Non riusciamo a farlo perché provo troppo dolore ma mi accade solo con lui

Buonasera.
Ho fatto sesso per la prima volta quando avevo 19 anni.
Ho provato tantissimo dolore e dopo qualche minuto abbiamo smesso perché non riuscivo a resistere.
Con questo ragazzo ho provato tante volte a rifarlo nei successivi due anni ma non siamo mai riusciti a concludere, perché dopo pochi minuti gli chiedevo di fermarci dal troppo dolore che provavo.
Dopodiché ci siamo lasciati e ho iniziato ad uscire con un altro ragazzo con il quale, a parte un po’ di dolore i primi minuti della prima volta, non ho più sentito dolore e anzi per la prima volta ho provato piacere durante l’atto sessuale.
Abbiamo avuto un po’ di rapporti ma dopo qualche settimana sono ritornata con il primo ragazzo e pensavo che da quel momento le cose a letto sarebbero andate meglio ma assolutamente no: si ripresenta la solita situazione.
Siamo andati avanti così senza mai riuscire per un altro anno finché io sono andata a vivere all’estero e ho iniziato a stare con un terzo ragazzo, con il quale i primi 2 giorni ho provato dolore ma dal terzo in poi è andata benissimo.
Con lui ho avuto rapporti ogni giorno per due mesi e mezzo e dal terzo giorno in poi è sempre andata così: mentre sta entrando provo dolore ma dopo un minuto sento solo ed esclusivamente piacere, può essere anche molto violento ma provo solo piacere e zero dolore.
Ora la mia domanda è: perché con il primo ragazzo non siamo mai riusciti ma con gli altri due sì?
Il punto è: io con il primo ragazzo ero estremamente rilassata, non sono mai stata a mio agio con qualcuno, non ero in imbarazzo in nessun caso davanti a lui, e ne ero innamoratissima.
Paradossalmente ero meno rilassata quando avevo rapporti con gli altri due, che mi piacevano meno del primo, e con loro mi vergognavo un po’, quindi non mi sarei stupita se fosse con loro che non riuscissi ad avere rapporti.
Invece accade il contrario.
Aggiungo anche che amo il primo ragazzo come non pensavo si potesse amare qualcuno, ma per lui non provo più desiderio sessuale, probabilmente perché se penso al farlo con lui penso al dolore e al fatto che non siamo mai riusciti.
È possibile che a me piaccia caratterialmente un certo tipo di ragazzo ma che a letto mi ecciti tutt’altro?
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Innanzi tutto grazie per il suo post. Lei ci fornisce una domanda dettagliata ma è complicato comunque dare una risposta univoca ed esaustiva in quanto in queste situazioni entrano in gioco componenti fisiche e componenti psicologhe.
Il fatto che lei senta sempre dolore nella penetrazione, anche se con alcuni ragazzi passa, é già un sintomo importante che andrebbe indagato meglio da un punto di vista fisico con un/una ginecologo/a.
Ci sono donne che nel momento in cui stanno per avere un rapporto sessuale completo, hanno uno spasmo muscolare così intenso da impedire la penetrazione.
Questa ipercontrattura dei muscoli perivaginali viene definita vaginismo che può essere primario o secondario. Quando é primario, cioè presente da sempre, è di origine psicologica e segnala una difficoltà ad accogliere l’uomo dentro di sé, per motivi che vanno sempre indagati e che possono essere ad esempio dovuti a un’educazione rigida e sessuofobica, a problemi con la figura paterna, ad abusi sessuali subiti, etc. Quando è secondario, sopraggiunge successivamente.
Anche la dispareunia si riferisce a rapporti sessuali dolorosi. É superficiale quando è interessata la vulva, cioè la parte esterna della vagina, e il dolore vulvare viene definito vulvodinia. in un 80% di casi la causa è la vestibolodinia, un bruciante dolore all’ingresso della vagina che può essere provocato da motivazioni varie e provoca uno stato di neuroinfiammazione cronica, associato a una contrattura muscolare di tipo reattivo che rende difficoltosi i rapporti se non impossibili.
Per riassumere il vaginismo è la persistente e ricorrente difficoltà, da parte della donna, ad accettare la penetrazione vaginale nonostante il desiderio di farlo e spesso si associa ad evitamento fobico e alla paura anticipatoria del dolore, la dispareunia è invece un dolore che si avverte durante il rapporto.
Come ha letto le cause che possono portano all’impossibilità di avere rapporti possono essere molteplici e sia legate ad aspetti individuali, sia ai rapporti di coppia. Sia a problemi fisici, sia psicologici e talvolta ad un mix dell’uno e dell’altro. Quindi importantissimo agire su più fronti e con esperti sia di ginecologia sia di psicologia. Nel frattempo forse sarebbe utile che lei si ponesse alcune domande. Cosa ne pensa nel profondo della sessualità? Che tipo di educazione ha ricevuto? Cosa rappresenta per lei questo ragazzo che ci dice di amare più di ogni altro? Cosa si aspetterebbe da lui e cosa significherebbe avere un rapporto completo con lui?
