Ossessione e paura di perdere il controllo e far del male ai propri figli

Buongiorno,
sono una mamma di 43 anni, ansiosa, cresciuta da una madre ansiosa che ha sempre temuto e teme il giudizio altrui e padre molto severo che mi ha sempre criticato gli sbagli.
Ho poca stima di me.

Anni fa ho fatto un percorso di psicoterapia perchè avevo dei grossi sensi di colpa per un errore fatto in passato.
Dopo alcuni anni ho imparato ad accettarlo per quello che era e finalmente a metterlo da parte.
Ogni tanto mi capita di pensarci ma poi il pensiero va via subito.

Sono una persona che si lascia impressionare dai fatti di cronaca durante i tg quando sentivo di mamme che uccidono i figli.

Ed è già qualche giorno che ho questi pensieri che mi danno molta ansia.
E' cominciato una sera fa, quando ho messo a letto le mie figlie, mentre le accarezzavo e le coccolavo sulla testa, si è introdotto nella mia mente (come se qualcuno me l'avesse iniettato) un pensiero, una visione di me che, tutto ad un tratto, le mie mani dalla testa passavano al collo e strangolavano mia figlia.
Da quella sera sto malissimo, ho un'ansia tremenda, sono agitata, e spesso durante il giorno ho queste visioni di me che perdo il controllo dei miei arti, come se qualcuno avesse un telecomando e mi faccia fare cose che non voglio fare, come fossi un robot telecomandato.
Es.
sono seduta sul divano a guardare la tv e mi alzo a prendere un coltello e faccio un massacro.
Poi subito dopo ritorno in me e mi rendo conto che le mie braccia continuano a fare quello che voglio che facciano, cioè le coccole, così come continuo a stare sul divano.

Nel frattempo cerco di accogliere questi pensieri e ogni volta che mi vengono, dico ad alta voce o con un filo di voce (perchè ho paura di farmi sentire) "sei solo un pensiero, sei frutto della mia mente, e tutto quello che immagino è solo un pensiero", però purtroppo l'ansia rimane, sono agitata e ho veramente paura che si concretizzi veramente questa ossessione, infatti poi mi dico "e se invece su di me si sbagliano e lo divento anche io un killer?
".
Il 18 ho l'appuntamento, con la psicologa ma non ho modo di andare prima.

Questi pensieri (non è la prima volta) mi vengono in periodi un po' di noia: in questo periodo sto uscendo di meno perchè non ho l'auto e sono limitata con gli spostamenti, viviamo un periodo di crisi economica che sembra non si riesca ad uscirne.
ne avevo parlato anche con la psicologa in altre sedute (ho fatto anche delle letture), ma se prima mi tranquillizzava il fatto di sapere che le madri assassine non sono quelle con questi pensieri, adesso non riesco proprio a tranquillizzarmi.
Adesso sono da sola con mia figlia, IO NON HO INTENZIONE/IO NON VOGLIO farle del male.
E allora perchè questi pensieri?
Perchè anche se non ne ho intenzione io mi sto immaginando di farle qualcosa?
Adesso lei è venuta qui a farmi vedere i compiti e le ho risposto in tutta calma senza un concreto timore di farle veramente del male.
Datemi per favore un consiglio come affrontare questi pensieri, in attesa del 18.
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
intanto ha fatto molto bene a prendere appuntamento con la psicologa che l'aiuterà a gestire l'ansia.
Per il resto credo di poterla tranquillizzare: è proprio l'ansia che le suggerisce, in particolari periodi di stress, questa paura di poter fare gesti pericolosi e DEL TUTTO OPPOSTI ALLE SUE INTENZIONI.
Deve ricordare questo: proprio la sua protettività verso le bambine diviene sorgente di ansia e le dice che potrebbe perdere il controllo e danneggiarle.
Ad alcuni capita di immaginare, sempre per effetto dell'ansia, che altre persone irrompano in casa e facciano male ai familiari più deboli.
Le faccio molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille ad entrambi.
Leggendo la Sua risposta Dott.sa Potenza mi sono commossa e rilassata di più.

Dr. De Vincentiis mi ha fatto bene leggere il suo articolo, lo leggeró più volte in attesa del 18.

Però ho ancora una domanda: durante i momenti in cui il pensiero ossessivo è presente e ho quelle "visioni", sento come uno strana sensazione alle braccia, che non è "devo forzarmi di tenerle a freno se no combino un guaio grosso", perché le mie braccia fanno quello che voglio veramente fare. Perché? Questa sensazione fisica genera l'altro pensiero "e se invece succedesse davvero? Se con me i dottori si sbagliano"?

Quando sono assalita da questi pensieri ossessivi, come posso uscire da quel vortice in quel momento? Oltre a dire "sei solo un pensiero".
Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
quanto alla sua "strana sensazione alle braccia" presumo che si tratti del corrispettivo neuromuscolare dell'idea ossessiva "potrei usare le mani per...", con tutta le serie di immagini delittuose che a quel punto le si affollano alla mente.
Allo stesso modo, quando lei pensa: "è ora di preparare il pranzo", per compiere i gesti congruenti con questo pensiero attiva i neuroni e i muscoli idonei, ma non li avverte come "strani" perché li porta automaticamente a compimento, per esempio si alza dalla sedia, va in cucina, apre il frigorifero etc.
Può verificare quanto le dico immaginando altre situazioni innocue ma non immediatamente realizzabili: se pensa di andare a cavallo, o di remare, sentirà una sorta di attivazione di certe aree fisiche, più intensamente quanto più questo pensiero la coinvolge.
Parte di quest'attivazione, che si verifica per esempio mentre assistiamo ad una scena che ci tocca molto ma di cui non siamo protagonisti, è stata interpretata come effetto dei cosiddetti "neuroni specchio", visibili in alcune specifiche aree cerebrali tramite tecniche di neuroimaging.
Fondamentalmente, quello che accompagna timori come il suo è uno stato d'ansia che va curato con la psicoterapia, con farmaci se lo specialista ne valuta la necessità, ma anche attraverso attività quotidiane che la distolgano dal pensiero esclusivo della sua famiglia e dal ruolo di madre, di cui non sempre si vede correttamente il parallelo con quello, stressante, di caregiver.
Non ci ha detto se lavora, se fa sport, se coltiva hobby e vede amici, elementi che possono concorrere a farla stare meglio; ma di tutto questo si occuperà il professionista che si prenderà cura di lei.
Ci tenga al corrente, se le fa piacere.
Cordialmente.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott.sa,
È quindi tutto legato all'ansia e al pensiero ossessivo? Non vedo l'ora di cominciare le sedute...

