Psicologia

Buonasera a tutti scrivo per un problema che mi sta devastando la vita, da qualche anno soffro d'ansia, all'inizio era qualcosa di gestibile ma nel 2015 ho deciso di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta no vedendo risultati dopo 1 anno ho deciso di cambiare, dal 2017 vado da una psicoterapeuta il mio problema principale sono i pensieri di morte ho paura di morire, all'inizio della psicoterapia eravamo arrivati a qualche risultato riuscivo a gestire l'ansia, purtroppo il mio 2019 è stato da film horror mi è capitato di tutto lutti malattie di familiari e un divorzio che mi sta devastando l'anima, da allora la situazione è degenerata con attacchi di panico paura anche di uscire di casa uno svenimento ecc.
ho fatto qualsiasi tipo di esame, il corpo non ha nulla ma io penso ogni momento alla morte temo un infarto ho smesso di fare sport, non mi godo nemmeno i momenti che passo con mia figlia, lei vuole giocare con suo padre e a me gira la testa ho la nausea la tachicardia temo di svenire e fargli del male, su consiglio di un amico psicoterapeuta ho deciso di cambiare ancora terapeuta, adesso sto andando da uno cognitivo comportamentale perché secondo lui il più indicato per trattare gli attacchi di panico, aiutatemi io non posso più vivere così, non esco senza lo xanax in tasca ho paura anche ad andare al supermercato o a comprare il pane, così non è vita!
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Dr. Michelangelo Todaro Psicoterapeuta, Psicologo 8
Buonasera,
da quello che leggo sta giá prendendo farmaci ed é seguito in psicoterapia. Inoltre ha la fortuna di avere un amico collega presente nella sua vita. Credo che l'iter che sta seguendo sia ottimale. Ci tengo solo a dire che il buon esito di un percorso di psicoterapia non ritengo dipenda dal modello del collega, quanto piuttosto dalla sua esperienza, dalla competenza, dalla capacitá relazionale. Potrá trovare colleghi bravissimi appartenenti a qualsiasi modello, cosi come é possibile incappare in colleghi non in grado di aiutare, indipendentemente dal modello nel quale sono specializzati. Credo che questo valga per qualunque professione; succede a scuola di avere professori bravi che amano il proprio lavoro e che sono in grado di trasmetterlo agli alunni o di trovare professori a cui andrebbe insegnato ad insegnare. Per cui, le auguro di trovare qualcuno in grado di aiutarla nel modo in cui puó esserle utile e di superare al piú presto questo momento difficile.Le porgo i piú cordiali saluti.

Dr. Michelangelo Todaro
Psicologo e Psicoterapeuta

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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Grazie dottore per la risposta,al momento non sto ancora assumendo farmaci e sono in confusione anche per questo,ne ho consultati 2 e ovviamente mi hanno dato 2 cure differenti,il primo mi ha dato il Cipralex e lo Xanax,il secondo mi ha dato Sereupin e En gocce,lei cosa ne pensa di queste cure?possono andare entrambe bene?quale dovrei fare?
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Dr. Michelangelo Todaro Psicoterapeuta, Psicologo 8
Rispetto alle cure, sono frutto di una diagnosi a seguito di un colloquio approfondito con lei immagino. Personalmente non mi sento di fare una diagnosi, come detto, senza prima aver fatto un colloquio approfondito. Da quanto scrive rispetto ai suoi sintomi Sereupin e Engocce potrebbero andar bene, ma consiglio comunque di continuare con la psicoterapia. Il farmaco ha l'effetto di sedare l'ansia e di favorire un senso di benessere generale o si potrebbe anche dire che consente di percepire meno il malessere. Ma non basta affinché le cose cambino. E' necessario rivedere i propri modi di guardare al mondo e di viverci in quel mondo. Concordo con lei quando dice che questa non é vita. Le auguro dunque di trovare presto una nuova luce, perché le alternative esistono sempre e comunque.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Purtroppo ho molta paura degli effetti collaterali dei farmaci è questo che mi frena molto
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