Sperando di averle fornito indicazioni utili le auguro una buona domenica

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
grazie a lei per la risposta. Io dopo 2 anni che non riuscivo ad avere rapporti con il mio primo ragazzo sono andata dalla ginecologa la quale mi ha detto che non avevo nessun problema se non quello di non stare rilassata (e secondo me non è vero, nel senso che io mi sentivo rilassatissima con lui). Ad ogni modo ciò che mi tormenta è: perché riesco comunque ad avere rapporti con altri ragazzi ma non con quello di cui sono innamorata? Questo ragazzo è la mia anima gemella, lo amo più di quanto pensavo si potesse amare qualcuno, vorrei passare con lui il resto della mia vita ma l'ho lasciato proprio perché in tre anni non siamo riusciti ad avere mezzo rapporto sessuale e non provo più neanche un po' di desiderio sessuale per lui. Sinceramente, dopo aver provato il piacere sessuale (con altre persone) non so se potrei vivere una vita senza sesso o senza desiderio. Se potessi risolvere il problema sarei la persona più felice del mondo, perché continuo a chiedermi giorno e notte se ho fatto la cosa giusta a lasciarlo.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
La sessualità nella coppia é uno degli ingredienti fondamentali a meno che non ci sia un patto di reciproca lealtà in base al quale ognuno fa la propria vita. Ma deve essere voluto non forzato.
Ci sono momenti della vita in cui la sessualità cambia e si modifica e ci sono situazioni in cui c’é sesso senza amore o amore senza sesso, come nel suo caso.
Un scrittrice inglese nel 2017 in un libro intitolato Possibly a love story, ha sostenuto che non é importante se in una coppia non c’è l’ingrediente sessuale, in quanto basta abbracciarsi per essere felici. Questo perché l’amore a suo dire si prova con l’anima e il sesso con il corpo,
Ovviamente non tutti sono stati d’accordo con lei anzi il libro è stato contestato da molti colleghi. La sessualità infatti regala emozioni irripetibili che rendono completa una relazione e la rendono unica, come giustamente dice lei.
Alla luce di quanto le ho detto, dopo le esperienze che ha fatto con gli altri ragazzi sta a lei adesso decidere se riprendere la storia con il suo ragazzo accontentandosi per il momento di abbracciarlo e scoprire piano piano, come vorrebbe essere amata, cosa teme, cosa vorrebbe sentirsi dire da lui, facendosi anche aiutare da un/una collega o continuare ad avere storie di sesso con ragazzi che le piacciono ma che non ama. Ma da quanto ci dice vorrebbe che tutto ciò accadesse con il suo ragazzo e quindi non indugi oltre e cerchi un/una collega. Vedrà che qualche seduta la aiuterà molto. Lei é una ragazza giovane, intelligente e sensibile e ha diritto ad una vita piena, piiù aspetta più tutto diventa ancora più complicato.
Alcuni grandi hanno definito la sessualità in vari modi, le mando alcune delle loro frasi in modo che possa intanto riflettere e sorridere. Anche i sorrisi aiutano a sostenere le situazioni complicate e nella sessualità é importante che ci sia un aspetto giocoso soprattutto nei casi come il suo.
Isabel Allende ha scritto che: Per le donne il miglior afrodisiaco sono le parole. Il punto "G" è nelle loro orecchie. Chi lo cerca più in basso sta sprecando il suo tempo .
Schopenhauer scrisse invece che: Ogni innamoramento, per quanto etereo voglia apparire, affonda sempre le sue radici nell'istinto sessuale. Se la passione del Petrarca fosse stata appagata, il suo canto sarebbe ammutolito.
Jennifer Aniston invece ha sostenuto che:
Il miglior odore al mondo è quello dell’uomo che ami.
E la grande Alda Merini ha scritto:
Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra,
varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.
