Paura dell'omofobia sociale, soprattutto di quella dei miei genitori

Buonasera
ho 22 anni e sono omosessuale.
Finora non ho avuto relazioni sentimentali ma mi definisco tale per tutta una serie di fattori: le mie fantasie sessuali, che sono sempre state rivolte verso le persone del mio stesso sesso, l'attrazione fisica nei confronti dei maschi con conseguente eccitazione, e le mie infatuazioni.
La mia prima infatuazione risale a due anni fa, ma era una semplice infatuazione adolescenziale.
Infatti qiesta prima infatuazione è finita, e ora nutro un'altra infatuazione verso un altro ragazzo, 5 anni più grande di me.

L'anno scorso ho provato a dire ai miei genitori che sono omosessuale, ma loro sono convinti che io sia in confusione.
Ma non è così.
I miei genitori sono terribilmente omofobi.
Mia madre li vorrebbe morti, pensa che sia contro-natura.
Mio padre quando si presenta l'occasione non fà altro che dire "frocio" e "finocchio" (non riferito a me).

Mia sorella è omofoba, ma non allo stesso livello dei miei; si limita a dire "frocio".
Per quella volta in cui ho detto loro che sono omosessuale, ho fatto loro credere che sono in confusione (per la mia e per la loro salute mentale), ma mi sono reso conto che loro non capirebbero mai e poi mai.

Anche i miei amici sono omofobi: stessa cosa; non fanno altro che dire "frocio".
Infatti, tutte le volte che dicono questa parola, vorrei dare loro legnate, ma mi trattengo e non dico niente.

Io sto bene con la mia omosessualità.
Ho studiato tanto: ho studiato ciò che afferma l'APA, l'OMS, gli studi del professore Andrea Camperio Ciani e così via... ho messo insieme questi studi e ho capito che l'omosessualità è una cosa naturalissima.
Sarei un omosessuale ego-sintonico.
Ciò che vivo male è l'omofobia sociale.
Ho paura che il mondo mi crolli addosso da un momento all'altro.
Ho paura che i miei genitori e i miei amici mi abbandonino (i miei genitori hanno 60 anni).
Fino a qualche mese fa, queste paure erano accentuate; adesso riesco a gestirle un pò meglio.

Come faccio ad eliminare del tutto queste paure?

Ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
il timore dell'omofobia sociale, se lei, come dice, riesce a gestirlo, è perfettamente naturale e rappresenta una cautela verso un mondo che rifiuta da sempre le condizioni delle minoranze.
Naturalmente l'atteggiamento dei suoi genitori, di sua sorella e degli amici la ferisce in maniera particolare, ma mi auguro che proprio attraverso lei queste persone riusciranno ad accogliere ciò che è statisticamente meno frequente, ma non per questo condannabile.
Quanto all'atteggiamento di estranei, datori di lavoro e così via, non tutti sono omofobi, per fortuna, ma la discrezione suggerisce di non esporre le proprie preferenze sessuali, quali che siano, se non a persone con cui si sia entrati in confidenza e siano sicuramente rispettose di tutti i punti di vista.
A quel che capisco lei non frequenta ambienti omosessuali, all'interno dei quali potrebbe trovare svariate riposte alla sua richiesta di come gestire il problema.
Nel frattempo potrebbe parlarne con uno psicologo, sia in un colloquio singolo che in sedute di gruppo.
Nella città in cui lei abita c'è uno specialista che potrebbe darle ottimi consigli. Se crede, mi scriva all'indirizzo email che trova nel mio curriculum e gliene indicherò il nome.
Cordiali saluti.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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