Ansia o depressione dovuta dal lavoro

Non saprei come iniziare...il pratica è da ormai molto tempo che la vita che conduco mi porta ad avere uno stato psicologico precario dovuto al lavoro di oss.
Un lavoro che purtroppo ho saputo dopo vari corsi e tirocini di non essere adatto a me, sarà il fatto che non ho mai avuto una sicurezza sulle mie mansioni e questo mi porta a essere spesso impacciato e "inadatto", oltre al fatto che nella mia indole non sono mai stato predisposto ad avere a che fare con le persone, perlopiù con problemi anche gravi.
Sono sincero, ho scelto di fare il corso perché sono stato spinto e incoraggiato da molte persone ed anche perché era la strada più facile per trovare un lavoro, visto e considerato che ho quasi 34 anni e non ho mai avuto un lavoro stabile e ben pagato.
Ogni mattina mi sveglio con l'angoscia e ansia con crampi allo stomaco e questo stato di oppressione sento mi logora per tutta la giornata.
Sono perennemente nervoso e irritabile...e sinceramente non so più che pesci prendere per avere un lavoro che mi soddisfi e mi renda un po' più "sereno".
Con l'aiuto economico che ho avuto dai miei per fare questo mestiere mi sento solo in colpa.
Avrei voluto fare tutt'altro nella vita, qualsiasi cosa, ma non questo...ho dovuto guardare in faccia la realtà per rendermi conto di essere professionalmente un pesce fuor d'acqua.
Con tutto il rispetto che comporta questo lavoro.
Non voglio un vostro conforto ma è un modo anche per sfogarmi.
Preciso che pratico hobby ed ho una vita tutto sommato regolare nell'ambito sociale, esco con gli amici, pratico sport (trekking) ma questo non mi è sufficiente a sopperire dei miei pensieri che ormai mi torturano da molti mesi.
Pure nelle attività che pratico penso con ansia al giorno dopo senza godermi l'attimo in cui vivo.
Mi scusi se mi sono dilungato.
Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo,

la dimensione psicologica del lavoro è un aspetto fondamentale per il nostro benessere psichico.
Nella società contemporanea, i rapidi cambiamenti del mercato del lavoro hanno reso sempre più complesso scegliere la professione "giusta" .
Pertanto, nel suo caso, sarebbe consigliabile un percorso di orientamento e bilancio delle competenze per prendere consapevolezza sulle sue attitudini lavorative presenti o da sviluppare. Infine, aggiungo che in questi anni mi sono occupato anche della formazione di un centinaio di operatori socio-sanitari (OSS) e come ho detto più volte ai miei studenti, questo è un lavoro che contribuisce a una profonda crescita personale e a superare i limiti presenti nella propria personalità.

Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
Consulenze e formazione on-line

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille del suo riscontro.
Aimé ho sempre pensato e detto che questo sarebbe stato l'ultimo dei lavori che avrei fatto. Più che altro a causa della mia personalità/ non predisposizione caratteriale ..in quanto prima ancora che prendessi questa strada, mi ha spinto a stare sempre il più lontano possibile dalla gente che soffre e dagli ambienti ospedalieri o simili. Sono sempre stato, fin da adolescente, una persona che mentalmente ha una scarsissima predisposizione ad elevate condizioni di stress, ragion per cui ho facilmente ricadute psicologiche con numerosi attacchi di panico. Specie di notte, che si e no ultimamente le ore di sonno sono drasticamente diminuite per via di questi disturbi.
Ovviamente con questo non voglio dire che bisogna rimanere in stallo, senza dover provare a mutare la propria persona in modo da fortificare un certo lato del proprio carattere...ci provo, ciò sempre provato, non è semplice, ne sono pienamente consapevole che è solo uno stupidissimo cortocircuito del mio cervello. E vedendo altri colleghi così vispi e lucidi poi penso allora sono io il problema, non il lavoro.
Ma ripeto, non è mai stata la mia aspirazione... Sto giocando qualche altra carta per trovare qualcosa che si avvicina di più alla mia personalità. Non so se è giusto o meno. Lei ritiene che sto scappando dal problema invece di affrontarlo? Ho sempre saputo che questo mestiere se lo fai devi essere portato o non lo devi fare proprio.. perché ovviamente hai a che fare con persone che hanno bisogno di aiuto. O crede che devo trovare il mio equilibrio in qualche altra attività?
[#3]
Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Le domande che pone riguardano la comprensione di dinamiche psicologiche interne, che, per essere affrontate correttamente, necessitano di un corretto inquadramento psicodiagnostico della sua personalità, non possibile in questa sede.
A mio avviso, un percorso psicologico potrebbe esserle d’aiuto, come primo obiettivo per renderla maggiormente consapevole, come le ho già detto, sulle proprie attitudini professionali e come secondo obiettivo per il superamento della sintomatologia ansiosa.
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