Sono una persona molto timida e introversa, non è che ho molta vita sociale. Lavoro metà giornata ma da casa, vado in palestra 2 volte a settimana ma non scambio molte chiacchiere. Ho una migliore amica che però non vedo mai perché lei lavora a turni ed è spesso occupata con sua figlia piccola. E le altre amiche che ho lavorano full time e hanno bimbi dell'età di mia figlia piccola.
Insomma, nessuno mi cerca per far due chiacchiere. E d'altro canto, non potrei nemmeno uscire tutti i giorni a spendere soldi perché non ce lo possiamo permettere.
Vi terrò al corrente.
Ringrazio ancora tanto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
ottima iniziativa quella della palestra.
Per il resto, non c'è bisogno di spendere soldi per incontrare nel parco altre madri, per scambiarsi inviti a cena con amici e familiari o per organizzare gite durante i week end. Vedo che anche in questo genere di iniziative lei viene frenata dal timore.
Non le chiedo se suo marito contribuisce o meno a rasserenarla, perché di tutto questo lei tra poco parlerà con un suo terapeuta.
Ancora auguri.
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dopo
Utente
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Gentile dottoressa,
Non è che è proprio pari a zero la mia vita sociale, purtroppo non vedo tutti i giorni amiche o qualcuno con cui parlare... e in questi giorni purtroppo non ho distrazioni. Stamattina ho fatto una lunga passeggiata nel parco...è stato molto rilassante. Poi tornata a casa ho avuto ancora quei maledetti pensieri. Ora però li sto affrontando ripetendomi, finché non distolgo il pensiero "siete solo un accozzaglia di pensieri finti", perché è come mi avete detto, che è questo quello che sono.

Mio marito non sa nulla, in un'altra occasione mi è capitato di parlargliene e si è preoccupato, come spaventato che potessi compiere davvero qualcosa di concreto.
Per questa volta ho deciso di aspettare a parlarne, magari dopo il primo incontro con la psicologa.

Grazie ancora per il suo sostegno.
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dopo
Utente
Utente
Buondì,
Scusate ancora.
Vi chiedo se avete delle letture da consigliare?
Dr. De Vicentiis...sto rileggendo il suo articolo che mi ha consigliato e i link all'interno e volevo chiedere se, ogni volta che ho di questi pensieri (con annessi le sensazioni neuromuscolari di cui mi spiegava la dottoressa), pensarli come "un'accozzaglia di pensieri finti che non corrispondono alle mie intenzioni reali" è la chiave di lettura citata. Perché in questo modo mi sembra di affrontarli/accoglierli e se ne vanno dalla mia testa da soli... anche se poi dopo un po' ritornano. Volevo quindi sapere se è il modo corretto di far fronte a questi pensieri o se al contrario rischio di danneggiarmi. Grazie
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dopo
Utente
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Buongiorno,
Posso "insistere" e chiedere un vostro gentile riscontro, in particolare riguardo il mio ultimo commento?

Inoltre, ho scoperto di recente che sono affetta da ipotiroidismo, ho cominciato la cura con un integratore. Ho letto che l'ipotiroidismo potrebbe essere una causa dei disturbi d'ansia. Se così fosse, cosa mi consigliate di fare? Il prossimo controllo con l'endocrinologo sarà ad aprile.
Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
per quel che riguarda l'ipotiroidismo, il fatto che possa essere causa diretta dei disturbi d'ansia mi giunge nuovo, ma può chiedere agli endocrinologi qui su Medicitalia.
Se il medico di famiglia le ha consentito di aspettare fino ad aprile anziché cercare subito un endocrinologo, ritengo che il problema comunque non sia grave.
Per parte mia, le consiglio di nuovo di cercare attività di lavoro e di svago che la distolgano dai pensieri ansiosi, in attesa delle specifiche indicazioni terapeutiche dello specialsta psicologo.
Ancora auguri.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa per la risposta, l'ho aspettata tantissimo.
Ho fatto già una prima visita dall'endocrinologo e mi ha dato un integratore e il controllo ad aprile, peró alla visita non ero così in ansia e con questi pensieri.
Oggi in preda fortemente all'ansia ho addirittura pensato e mi sono vista che "per liberarmi di questi pensieri ossessivi compivo questi delitti". Poi mi sono ripresa subito da sola, e dicendomi che era tutto assurdo. Ho preso e sono uscita per una commissione. Ma poco fa, mentre sono andata a prendere mia figlia all'asilo e mia madre la salutava e le diceva che le voleva bene, mi è venuto un pensiero e mi son detta in testa "ma tanto la uccido". È stato come se qualcuno me lo avesse iniettato in testa, in condizioni normali non avrei mai fatto un pensiero simile. Ora sono qui che ho paura davvero di perdere il controllo, di farlo. Non mi sto trattenendo, non voglio farlo davvero, ma ho paura di me stessa. Sto impazzendo.