Posso trasferirmi dopo aver avuto problemi da stress?

Salve sono una ragazza di 23 anni.

Nel 2015 ho affrontato una miectomia per cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (hcm) adesso tenuta sotto controllo e sto benissimo, ritmo normalissimo, nessuna ostruzione ecc.
poi mi sono trasferita a roma, sara’ che ero troppo giovane per gestire tutto ma l’ultimo anno ho avuto un attacco di panico con tachicardia stando sola e lontanissima dai miei.
Dopo tempo si è escluso assolutamente il cuore e si è scoperto per reflusso gastroesofageo che sto curando tranquillamente.
Quella situazione pero’ stando sola mi ha portato ad avere ansie nei momenti piu’ particolari che comunque sono svaniti poco a poco ritornando a casa dai miei ma soprattutto con il mio primo lavoro, con le prime soddisfazioni.
Il punto è che è passato un anno ed a volte ritorno a Roma perche’ mi manca ma oltre a questo, sono sicura che avrei piu’ soddisfazioni lavorative ritornandoci, dandomi un’altra possibilita’ ed inoltre ho tutti i miei amici li’, non so se comunque questo comprometterebbe dinuovo il mio stato emotivo ma so che anche attaccarmi troppo ai miei ed alla mia citta’ mi fa male!.
Vorrei solo un parere esterno.
Ringrazio infinitamente di avermi letta.
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
sono passati diversi anni da quando non è stata bene ed ha iniziato anche l'esperienza lavorativa.
Sta pensando di provare a ritornare in una città che potrebbe accoglierla con lavoro ed affetti...
Ma sembra che si senta ambivalente e combattuta tra rimanere vicino alla sua famiglia di origine e prendere una strada in autonomia.
Chiaramente non si è certi di quello che si trova quando si lascia qualcosa che si conosce bene...
Mi sovvengono delle domande: lei scrive che se si "attacca" troppo ai suoi e alla sua città di origine, questo le farebbe male. Cosa intende dire? Sente che qualcosa non le permette di allontanarsi?

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottoressa! Grazie del tempo che mi h dedicato.
Vorrei essere indipendente e cercare di cavarmela da sola. Capisco che posso contare sui miei ma non posso sempre pensare che se ci sono loro sto bene e se sto sola allora puo’ succedermi qualcosa perchè non è così. Ho 23 anni e so che è il momento di affrontare le cose. Questo intendo dire, non voglio precludermi nulla della vita anzi, voglio viverla e più di prima, non sentirmi una malata perchè so che non è così.. ad un certo punto più ci penso più me le cerco!. Riguardo alla città è perchè so che qui non ho stimoli e con il mio lavoro, i miei obiettivi so che non posso far strada come a Roma inoltre dopo anni ho cominciato a stare bene con una persona (che è poche ore distante da lì) che figuriamoci non baso le mie cose sugli altri, siamo all’inizio ma è sempre un punto a favore in più! e soprattutto sul fatto che mi fa piacere voler bene finalmente una persona che non sia in amicizia o la mia famiglia. Ciò che mi frena sono i miei che hanno timore giustamente.. ma se non mi lasciano andare mettendo da parte le cose negative che possono succedere a chiunque io saro’ da una parte sempre timorosa. Penso sia questo.
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Sembrano esserci diverse buone premesse che potrebbero portarla in maniera positiva sulla strada dell'autonomia.
Parlando con i suoi potrebbe provare a tranquillizzarli, facendo capire loro che non sparirà, ecc.
Se lei è determinata, e la sentiranno tranquilla e serena, è possibile che anche loro si sentiranno meglio e saranno meno preoccupati. Tutto sta nell'osare ...
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dopo
Utente
Utente
Dottoressa la ringrazio infinitamente. Con poche parole mi ha dato tanta positività. Buona giornata