Ansia o qualcos'altro?

Buonasera, mi chiamo Giuseppe e sono un ragazzo di 34 anni che vive a Roma da quindici anni.
Ho origini abruzzesi e mi sono trasferito nella capitale per studio e da allora vivo qui.
Da un pò di tempo (qualche annetto ormai) ho qualche problema che non mi permette più di fare quelle piccole cose che fino a qualche anno fa facevo normalmente, come ad esempio uscire e mangiare al ristorante, fare viaggi lontano da casa o addirittura andare in centro e godermi la città.
Purtroppo ogni volta che dovrei fare una di queste cose inizio a sentire dei dolori nella zona intestinale e ho sempre la sensazione di dover scappare in bagno appena mi allontano da casa, come se mi venisse la diarrea ma alla fine questo evento non si verifica praticamente quasi mai.
Se invece so che non devo fare nulla e mi trovo in un luogo "sicuro" fino a qualche mesetto fa stavo abbastanza bene, ma ora che questi sintomi si fanno vivi più spesso ho la sensazione di avere qualcosa e quindi anche dentro casa sono un pò agitato ma nulla in confronto a quello che provo quando dovrei affrontare un viaggio lungo senza avere la possibilità di trovare un bagno nelle vicinanze ad esempio.
Un paio di mesi fa ho fatto un'ecografia all'addome e il dottore mi ha ascoltato anche il battito cardiaco, non ha rilevato nulla ma solo motilità intestinale.
Avrei dovuto rassicurarmi ma invece la situazione non è migliorata, anzi ultimamente ho anche paura a mangiare determinati cibi che potrebbero farmi male e provocare una diarrea improvvisa per questo sto attento anche a mangiare e alla fine finisco sempre per ingerire le stesse cose, a volte anche controvoglia ed ho quasi sempre la sensazione di avere lo stomaco chiuso e/o qualcosa nella gola che non mi permette di degluttire bene.
Tutto questo mi fa sempre pensare il peggio e che possa avere qualche malattia più o meno grave.
Cosa mi consigliate di fare?
Inoltre dovrei tornare a casa per le vacanze natalizie, e già il pensiero di fare questo viaggio mi mette in agitazione nonostante a casa con la mia famiglia e gli amici d'infanzia sarei molto felice.
Vi sarei grato se poteste darmi qualche info se si tratta di una forma patologica di ansia o di altro, e nel caso come affrontare queste situazioni normali che non riesco più a vivere
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Attivo dal 2019 al 2020
Psicologo
Gentile Giuseppe,
posso rassicurarla del fatto che stati ansiosi determinano alterazioni a livello gastrointestinale (ecco perchè molto spesso l'intestino viene definito il "secondo cervello").
Le emozioni agiscono infatti anche a livello di stomaco ed intestino. Anzi molto spesso è vero anche il contrario, alcune persone possono accorgersi di provare ansia proprio perchè avvertono una tensione addominale (molto spesso crampi). Sicuramente alla luce di questi sintomi, è sempre buona regola effettuare controlli per scongiurare che siano di origine organica anzichè psichica, nel suo caso mi sembra di capire che abbia già provveduto a questo.

Detto ciò, mi viene da pensare che si sia presentato un episodio nel quale uno stato ansioso (da lei non bene identificato, e la cosa è frequente), abbia determinato sintomi intestinali. Questi sintomi l'hanno "messa in guardia", questa iperattenzione e questa paura che possono ripresentarsi può attivare in lei ansia, che non fa altro che confermare i suoi presentimenti, determinando per l'appunto problemi intestinali. So che può sembrarle un discorso fumoso e di difficile comprensione, ma è il circolo vizioso dell'ansia.
Con tutti i limiti di un consulto "filtrato" come può essere quello online, ho provato a delucidarla circa la sua ipotesi che i sintomi a livello addominale siano di origine ansiosa. Con questa nuova consapevolezza provi a vedere se si ripresentano ed eventualmente provveda ad ulteriori controlli.

Le consiglio di raggiungere la sua famiglia per le festività, sopratutto se lei tiene a questa cosa e pensa che in quei giorni potrà essere sereno. Goda della presenza dei familiari e del buon cibo, cercando di lasciare andare i pensieri negativi e ansiogeni.

