamente?

Può essere il desiderio di avere qualcuno accanto?


La faccia e il pene vorrebbero una pausa, ma oggi proprio non ce la faccio.

Giornate come questa sono un passo indietro, perché mi succede?
Ho tenuto tutto il giorno la mano sul pene e ho una gran voglia che qualcuno me lo tocchi... mi sento eccitato
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

chi leggesse il Suo consulto senza collegare nulla ai precedenti
capirebbe ben poco
della Sua sofferenza,
dell'ingombrante "tic al pene",
della depressione che si è giovata anche di un ricovero in clinica,
del rapporto sessuale a tre con Sua moglie e l'altro
e di tanti altri eventi che sono comparsi qui
e che - fortunatamente - sono stati anche seguiti di persona dai nostri Colleghi in certi periodi.

Contenta della sintesi che il titolo ci restituisce:
"Le cose vanno meglio, ma...".

Nel "MA" è compresa anche l'altra persona che era comparsa sulla scena come figura positiva e rassicurante sessualmente? In quale modo?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Purtroppo si, nel ma è compresa anche quella persona li.
Ci siamo molto allontanati.
Da quando mio figlio ha iniziato a fare i tic io ho ripreso pesantemente i miei, che invece prima si erano molto ridotti.
In almeno due occasioni in cui siamo usciti insieme, devo averla messa molto molto in imbarazzo, soprattutto per il pene.
In più, paradossalmente, tra noi andava meglio quando stavo con mia moglie. Parlavamo di più e facevamo progetti. Ora che sono libero deve essermi salita la paura di realizzare veramente i nostri progetti e mi sono un po' defilato.
In più i rapporti sessuali con lei mi hanno dato fiducia e talvolta mi sono spinto oltre, anche se lei non era molto dell'idea.
Credo si sia sentita usata sessualmente più che amata. In realtà sto vivendo una fase di gran voglia di sesso e adesso che lei non c'è più per me è ancora più difficile. Oggi mi sono masturbato più volte perché se no mi sembrava di impazzire.
È una condizione molto insolita per me.
Come ho già scritto a volte non so capire se è il tic o proprio una voglia irrefrenabile di toccarmi. L'erezione non è che venga sempre di conseguenza, ma rispetto alla calma piatta di prima è tutto diverso.
Ora devo affrontare la solitudine e si sta rivelando difficile. Io non mi basto a me stesso.
Ho bisogno di qualcuno
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Capisco il Suo "Ho bisogno di qualcuno" ma,
come l'esperienza con quella signora Le ha mostrato,
se non si prende cura di sè in profondità
non è nemmeno in grado di mantenere una relazione.
Comprendo che Lei parla di sessualità e non di relazione,
ma forse nel caso Suo le due cose possono essere collegate,
considerate le varie vicende di cui sappiamo dai precedenti consulti.

E dunque è inevitabile che io mi ripeta,
consigliandoLe di riprendere il percorso di psicoterapia interrotto con le dimissioni dalla Clinica, ed anche la cura farmacologica nel caso l'avesse sospesa di Sua iniziativa.

Dopo un anno di domande e risposte qui sul sito attorno alle problematiche del tic al pene, sessualità ed altre collegate,
non è possibile fare per Lei più di questo
cioè indicarLe il corretto percorso di persona,
che
quando è stato seguito,
ha dato buoni risultati.

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Ho ripreso a farmi seguire e anche i farmaci. In effetti così le cose sono migliorate molto, ma adesso ho bisogno di qualcuno.
Lo psy mi ha detto la stessa cosa sua, che se non continuo a lavorare per recuperare me stesso non riesco a tenere una relazione. Come mi sembra abbia intuito, in questa fase mi accontenterei anche solo di sesso, anche senza un impegno più profondo.
Ho spesso una gran voglia. La mattina, quando sono sull'autobus e siamo tutti pigiati, mi viene spesso il desiderio di strusciarmi contro qualcuna, ma non ho ancora avuto il coraggio per farlo.
Ho anche cominciato ad andare in piscina, mi calma molto e speravo fosse occasione per incontri. A dire il vero mi sono reso conto che sembro uno scheletro e forse non avrò un gran successo.
Questa sera sono molto rilassato e mi sono lasciato andare ai miei pensieri, sognando ad occhi aperti una vita forse ancora possibile.

