Smettere di fumare

Buongiorno sono un ragazzo di 27 anni che ha iniziato a fumare circa 4 anni fa.

Il motivo per il quale ho iniziato è davvero molto stupido che mi viene da vergognarmi anche solo nell'esporlo.
Ero innamorato in maniera tossica di una ragazza che mi ha detto: se iniziassi a fumare, mi piaceresti di più.
Bene ho iniziato a fumare per quel motivo convinto che tanto avrei smesso immediatamente non provando piacere nel farlo e non volendolo fare per mia decisione concreta.

Sta di fatto che dopo un mese vengo tradito e lasciato.
Così mi trovo con un pacchetto di sigarette in mano, umiliato e molto triste.
Essendo stato un amore molto malato (ero dipendente da lei e annullato per lei) ho sofferto di una forte crisi di abbandono che mi sono portato dietro per quasi un anno.
Mi sono umiliato, ho provato schifo nei miei confronti per le azioni pietosi che facevo...
Vinco una Borsa di studio per andare all'estero a studiare e quando rientro in italia conosco una ragazza che mi ha fatto innamorare sul serio.

Grazie a questa relazione (che coltivo tutt'ora) molto più sana nasce uno splendido bambino che attualmente ha un anno.

Nostro figlio è stato cercato consapevolmente e non è arrivato per caso.

Quando la mia compagna rimane incinta smetto Nemmeno ci ho provato
Quando nasce mio figlio smetto Nemmeno ci ho provato
Quando mio figlio viene a casa smetto di fumare Nemmeno ci ho provato
Quando mio figlio fa un anno il regalo che gli faccio è smettere di fumare Bene ha fatto un anno il 22 febbraio e ho appena spento la mia sigaretta.

A differenza delle altre volte ci ho provato e ho resistito un giorno.
Sono arrivato la sera che volevo picchiare anche il mio riflesso nello specchio.
Quindi mi sono acceso una sigaretta che ho fumato tra un senso di vergogna e di colpa nei confronti di mio figlio.

Ho provato di tutto.

La sigaretta elettronica non mi fa sentire la mancanza di quelle tradizionali (l'ho fumata anche per un anno intero finché non si è rotta di domenica e ho comprato le sigarette.
Ma alla fine la fumavo tutto il giorno.

Adesso basta.
Sto fumando circa 10 sigarette al giorno e voglio smettere davvero.
Non voglio più stare così male emotivamente per colpa di un pezzo di carta con delle foglie secche dentro.
Quindi chiedo aiuto a voi esperti.
Dato che non mi è possibile (viste le vicissitudini attuali) frequentare uno studio di psicoterapia.
Come posso fare?
Sono più convinto che mai e più deciso che mai a smettere
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

rispetto al consulto precedente
( https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/636981-dipendenza.html )
Lei ha fatto molti passi avanti in merito alla tematica che ci presenta:
da due pacchetti a 10 sigarette al dì. Congratulazioni.

In aggiunta Le consiglio di frequentare uno dei gruppi di auto-mutuo-aiuto che l'Azienda sanitaria istituisce in aiuto dei fumatori nelle varie aree geografiche e generalmente coordinati dal SerD.
Il sostegno del gruppo risulta significativo nelle dipendenze.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

aggiungo alle considerazioni della Collega, che condivido, che fino a quando Lei non troverà una vera motivazione a smettere che sia maggiore delle motivazioni che ha per continuare a fumare, non riuscirà a decidere di smettere.

Purtroppo, molte persone sono convinte di poter smettere quando vogliono, ma non è sempre vero, anche perché fumare è spesso una abitudine e non è facile modificare le nostre abitudini.

Provi a pensare alla fatica che stiamo facendo anche in questi giorni a modificare delle abitudini che abbiamo consolidato nel tempo. Se ci pensa, non dovremmo fare qualcosa di molto difficile, ma la difficoltà sta proprio nel cambiare dei comportamenti che col tempo sono automatici.

