Come faccio a ricominciare da capo e a ricostruire tutto?

Ho appena compiuto 21 anni.
Mi sto laureando in lingue straniere e sono fidanzata con un ragazzo più piccolo di me di quattro anni.

Nella vita sono una persona positiva: nonostante il dolore, cerco di indossare sempre il mio sorriso migliore, per non far soffrire gli altri.
Sono cresciuta da sola con mia madre.
Lei per me è la cosa più importante di tutte.
Siamo sempre state una cosa sola.
Mio padre è andato via di casa quando avevo otto anni e quindi ho avuto l'esempio di una magnifica donna che ha preso in mano le redini di tutto e ha portato avanti una famiglia che, a tozzi e bocconi risposandosi, ha ricostruito.
E così ho fatto sempre io: mi sono rimboccata le maniche: ho studiato, lavorato come babysitter e insegnante privata.
Alle medie, avevo problemi con i miei insegnanti e con i miei compagni, ma ho tenuto duro.
Alle superiori la vita mi ha sorriso dandomi il mio cane, ma mi ha tolto prima mia sorella e poi mio nonno.
E sono andata avanti.
Un anno fa incontro il mio fidanzato.
Lui mi ha sostenuta nei momenti difficili e ha ascoltato la mia storia, ma la vita si è scatenata contro di me: mio padre è venuto a mancare e mia madre è stata ricoverata per un'emorragia celebrale.
Mi sono rimboccata le maniche e ho fermato l'universita, per la mia famiglia.
Mia mamma ora sta bene, ma io mi sono persa.
Sto avendo problemi con il mio fidanzato e non so più da che parte iniziare.
I miei genitori sono fieri di me, il mio ragazzo mi ama, e io non voglio fargli pesare il fatto che questa situazione mi ha lasciata spaesata.
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Dr.ssa Eleonora Arduino Psicologo, Psicoterapeuta 62
Certo la vita le ha dato molte prove e il suo coraggio è ammirevole. Ma ora forse sente in fondo il bisogno di qualcosa per sè e si trova smarrita. Colpisce un fidanzato di 17 anni di cui parla come se fosse un adulto: non lo è, non può esserlo ancora, non può appoggiarsi a lui come se lo fosse, rischia grandi delusioni. Anche se forse lui sembra adeguato, non può ancora esserlo. Con questo non dico che debba lasciarlo, ma provare a non "sorridere sempre per far contenti gli altri" e cercare dentro di sè chi è e cosa vuole, senza altri condizionamenti. L'esempio di sua madre è grandioso, ma non cerchi di imitarla: sua madre aveva una figlia da crescere e una vita adulta, lei ha 21 anni e ancora tutto da costruire, la sua vita e la sua strada da trovare. Imitare la forza di sua madre non significa fare le stesse cose e le stesse scelte, nè tanto meno rinunciare a vivere pienamente.

Dr.ssa Eleonora Arduino
psicologa-psicoterapeuta