Grazie e non mi respinga, mi aveva detto che ogni tanto potevo scriverle
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Nessun "respingimento", sicuramente;

mi fa piacere avere Sue notizie.

Semplicemente che anche noi qui delle volte ci sentiamo impotenti,
ad es, non avendo capito che aveva "già" ripreso la cure;
ne sono veramente contenta.
Con l'impegno Suo personale i miglioramenti ci saranno.

Ne parli col Suo Psy di come poter soddisfare il Suo desiderio o voglia sessuale.

N.B. Sconsiglio fermamente lo strusciamento in tram,
non è la via giusta
ed è reato.
Ed altrettanto il rapporto a tre introdotto a suo tempo dalla (ex) moglie: è una esperienza che La riporta a tempi di infelice umiliazione.

Di cuore, buoni giorni,
il meglio possibile.

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Ho avuto ancora una brutta brutta ricaduta, che mi ha portato a un altro ricovero.
Come l'altra volta mi ha letteralmente rimesso in piedi.
Ora riesco di nuovo a uscire di casa e non mi sveglio più paralizzato dalla paura.
Ero arrivato a passare intere giornate a letto con una mano sui genitali. Stavo talmente immobile che quando mi alzavo, solo per andare in bagno, facevo fatica a camminare, tanto ero rigido.
Facevo continuamente dei tic pazzeschi, anche uno forte con il collo, che non avevo mai avuto.
Adesso vedo regolarmente uno psichiatra, che mi ha cambiato ancora una volta la cura e questa volta mi sembra davvero di stare meglio.
Anche i tic sono molto leggeri e tollerabili, tranne la sera prima di dormire, tipo adesso, in cui tornano tutti più forti.
Purtroppo rimangono gli impatti devastanti sulla sessualità derivanti da ansia, depressione e farmaci annessi.
La novità molto positiva è che ho iniziato a vedermi con una persona.
Ho solo una paura enorme, che conoscendoci meglio possa affacciarsi sul mio mondo e rimanerne terrorizzata. Chi non lo farebbe?
Lo psichiatra dice che ho bisogno di impegnarmi in un progetto importante, di vedermi proiettato nel futuro, che al momento mi manca un obiettivo.
Volevo solo chiedere un suggerimento.
Come posso fare a parlarle dei miei problemi senza spaventarla?
Vorrei provare a fare qualche progresso in questa relazione, ma ho paura a muovermi, ho paura di sbagliare.
Non so se lei abbia gia capito qualcosa, ha visto qualche tic, ma niente di paragonabile a quello che ero lo scorso anno.
Sa che ho un figlio, ma non le ho ancora parlato anche dei suoi problemi.
Ho paura che anche il sesso possa essere un problema. Se viene a mancare quando la coppia è già formata è un problema difficile, ma se non ci può essere fin dall'inizio penso sia ancora peggio. In questo momento non ce la faccio proprio. A parte che non sento nessun desiderio, ma anche non risponde a nessun tipo di stimolazione. In più, non so se possa essere un effetto dei nuovi farmaci ma è anche fisicamente molto ritirato, come se fossi costantemente immerso in una vasca di ghiaccio. A riposo ho sempre avuto dimensioni ridicole, ma adesso è completamente ritirato e questo non mi aiuta per niente.

In sostanza la mia domanda è: non credo che tacere tutta questa situazione sarebbe corretto, ma che cosa posso dire o devo dire?
La situazione purtroppo è difficile, ma non vorrei facesse scappare del tutto questa persona.

