Dubbi sul comportamento di mio padre

Buonasera dottori,

Questa sera, di nuovo, nonostante non si fosse presentata da un po' questa situazione, mio padre ha perso i sensi mentre era in bagno per prepararsi per andare al lavoro.


Ha 61 anni e negli ultimi anni ha avuto degli scompensi cardiaci e aneurismi ma sa quando prende tutte le pastiglie che gli sono state date sembrava stesse bene.


Nonostante ciò stasera ha perso i sensi e io per come lo vedo mi sembra che ciò sia dovuto più da una mancanza di voglia.
Insomme mi sembra depresso.
Lo dico perche glielo leggo negli occhi e alla fine la sua vita si limita a lavorare e tornare a casa e bere qualche bicchiere di vino.
Stasera appunto diceva di non avere dolori ma non riusciva o voleva alzarsi, aveva un aria di completa spaesatezza e non voglia.
Mia madre crede sia svenuto ma non ne sono sicuro perché fondamentalmente non abbiamo sentito nessun tonfo ne rumore.
Ogni volta che gli si è chisto se sentiva male da qualche parte ci faceva no con la testa, lacrimando.
Ogni volta che gli si chiedeva cosa fosse successo, non rispondeva, quasi come se non sapesse cosa fosse successo o volesse evitare di dirlo.
Negli ultimi anni ha perso molto peso, parla meno ed è diventato molto sensibile e dalla lacrima facile.
Lo vedo sorridere poco e percepisco questo suo atteggiamento come una ricerca di aiuto.


La mia domanda è: è possibile che una persona depressa possa arrivare a "creare" queste situazioni, anche incomsciamente?

Ma sopratutto, cosa posso fare A per capire se è depresso e B per aiutarlo?


Ho quasi paura anche di fargli fare una visita psichiatrica perché se fosse depresso ho paura che la cosa possa anche deprimerlo maggiormente.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,

senza una approfondita visita medica
- generale
e
- psichiatrica o psicologica ma di persona
non è possibile esprimere nessun parere psy.

Solo lo Specialista può diagnosticare un disturbo fisico o psichico
e dunque a Lei non può bastare la buona volontà per farlo.

Quello che Lei può fare è innanzi tutto accompagnarlo dal medico di base
oppure convincerlo a recarvisi.
Seguirannon approfondimenti diagnostici forse.

Alla diagnosi segue la cura,
e dunque perchè averne paura?

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/