Tradimento online, giochi di ruolo

Buongiorno ho 24 anni e sono fidanzata da 7 anni con un coetaneo.
Ho sempre avuto problemi di fiducia.
Allinizio della relazione abbiamo avuto diversi litigi legati a mie insicurezze da cuui sono derivate le sue bugie.
Ne ha sempre dette, sapevo che mi mentiva ma sapevo che erano sciocchezze ad esempio il luogo dove usciva la sera o cose simili.
Ho sempre creduto alla sua fedeltà, mi è sempre sembrato in fondo un bravo ragazzo.
Di recente ho scoperto un secondo profilo instagram a cui ho avuto accesso.
Ho letto i messaggi e mi è crollato il mondo addosso.
Le chat erano erotiche con una ragazza e un ragazzo gay.
La sua spiegazione è stata che ti tratta di un gioco di ruolo e di niente di reale anche se le conversazioni fanno riferimento a lui come persona.
Gli ho chiesto se è bisessuale e ha negato.
Gli ho detto che per me si trattava di tradimento ma lui non è daccordo.
Gli ho chiesto di chiudere i rapporti con quelle persone, ha acconsentito ma non mi convince.
Vorrei sapere se è da considerarsi normale fare giochi di ruolo erotici esterni alla coppia perchè io davvero non so cosa pensare.
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Dr. Ermanno Moscatelli Psicologo, Psicoterapeuta 14
Innanzitutto in ambito di abitudini sessuali la parola "normale" è un po' fuorviante : ognuno trova i modi ed i tempi che gli danno soddisfazione Ma in un rapporto di coppia sano questi dovrebbero essere cercati insieme.
se uno dei due cerca cose diverse dall'altro forse il rapporto non è soddisfacente (a prescindere dall'aspetto sessuale).
Francamente non ritengo di poter formulare alcuna valutazione sul tuo ragazzo (o meglio sulle sue condotte che mi riferisci) ma mi sembra evidente che tu non ti senti più "in sintonia" con lui.
se hai 24 anni e state insieme da 7 significa che siete passati dall'adolescenza all'età adulta insieme... e forse semplicemente siete diventati qualcosa di diverso dal partner dell'altro; in un rapporto sano ed equilibrato può succedere.
Potrebbe essere difficile da accettare ma è certamente più doloroso cercare di forzarsi ad essere qualcosa di diverso.
Consiglio un confronto aperto e sereno, eventualmente con l'aiuto di un professionista per affrontare il cambiamento avvenuto.

Ermanno Moscatelli, Ph.D.
psicologo psicoterapeuta