Rimango a sua disposizione e nel frattempo le faccio i miei migliori auguri.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la risposta. Per quanto riguarda i dolori addominali non si tratta di veri e propri crampi, ma qualche fastidio, a volte borbottio e la sensazione di dover andare spesso in bagno anche se alla fine ci vado una volta al giorno come dovrebbe essere normale non avendo episodi di diarrea anche se ultimamente ho notato di avere feci leggermente più molli. Il problema è che ho paura che questi sintomi mi vengano quando mi trovo lontano da casa e mi viene l'urgenza di doverci andare e non trovarne uno disponibile, per questo mi allontano da casa il meno possibile e ormai mi sono ridotto a vivere entro un limite entro il quale non riesco ad uscire. Poi quando sono "costretto" a superarlo, come lunghi viaggi, nel primo tratto sto malissimo e sempre con la preoccupazione, poi magari non so se per distrazione o altro dopo un pò mi passa e vivo il viaggio più serenamente, ma questo periodo di distrazione, se cosi si può definire, ormai arriva sempre più tardi ed ho il timore di tutto: che possa venirmi appunto l'episodio di diarrea, un incidente, un guasto alla macchina, delle code in autostrada, o addirittura qualche malore fisico. E tutto questo lo inizio a vivere dai giorni precedenti oltre che durante l'inizio del viaggio. Lei cosa mi consiglia di fare? Altre visite o di rivolgermi a qualche psicologo/psicoterapeuta? Anche se quest'ultima soluzione non risolverebbe il problema in breve termine e vivrei il periodo natalizio con lo stesso stato d'animo di questo periodo. Inoltre anche un'ulteriore visita non so se risolverebbe qualcosa dato che i risultati dell'ecografia invece che rassicurarmi non lo hanno affatto fatto. Non so se magari può influire altro sulla mia situazione che ora non mi viene in mente, ma nel caso sarei lieto di scrivergliela se servisse.
La ringrazio nuovamente e le faccio i miei auguri per le festività natalizie.
[#3]
Attivo dal 2019 al 2020
Psicologo
Comprendo benissimo ciò che mi dice e posso immaginare il suo stato di malessere nell'affrontare le varie attività del quotidiano, se alla base ha questo stato ansioso.
Quanto mi riporta fa proprio pensare che sia l'ansia a determinare i sintomi che avverte a livello intestinale. Ovviamente poi la sua paura di trovarsi in difficoltà durante un attacco di diarrea, non fa altro che alimentare l'ansia e le problematiche gastrointestinali.

Le consiglio di contattare uno specialista (psicologo o psicoterapeuta) della sua zona per avviare un percorso che la aiuti a bloccare questo circolo vizioso della paura e dell'ansia. Anche perchè a quanto evinco dalle sue parole, tutto ciò ha un impatto negativo sulla sua qualità della vita. E il viaggio che deve intraprendere per raggiungere la sua famiglia per le festività natalizie, potrebbe essere una "messa in prova".

Non è nulla di grave, quindi stia tranquillo, deve solo trovare il modo per vincere l'ansia che la tiene "bloccata". E lo può fare contattando uno specialista.

Rimango a disposizione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le sue parole e per la sua disponibilità Lei dice che è meglio contattarla il prima possibile o iniziare questo percorso con l'anno nuovo visto che nel periodo di festa non sarò presente ma farò ritorno al mio paese natale?
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Attivo dal 2019 al 2020
Psicologo
Si figuri, anzi, grazie a lei per le belle parole.

Il quando è a discrezione sua, certo è che quando si decide d'intraprendere un percorso psicologico/psicoterapeutico, occorre costanza affinchè porti buoni risultati; quindi se sa già che per un periodo sarà lontano da casa, può benissimo decidere d'intraprenderlo nell'anno nuovo.

Nel frattempo si goda le festività natalizie, il calore della sua famiglia ed il buon cibo.

Le auguro il meglio.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente e spero che riesca a tornare a casa per le festività perchè in questi giorni a malapena sono riuscito ad uscire da casa. Magari la terrò informata su eventuali sviluppi quando contatterò uno psicologo. Le auguro una buona serata e le faccio tanti auguri per le festività imminenti.
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Attivo dal 2019 al 2020
Psicologo
Certamente, d'accordo.
Mi tenga informata.

Grazie mille, i miei migliori auguri di buone feste anche a lei.
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