Accade la stessa cosa quando vogliamo smettere di fumare. Intanto Lei deve essere motivato a smettere ed evidentemente ad oggi non lo è. Questo, ovviamente, non ha nulla a che fare con qualità morali. Evidentemente l'associazione che Lei fa quando fuma è piacevole e automatica.

Ma se anche riuscisse a trovare una motivazione a smettere (e non solo motivazioni a continuare a fumare), dovrebbe poi prendere una seria decisione per mettere in pratica i Suoi propositi e continuare nel tempo, prendendo un impegno e mantenendolo.

Aggiungo che sarebbe opportuno gratificare i Suoi sforzi, impiegati per raggiungere l'obiettivo di smettere di fumare.

Però, prima di tutto questo, vorrei chiederLe di provare a fare uno schema sui pro e contro per smettere di fumare e continuare a fumare.

Che risultato ottiene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per i complimenti.
È vero, da due pacchetti al giorno sono riuscito a ridurre significativamente la quantità di sigarette consumate. Ciò però non è sufficiente per me, dato che ridurre non è quello che desidero ma eliminarle del tutto è la mia priorità. Attualmente però i gruppi sono sospesi e mi trovo in difficoltà a poterne frequentare. In autonomia ho delle difficoltà a gestire la mia emotività quando sono in fase di astinenza.
Credo che attualmente la strategia del gruppo di sostegno sia complessa ma in autonomia mi rendo conto che non ho gli strumenti necessari per affrontare tale condizione.

I pro e i contro sono decisamente tenendo al contro tranne per un paio di pro che possono essere tranquillamente sostituiti da attività completamente diverse e decisamente più salutari.

Le motivazioni morali sono molto alte ma non sufficienti a farmi superare il momento di difficoltà dettato dalla mancanza di sigarette.

Mio suocero ha smesso, mio padre ha smesso. Anche io posso. Ma devo solo trovare il mio modo per farlo.
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Se è riuscito a scendere da 40 a 10 sigarette pro die,
potrà fare anche il resto.
Ma forse non in questo periodo, nel quale si è sotto pressione per moltissimi motivi non dipendenti da noi:
in questa fase l'obiettivo può essere di
MANTENERE LA POSIZIONE (10 al dì).

Per tutte le diete e disintossicazioni la motivazione intrinseca può non bastare a fronte dell'aumento delle difficoltà esterne.
"Aumentano le difficoltà esterne? Ed io NON aumento il numero delle sigarette!"
Cercare "un Suo modo" è importante e interessante;
rompere una abitudine non per tutti è facile, ma è possibile.

Dott. Brunialti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Esattamente. In questo particolare periodo storico siamo tutti un pò più sotto pressione rispetto alla normalità.
Decreti che cambiano, disposizioni più restrittive e tante altre situazioni che conosciamo (purtroppo) molto bene tutti quanti.

Un aspetto fondamentale è che io sono un soccorritore sanitario e un investitore.
Questo significa che il periodo attuale mi tocca sia dal punto di vista economico che da quello di volontariato.
Sono soddisfatto di quello che sto facendo perché, per rimanere in tema tabagismo, nonostante le oscillazioni terribili di mercato, il continuo confrontarsi con persone potenzialmente sospette io riesco a rimanere sulle 10 sigarette al giorno.
Da quanto ho iniziato a scendere tengo un diario aggiornato. Lo chiamo il "diario del fuoco".
All'interno di tale diario descrivo esattamente ciò che accade prima, durante e dopo il fumo.
I motivi per il quale ho acceso una sigaretta e i motivi che mi hanno spinto in quella condizione per dovermela accendere. Cosa stavo pensando, cosa stavo emotivamente provando e perché ho dovuto proprio accendere quella sigaretta.
Tutto questo prima di accenderla. ho un piccolo bloc-notes con me per quando sono in giro e tutto questo lo scrivo prima di accendermi la sigaretta.
Se ancora sento il desiderio e le necessità di fumare allora la fumo. Mentre fumo non faccio nient'altro che fumare. Non guardo il cellulare, non leggo il giornale. non faccio niente se non finire di fumare e mi tengo bene a mente tutte le sensazioni che mi fa provare fumandola.
Terminata la sigaretta scrivo, sempre sul mio taccuino cosa avrei potuto fare per non fumare e quali attività mi avrebbero distolto da quella dannata fumata.

