Attacchi di panico cronici e stress

Salve, ho già posto in essere tale domanda nella sezione cardiologia e mi é stato giustamente detto che i miei attacchi altro non sono che manifestazioni ansiose.

Come prima cosa, sono un ragazzo di 24anni, fumatore, 20 sigarette al giorno, un, caffè al giorno.

Un paio di mesi fa, mentro ero al Bar a sorseggiare un caffè, ho sentito letteralmente il cuore nella testa, tachicardia estrema e difficoltà a respirare.
Nei giorni seguenti, fino ad oggi, in realtà i sintomi sono continuati nella manifestazioni più disparate, mal, di testa, sudorazione alle mani, fitte al petto, alla schiena, oppressione al cuore, vertigini, senso che il cuore perdesse un battito con conseguente sussulto da parte mia.
Ovviamente mi sono recato subito dal cardiologo e ho fatto in oridne cronologico:
Eletettrocardiogramma
HOLTER
ECOGRAFIA DEL CUORE
Analisi del sangue
ECODDOPLET
ELETETTROCARDIOGRAMMA SOTTO SFORZO
Tutti gli esami hanno dato esito negativo.
Ma Ogni qual volta sento un qualcosa che interferisce col petto o cuore ho sempre paura che sia un infarto.

Ora, nello specifico, negli ultimi giorni, ho iniziato ad avvertire anche Nausea, Vomito, reflusso gastroesofageo, dolore all'epigastro, bruciori allo stomaco, fastido fra spalle e torace ecc e fitte al cuore, dolore allo sterno.

Posso constatare che sicuramente sto vivendo un periodo molto stressante dato dalla università.
Sto dando gli ultimi esami, manca poco alla laurea, sto cercando di dare il massimo e studiare tantissimo.

Allo stesso tempo però tali, sintomi sono, diventati insostenabili, specie quando penso che magari ci rimango secco.
Io so che sono dovuti all'ansia e quindi tendenzialmente niente di cosi tragico possa succedermi, ma nel momento in cui avverto i sintomi, mi si, fissa l'idea dell'infarto e divento poco lucido.

Ho quindi deciso di rivolgermi a un neurologo per eventualmente farmi indirizzare da lui da uno specialista in Materia.

Volevo quindi chiedervi:
1) Ma veramente la mia é solo ansia.
Cioè l'ansia può creare tutto questo?

2) Se il mio modus operandi, quindi rivolgermi al medico fosse giusto
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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 112 3 4
Gentile Utente, molti individui non conoscono i sintomi fisici dell'ansia. Credono che l'ansia sia stress, tensione, nervosismo e ignorano completamente che questa ha dei risvolti anche sul piano fisico, come tremori, vertigini, possibile aumento della frequenza cardiaca, nausea...

Pertanto, ha fatto bene in primo luogo ad effettuare quegli esami per escludere altre patologie. Hanno dato tutti esito negativo. E' tipico del disturbo d'ansia pensare che ci sia ancora qualcosa da indagare, altri esami da fare,...

Da psicologa psicoterapeuta posso consigliarle di non pensarla in questi termini: "la mia è SOLO ansia"... l'ansia è un disturbo che interviene nella quotidianità delle persone e come un disturbo medico-organico va affrontato. Anche se ci sono problemi più gravi come Lei suppone (problemi per cui il dott. Cecchini le ha già consigliato di modificare alcune abitudini) l'ansia è un disturbo che ha diversi risvolti, non solo cognitivi ma anche fisici e somatici.

Per cui ha fatto bene a rivolgersi ad un neurologo per inquadrare meglio la situazione; gli altri specialisti di riferimento sono lo psichiatra che ha la facoltà di prescrivere farmaci per ridimensionare la sintomatologia, e lo psicoterapeuta che insieme al cliente analizza la situazione, cosa ha provocato questo stress, quali fattori, quali modalità adotta lei in caso di stress, quali modalità più adattive potrebbero esserci ecc.... ed effettivamente Lei ci riporta il periodo intenso vissuto all'università...

Spero di averle chiarito qualche punto.
Cordialmente

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

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