Pensieri costanti,senso di colpa.che fare?

Buongiorno sono Una ragazza di 26 anni.
Da 6 anni sono insieme al mio ragazzo con il quale ho un bellissimo rapporto e c'è molto sentimento.
A volte provo profondi sensi di colpa che non mi permettono di concentrami nello studio e altre attività (io le definiscono "paranoie" poichè diventano il mio pensiero costante e martellante per molte settimane).
Questo in parte si verifica perchè reputo lui "perfetto" come persona, sia nei miei riguardi che nella relazione con me e penso che lui si meriti una persona al suo fianco migliore di me.
Dall'altra parte, recentemente ho una paranoia in merito a un "problema" (come lo definisco io), ovvero ho la necessità di dover piacere ai ragazzi (se vedo un ragazzo che mi può piacere fisicamente, ho una voglia/necessità forte di dover piacergli necessariamente; anche se non provo alcun sentimento nei confronti di quella persona).
Questa cosa, da quando sto con lui è capitata 2 volte, provocando problematicità poichè penso sia troppo irrispettoso nei confronti del mio compagno.
L'ultima volta è accaduto l'anno scorso, con un ragazzo che frequentava la mia stessa università.
nonostante la vergogna ne ho parlato con il mio ragazzo, ma permane costantemente quel senso di colpa che nelle ultime settimane non mi lascia e provo un forte dolore interiore (1-perchè penso che lui non lo farebbe mai, 2-perchè penso che non mi meriti e mi sento una persona cattiva nei suoi confronti 3-penso che solo a me capiti questa cosa, e non ad altre persone).
Ho paura in oltre che questo "problema" sia dovuto al fatto che ho una bassa autostima, anche a livello fisico e devo per forza piacere a qualcuno (che mi possa interessare fisicamente) per poter sentirmi bene e apprezzata con me stessa.
[#1]
Attivo dal 2020 al 2022
Psicologo
Gentile utente
Mi soffermo sull'ultima parte del suo messaggio "Ho paura in oltre che questo "problema" sia dovuto al fatto che ho una bassa autostima, anche a livello fisico e devo per forza piacere a qualcuno (che mi possa interessare fisicamente) per poter sentirmi bene e apprezzata con me stessa".

È proprio questo il perno delle sue difficoltà. Da ciò che scrive sembra che lei sia il giudice di se stessa e che solo gli altri e il desiderio degli altri possano "momentaneamente" farla ricredere, farle capire che lei è una persona che piace, che vale.

Perché lascia questo compito agli altri? cosa non accetta o non le piace di sé?
Come mai con il suo ragazzo questo non vale? Cioè nonostante lui stia con lei perché la ama così per com'è, a lui non da credito.

Mi faccia sapere
Buona giornata
[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta tempestiva ed esaustiva.
Le sue domande sono complicate nel senso che non so darmi una risposta. So ovviamente che non accetto il mio fisico e sono molto insicura di me anche a livello scolastico/professionale (anche se ultimamente mi sto molto rivalutanti su quest’ultimo aspetto).
In più non penso di non dare credito al mio ragazzo, ma forse penso che non sia effettivamente così (perché lui è dalla mia parte).

Più che altro mi disturba il pensiero costante di essere stata irrispettosa nei confronti del mio compagno, tenendo questo atteggiamento.

La ringrazio molto.