Mia madre non accetta il mio fidanzato

Buonasera,
Scrivo perché sono in un periodo stressante della mia vita, ho conosciuto questo ragazzo l'anno scorso.
Lui non vive nella mia città, così dopo una lunga frequentazione ho deciso di lasciare tutto, casa, lavoro, famiglia e amicizie per iniziare una nuova avventura nella sua città, ci siamo promessi tante cose tra cui il fatto che saremmo andati a vivere insieme e avremmo fatto di tutto per stare bene.

La mia relazione con lui è degenerata in episodi di gelosia immotivata tra cui controllo ossessivo del telefono, motivi veramente banali per litigare.
È una persona totalmente insicura, era geloso persino dei vestiti che indossavo, su alcuni modi di fare, relativi al mio carattere.
Allora visto e considerato che io stavo male e lui altrettanto, ho deciso di ritornare a casa mia con l'aiuto di mia madre.

Nella distanza ho capito e lui ha capito con tanta sofferenza che non c'era motivo di crearsi problemi inutili quando quello che sentiamo è molto sentimento e c'è il desiderio di stare insieme.

Adesso mi trovo qui, mia madre è l'unico genitore di riferimento, mio padre è sparito e non c'è mai stato.
Ho deciso di voler riprovare a tornare da lui ma ogni volta mia madre mi fa minacce verbali.
Minaccia di cambiarmi la serratura, di bloccarmi il conto corrente.
Di denunciarlo e di denunciarmi, minaccia di vendere le mie cose, mi fa chiamare da tantissime persone che mi fanno pressione psicologica, minacciandomi ancora che io rimango da sola se faccio questa scelta.
Nel frattempo sto male nessuno capisce quanto siamo innamorati e quanto per noi è importante.
Cosa posso fare per impedire che mia madre abbia questo controllo su di me?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile ragazza,
la sua situazione non appare del tutto comprensibile.
Intanto non ci dice se è economicamente autonoma e con un lavoro stabile; il fatto che abbia lasciato il lavoro per cambiare città e raggiungere il suo ragazzo fa pensare di no.
Inoltre scrive: "ho conosciuto questo ragazzo l'anno scorso.
Lui non vive nella mia città, così dopo una lunga frequentazione ho deciso di lasciare tutto".
Quale lunga frequentazione, se l'ha conosciuto solo l'anno scorso e già ha convissuto con lui, lo ha scoperto diverso da come immaginava ed è tornata da sua madre? Non solo: si è già pentita di averlo lasciato e ha deciso di riprovare la convivenza. Con quanta assennatezza?
Tutto troppo affrettato, troppo poco meditato, mi sembra.
E a quanto pare lo pensa anche sua madre, che vuole impedirle un'altra scelta impulsiva e forse pericolosa, infatti del suo ragazzo lei scrive: "È una persona totalmente insicura, era geloso persino dei vestiti che indossavo, su alcuni modi di fare, relativi al mio carattere".
Però sua madre anziché farla riflettere, anche sul fatto che lei è giovane e avrà occasioni di incontri migliori, usa sistemi quanto meno insoliti: varie minacce, tra cui quella di denunciare lui o lei. Denunciare per cosa? Avete commesso qualche reato? Siete sotto tutela?
Per capire meglio la sua situazione, questi aspetti vanno chiariti. Sarebbe opportuno che lei precisasse anche il significato della frase: "mio padre è sparito e non c'è mai stato". Se è sparito, un tempo era presente.
Sembra, in pratica, che lei si trovi in un tale stato di confusione da rendere davvero preoccupante la decisione di lasciare i luoghi e le persone che conosce per raggiungere un uomo alquanto instabile. Se vi amate, cercate di capire attraverso una frequentazione prolungata se la gelosia morbosa, il controllo, il rifiuto sono stati davvero episodi momentanei, cosa di cui dubito.
Il suo ragazzo potrebbe venirla a trovare nei week end, farsi meglio conoscere anche da sua madre e dai suoi amici.
Non avete pensato a questa soluzione?
Ci scriva chiarendo questi punti e cercheremo di aiutarla meglio.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa,
È vero sono stata poco chiara nel raccontare il tutto, innanzi tutto sono disoccupata perciò sono autonoma, percepisco quasi uno stipendio normale mensile. (ovviamente voglio trovare lavoro)
-Ci siamo frequentati molto nonostante la distanza, per molto intendo che sono stati momenti intensi, abbiamo fatto periodi in cui lui stava da me e viceversa, poi spinta dal sentimento ho deciso di provare la convivenza.
-il mio fidanzato è una persona insicura e vuole mantenere il controllo di tutto, era geloso di varie cose futili che ho tentato più volte di spiegargli che queste cose portavano a stare male lui e allontanavano me. Vestiti, unghie, modo di scherzare, messaggi di amici.
-mia madre nonostante capisco che lei lo faccia per il mio bene, mi toglie il respiro, d'altronde non può pretendere che io faccia quello che desidera ed io essere infelice. Anche se sbagliassi di nuovo? Che cosa potrebbe succedere?
-mio padre mi ha abbandonato all'età di 3 anni e non ha mai voluto un rapporto con me, nonostante abbia provato a cercarlo, è stato molto chiaro.
-ho provato a dire al mio fidanzato che sarebbe meglio prendere del tempo prima di tornare a vivere insieme e fare le cose con calma, ma lui afferma di stare parecchio male, ha perso 7 kg nel giro di una settimana, mi mette anche lui nella condizione di scegliere o lui o le minacce di mia madre. Cosa posso fare? Quello che desidero io è di riprovarci.
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Utente