Con lo psichiatra ho parlato di questa cosa, ma mi piacerebbe avere un secondo parere. Poi, se vi interessa, posso anche dire che cosa ho detto con lui.

Spero che abbiate ancora voglia di rispondermi perché ho già scritto tante volte su questo sito, ma farlo ogni tanto mi ha aiutato.
Grazie ancora
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

fa piacere che i ricoveri La "rimettano in piedi".
Questa volta si tratta di capire cosa poter modificare nel quotidiano affinchè il miglioramento duri anche "fuori" dalla Struttura
in maniera più efficace che la volta scorsa.

Dice di "Vedersi reglarmente con uno Psichiatra",
Quale diagnosi è stata posta?
Con quale frequenza vi incontrate?
Lo Psichiatra è anche Psicotrapeuta?
Se no, perchè non farsi seguire da uno Psicoterapeuta con esperienza, come più volte suggeritoLe,
in modo da iniziare a lavorare sui contenuti del Suo disagio, che tra un ricovero e l'altro "rimangono lì" inutilizzati?

Rispetto alla "persona con cui mi vedo"
"..Come posso fare a parlarle dei miei problemi senza spaventarla?.."
Risposta:
iniziando a mostrare le Sue parti "sane", che a questo punto ci sono,
e lasciando che la relazione si consolidi sufficientemente.
A quel punto - forse - lo scossone dovuto alla rivelazione dei Suoi problemi NON sarà in grado di ridurre in macerie l'edificio.

Lo Psichiatra avrà sicuramente più elementi di noi per "studiare" assieme a Lei la situazione.

Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Mi ha detto che ho problemi di ansia, una depressione molto forte e pensieri ossessivi che riguardano le relazioni sessuali.
É anche psicoterapeuta e ci vediamo circa ogni 10 giorni.
Lui mi ha detto che ho bisogno di un obiettivo importante, meglio se condiviso con qualcuno e che devo condividere con lei tutto il progetto, anche con i miei problemi, dice che ha a che fare con il mio problema di accettazione.
È inutile riuscire a farla innamorare di una persona che non sono io per poi dirle tutto , se deve succedere, si deve innamorare di me, cosi come sono.
Io mi sentirei più a mio agio con la strada che mi ha scritto lei. Magari poi crolla tutto, ma almeno ho il tempo di cominciare qualcosa. Con l'altro metodo ho solo paura che non cominci niente.
Questa mattina l'ho vista e con questo fatto che non so che cosa fare sono sempre più agitato della volta precedente. Questo mi fa aumentare i tic quando la vedo. Oggi avevo abbastanza insistente quello della faccia. Ieri sera mentre scrivevo qui era intollerabile oggi solo abbastanza visibile. Mi è sembrato che lei fosse a disagio. Mi ha chiesto due volte se stavo bene, ma con il tono duro, sembrava più un rimprovero.
Io ovviamente ho detto di sì anche se non era vero per niente.
Ora sono arrivato a casa e mi sto già toccando parecchio, possibile che l'effetto del ricovero stia già finendo?
Spero che abbia ragione lei quando dice che ho parti sane. A me sembra di stare tra gli appestati in una caverna buia, l'anticamera della morte.
Non so se sia importante, ma lei è attualmente in sedia a rotelle. Non è paralizzata, ma ha grossi problemi di deambulazione dovuti a un incidente. Dovrebbe tornare quasi normale, l'ho conosciuta in piscina che sta facendo la riabilitazione.
[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

non posso sapere come si sia evoluto in questi giorni il rapporto tra Voi,
è però importante non nutrire quei "..pensieri ossessivi che riguardano le relazioni sessuali", citando il Suo Psichiatra.
Considerato che lo Specialista che La segue è anche Psicoterapeuta (così ci dice),
Le saprà dare indicazioni concrete al riguardo.

Buoni giorni.
Dott. Brunialti