Stato di forte ansia

Buongiorno dottori,
Richiedo il vostro consulto per un forte stato di ansia che sta caratterizzando le mie giornate ultimamente.

Sono in procinto di sostenere l’esame di abilitazione alla professione e già questo di per sè è motivo di forte stress, in quanto è uno dei traguardi che mi sono prefissata nella mia carriera professionale.

A questo si aggiunge una situazione lavorativa poco piacevole, caratterizzata da colleghe invidiose, che remano contro e che ogni minimo errore o disattenzione che uno ha provvedono subito a riferirlo ai responsabili, tant’è che anch’io ho cominciato a comportarmi di conseguenza ed è iniziato questo che io chiamo gioco al massacro, di cui non vado assolutamente fiera.

Inoltre si aggiunge la pressione di uno dei miei responsabili, che punta molto sulle mie capacità e mi ha anche minacciato dicendo che se non supero l’esame troverò lungo il mio percorso lavorativo.

Nonostante sia sostenuta sia da lui che dalla mia famiglia e da mio marito, sto vivendo molto male questa situazione, tanto da pensare di cambiare luogo di lavoro, principalmente a causa delle colleghe; ma d’altro canto non voglio dargliela vinta.

Ci sto mettendo tutto il mio impegno e le mie forze e cerco di pensare positivo, nonostante talvolta mi rimproveri di non essermi messa prima a studiare (c’è stato lo scritto a settembre ed i risultati sono usciti a metà dicembre, avrò l’orale a metà febbraio), ma spesso quanto accade sul lavoro influenza il mio pensiero e la mi voglia di farcela.

Come si fa a farsi scivolare addosso tutta questa invidia e cattiveria, senza abbassarsi al loro livello?

Grazie.
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Dr.ssa Eleonora Arduino Psicologo, Psicoterapeuta 62
Buongiorno, capisco le dinamiche che descrive, purtroppo molto frewuenti sui luoghi di lavoro. È assolutamente necessario imparare a gestirle in modo sano, equilibrando gli atteggiamenti e "conducendo" i giochi in modo non penalizzante. Questo comporta spesso una puntuale attenzione e analisi della situazione, che non può essere risolta con qualche breve consiglio, inevitabilmente generico e superficiale. L'ansia, inoltre, è normale ma anche una cattiva consigliera, e anch'essa va gestita in modo adeguato. Un percorso di coaching è indicato, con competenze e attenzioni di tipo psicoterapeutico, però. Se crede mi chiami per un consulto gratuito che possa orientarla al da farsi. Ma non aspetti che la situazione precipiti...

Dr.ssa Eleonora Arduino
psicologa-psicoterapeuta

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