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Gentile Dottoressa,
intanto grazie mille per il tempo che mi sta dedicando. Lei crede che sia possibile rimediare e prima o poi sentire desiderio nei confronti di questo ragazzo? Perché io al momento (e la situazione va avanti da tanto tempo) provo assolutamente solo amore e zero desiderio sessuale per lui, non solo provo troppo dolore nel momento dell'atto sessuale vero e proprio ma non mi va di fare nessun'altra cosa "fisica" con lui, che sia sesso orale, masturbazione, anche solo baciarsi, non ho davvero un briciolo di desiderio. Al contrario, con un altro ogni volta che ci vediamo sono super eccitata, anche se non lo amo. Lei dice che qualche seduta potrebbe davvero aiutare a farmi avere desiderio per il primo ragazzo? Se così potesse essere davvero sarei la persona più felice del mondo, perché io sono convinta di amarlo più di ogni altra cosa e di voler passare la mia vita con lui, anche se ultimamente mi sto chiedendo se davvero sia amore, visto che non c'è passione, almeno da parte mia. C'è anche un altro problema però, lui vive all'estero e non potremmo andare alle sedute insieme, è sufficiente che mi faccia aiutare io da sola da una psicologa/sessuologa?
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Capisco perfettamente il conflitto che sta vivendo e che non é facile da dipanare; per questo motivo le ho consigliato alcune sedute da un/una collega. Soprattutto dopo che mi ha riferito che a livello fisico, in base alla diagnosi della ginecologa, non le é stato rilevato nulla di anomalo Questo stato di cose può dipendere da una paura di legarsi e avere un rapporto di completezza fatto di sesso e anima, o a molti altri fattori che vanno indagati e che possono essere collegati, come le avevo detto in un precedente post, ad esempio a un’educazione rigida e sessuofobica, a problemi con la figura paterna, a un modo di percepire l’affettività troppo possessivo e temere la vicinanza di un amore totale o a molto altro. Molte donne temono un rapporto nella quotidianità fatto di sesso e amore. Come accade a Sabine, ad una delle protagoniste del bellissimo libro di Milan Kundere intitolato: L’insostenibile leggerezza dell’essere, che,pur essendosi innamorata alla follia di un professore di nome Franz non riesce a sostenere la storia d’amore.
E, in proposto, sarà anche utile comprendere se sta idealizzando la lontananza per la difficoltà a sostenere l’amore è l’intimità nella vicinanza o se davvero ama questo ragazzo.
La o il collega dalla/dal quale si recherà saprà sicuramente sostenerla in questo momento e l’aiuterà ad acquisire consapevolezza per poter fare la scelta più consona e uscire da questo stato di impasse.
Nel frattempo può leggere anche un libro intitolato: Donne che corrono con i lupi Edizioni Frassinelli di Clarissa Pinkola Estés. Definito un libro culto che ha cambiato la vita di milioni di donne.
Sperando di esserle stata utile.
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Scusi Dottoressa, ma è possibile che tra due persone ci sia incompatibilità sessuale a cui non è possibile porre rimedio?
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile signorina
Si, può esserci incompatibilità sessuale ma i segnali non sono quelli che lei lamenta. Di solito si parla di incompatibilità quando i desideri di uno non corrispondono ai desideri dell’altro o i tempi non coincidono, etc.
I sintomi o le sensazioni che prova lei non sono da sottovalutare o da generalizzare, vi amate da molti anni, siete stati insieme eppure la sessualità non ha mai dato particolare soddisfazione a nessuno dei due. E se, come mi dice e come è giusto che sia, soprattutto alla vostra età, il sesso è importante, cosa é che le fa amare tanto questo ragazzo? Cosa ha tenuto insieme il rapporto per tanto tempo? E l’idea che lui sia l’unico vero amore da dove scaturisce? É importante che lei approfitti di questo momento per rispondersi a tante domande concrete perché noi siamo fatti anche di corpo. Quando parla di incompatibilità sessuale é come se mi parlasse di una situazione dove l’affetto é scisso dalla sessualità. Come se mi parlasse di un grande affetto che viaggia solo sui binari dell’affettività e fa venire in mente una relazione fra fratello e sorella. In questi casi é una cosa normalissima e giustissima che si viaggi solo sui binari dell’affetto, ma non di certo fra due giovani fidanzati, a meno che, come le ho detto nel primo post, non ci sia fra di voi un accordo di lealtà in base al quale ognuno fa la propria vita. In tutti gli altri casi tra due giovani fidanzati che devono imparare a scoprirsi e conoscersi da tutti i punti di vista, questa situazione non va bene.
Lei mi ha posto delle domande chiedendomi se davvero credo che le cose possano migliorare. Le rispondo dicendole ancora che credo che voi due abbiate la possibilità di migliorare e risolvere la vostra vita sessuale a patto che siate disposti, a cominciare da lei, a rivedere fino in fondo le basi del rapporto. Solo in questo modo tutto é possibile. E la psicoterapia le servirà proprio a capire nel profondo la natura del suo amore o del suo affetto sia per cercare una migliore intesa sessuale sia per decidere in altro modo.
Sarà poi il o la collega dalla o dal quale si recherà che saprà eventualmente trovare un modo per parlare anche con lui o per indirizzarlo da un collega sul luogo dove si trova. Ma intanto incominci lei.