Utente
Inoltre non abbiamo commesso nessun reato, lui non è mai stato una persona violenta o non mi ha mai fatto minacce. L'unica cosa che a mio parere valuta come reato è il sentimento che ci lega. Mia madre pensa che io voglio giustificarlo o che io mi faccia manipolare da lui, quando non è così!
E poi non lo vuole vedere affatto, mi dice tante cattiverie, mi fa continua pressione e minacce, "se metti piede dalla porta cambio la serratura" "vado dai carabinieri e faccio di tutto per bloccare il conto".
Grazie mille dottoressa, attendo una risposta
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile ragazza, ora il discorso è più chiaro, ma di sicuro non roseo.
Prendiamo la frase: "mi mette anche lui nella condizione di scegliere o lui o le minacce di mia madre".
Insomma, le due persone da cui dovrebbe ricevere affetto e protezione la circondano invece di costrizioni e minacce.
Fossi in lei, comincerei col prendere un po' di respiro da una delle due parti, e precisamente dal lato del ragazzo. Lei gli vuol bene, ma lui non è cambiato: chi perde sette chili in una settimana non è una persona equilibrata!
Gli ha detto che sarebbe meglio aspettare prima di tornare insieme... Glielo ripeta con fermezza, avendo chiari due punti: 1) chi le impone le proprie esigenze non dimostra di volerle bene; 2) un uomo che non controlla affatto le proprie emozioni non dà garanzia di stabilità. Tra l'altro, lui lavora? Quanti anni ha?
Dopo questo passo, parli con sua madre e le chieda cosa teme da un suo ritorno con quel ragazzo. Glielo chieda con calma e imponga anche a sua madre una discussione calma e circostanziata, dicendole che è in contatto con una psicologa di Medicitalia perché si sente confusa e vuole definire la situazione.
Se queste due azioni non avranno l'esito di restituirle un po' di pace per decidere con calma, si faccia prescrivere dal medico di famiglia dei colloqui con uno psicologo o vada direttamente alle ASL o al Consultorio Giovani, dove la consulenza è spesso gratuita.
Se le danno un appuntamento troppo lontano, tenga conto che molti specialsti privati hanno prezzi del tutto abbordabili, ne contatti qualcuno per telefono e dica che vuole uscire da una situazione di conflitto e ha bisogno d'aiuto.
Cara utente, il padre che si è dileguato in quel modo lascia una ferita che può alterare tutta la sua relazione col maschile, e potrebbe essere alla radice di una scelta sentimentale a lei non favorevole. Per questo l'aiuto di un/a psicologo/a può rivelarsi risolutivo.
Io le faccio i migliori auguri, e spero di sentirla ancora.
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Utente
Buongiorno dottoressa,
La ringrazio molto.
Nella giornata di ieri ho avuto una reazione impulsiva, nel mentre che ero a casa da sola ho fatto la valigia e mi sono avvicinata ai mezzi ma quando mi sono trovata sul fatto, non sono riuscita a fare il passo di andare. Andare ora significherebbe scappare e creare più tensione di quanta ce n'è. Ho deciso di impormi con il mio fidanzato e di lasciami del tempo per riflettere e affrontare le cose poco alla volta. All'inizio non ha accettato, voleva chiudere tutto, poi probabilmente ha riflettuto e ha preso consapevolezza che fare le cose di pancia non funziona a nulla, anzi, crea più problemi.
Ho tentato nuovamente di parlarne con mia madre, ma a quanto pare lei non è confusa, è decisa, non vuole che torno giù. Mi ha spiegato che è passata al ricatto in quanto per lei è l'unica cosa che può fermarmi. Teme che la sua gelosia possa esplodere in violenza fisica, che possa farmi dei danni anche psicologici. Non voglio giustificarlo però aldilà delle sue insicurezze (che penso chiaramente ne debba affrontare con uno specialista), non mi ha mai fatto del male, si chiude in paranoie e pensieri inesistenti, paure.
In ogni caso lui lavora, ha 27 anni.
La mia unica paura grande è di sottostare alle paure di mia madre, e non fare la mia scelta e quindi infine pentirmi, non lo ritengo giusto.
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Utente
Utente
Mia madre pensa che io possa ammalarmi ancora, anni fa ho sofferto di attacchi di panico e anoressia, dai quali sono uscita vincitrice. Inoltre penso anche che ho problemi con il sesso maschile, nonostante ho affrontato il tema in precedenza (anni fa) facendo sedute di counseling.
La ringrazio per il consiglio, contatterò sicuramente uno psicologo affinché possa aiutarmi a prendere coraggio ed affrontare questo momento di disagio e conflitto.
Mi farebbe comunque piacere avere un parere nuovamente da lei.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Cara utente,
sono contenta di sapere che ha affrontato coraggiosamente la situazione, parlando con fermezza al suo ragazzo e a sua madre.
Quando cerchiamo di dirigere consapevolmente le nostre azioni, anziché lasciarci trascinare dalle scelte degli altri, ne ricaviamo sempre energia e chiarezza.
Continui così.
Si chieda momento per momento cosa può farla sentire a suo agio con sé stessa e lo comunichi agli altri.
Le loro reazioni le faranno capire quanto sono equilibrati, quanto sanno mettere da parte il proprio egoismo e quanto vogliono agire per il suo bene, dimostrandole vero affetto.
Approvo anche la decisione di cercare uno psicologo che possa aiutarla in questo momento difficile.
Per parte mia le faccio molti auguri.

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