Siccome io sono molto pigro, converrà con me che 40 volte al giorno un lavoro del genere diventava effettivamente un certo impegno. quindi, invece che smettere di scrivere ho diminuito le sigarette.
Così, in ogni momento so cosa, come quando e perché ho iniziato a fumare, come mi sentivo durante e come mi sentivo dopo la sigaretta... Infine so esattamente e oggettivamente tutte le attività che avrebbero potuto distogliermi da quel vizio maledetto. In questo modo ho sotto mano ogni dato.

Per fare un esempio di cosa intendo:

13/03/2020 - 23:30
Pre:
Attualmente sto scrivendo al computer consapevole che domani dovrò alzarmi presto. Rendendomi conto dell'orario, terminato di rispondere al consulto mi alzerò e prenderò una sigaretta. Mi sento molto stanco, ho passato una giornata decisamente stressante. Anche se il divieto di vendita della Consob mi ha regalato alcune soddisfazioni il mercato azionario non è stato dei più generosi. Fa parte del gioco.
emotivamente provo un senso di ansia nel voler terminare il consulto, ma sono consapevole che questa condizione è dettata solo dall'essermi accorto dell'orario e di dover andare a dormire.
Il mal di gola mi perseguita ormai da un mese e la tosse è tornata. Nonostante la situazione che si sente dai media non è abbastanza forte da non farmi accendere la sigaretta.

durante:
Il suono dell'accendino che scintilla di fronte alle mie labbra è come un bacio demoniaco, ormai come sempre. Nessuna sigaretta mi da quella sensazione piacevole che provavo un tempo. E questo lo reputo un bene. Ma l'ho comunque fumata tutta. Il silenzio del paese mi ha accompagnato fino alla fine osservando in lontananza qualche camionista consumare asfalto.
Il fumo così dannoso entra ed esce dai miei polmoni regalandomi quella sensazione di sbagliato dentro di me e lo sgradevole odore sulle dita mi fa vergognare di avvicinarmi anche solo a mio figlio. Tanto da lavarmi compulsivamente le mani in seguito ad ogni fumata. ma lui non merita di associare a me questo schifo.
La sigaretta finisce velocemente, tanto che basta per placarmi l'ansia e fumare contro voglia gli ultimi istanti. Spegendola con disgusto la poso nel porta cenere colmo di così tanti sbagli che ho perso ormai il conto. Arriverà il momento prima o poi che poserò l'ultima. Giuro che arriverà.

Post:
Lo stato ansioso si è calmato ma le palpitazioni no. Chiaramente dentro di me sono consapevole di aver sbagliato ma ora è più facile dire basta, è semplice andare a letto e sperare che domani non ne senta più il bisogno. Attualmente mi sento come un non fumatore, come se non ne avessi bisogno mai più, ma domani? Lo stato emotivo che provavo 10 minuti fa sembra così lontano da me, eppure sono sempre la stessa persona di prima. Solo con nicotina in corpo. La facilità con la quale posso dire, in questo momento, basta al fumo è davvero alta. Ma sono tutti capaci a dire basta subito dopo aver fumato. Andrò a dormire guardando mio figlio nel lettino e sussurrerò come sempre "mi dispiace, piccolo".

Così sono riuscito a diminuire da 40 a 10 ma queste ultime non riesco proprio a toglierle come ho fatto con le altre.
Non riesco a trovare uno spunto nuovo oppure una strategia come detto sopra per eliminare queste sigarette.